Lagorio difende le tv private

Lagorio Lagorio difende le tv private Intervista (senza complessi) con il ministro Il ministro Lelio Lagorio e Silvio Berlusconi Il ministro per il Turismo e Spettacolo, Lelio Lagorio, parla della nuova legge del settore e dei prossimi stanziamenti di bilancio. Soprattutto parla senza complessi dell'attualità e non ha paura delle polemiche. — In pochi anni dal monopolio pubblico della Rai ci siamo trovati nel campo della televisione di fronte a un monopollo privato. E' opinione generale che Canale 5 abbia potuto tanto per la mancanza d'una legge sulle comunicazioni. «A me pare che la concentrazione delle emittenti priva-, te attorno a Canale S fosse inevitabile. In fondo anni fa le forse politiche e produttive si erano trovate d'accordo per una disciplina dei network che razionalissasse quanto già esisteva: si annunciavano stazioni pubbliclie, private, locali. Cosi non ci sono state decisioni perché oggi i fatti accelerano le discussioni e. anche le decisioni: — La concentrazione era inevitabile, allora sarà inevitabile una regolamentazione. «La competenza d'una proposta di legge tocca al ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Poiclié noi ministri non siamo feudatari ma siamo un collegio, per parte mia sollecito una regolamentazione. Del resto almeno adesso ragioniamo su dati di fatto. Pensiamo all'intervento di fior fiore di esperti i quali soltanto ieri chiedevano per le emittenti privale una lunghesso d'onda di 1-15 chilometri. Erano fuori del tempo; il tempo presente dice che un'azienda sta in piedi se ha dimensioni imprenditoriali. Il mio è realismo: sul piano dello spettacolo il riflesso sarà positivo in quanto un' azienda sana pensa, anche a una produzione italiana senza correre ad acquistare al mercato americano». — Sulla questione della dipendenza e quindi dell'opposizione al potere Usa, esiste in Europa una dualità d'interpretazioni. Il ministro delegato francese per lo Si>ettacolo, Jack Lang ha sollecitato ai quadri produttivi e creativi un impegno diretto (quanto all'Italia ne riferisce in termini di anarchia). «Una storia vecchia. La questione va affrontala sul piano della forza industriale. Ecco perché non vedo la risposta allo strapotere nella diga o nel protezionismo. La vedo nell'unità degli europei i quali devono essere coscienti della loro forza. I governi per parte loro facciano un'industria europea che sia competitiva. Agli autori europei, che sono grandi, spetta la parola risolutiva. Insieme devono rafforzare le strutture: questo è importante». — Venendo su un piano nazionale il Consiglio dei ministri deve approvare un disegno di legge governativo che comprende per prima cosa la cosiddetta legge-madre la quale legherà gli stanziamenti per lo spettacolo al gettito derivante da lotto e lotterie. Inoltre, per semplificare, le quattro leggi di settore si trovano già in fase di diramazione (la prosa), di elaborazione (la musica), di impostazione (il cinema) e di revisione della legislazione precedente (gli spettacoli viaggianti). «La legge per contributi e finasiamenti in favore dello spettacolo dovrebbe essere discussa entro il prossimo mese. Non mi pare difficile realizzare un consenso tra le varie forse politiche. Non siamo più negli Anni Settanta, quando le leggi erano soprattutto leggi-manifesto. Allora si, era arduo operare una sintesi dai diversi manifesti. Nell'84 siamo scesi sul piano pragmatico». — La legge avrà dunque uti iter eccezionalmente breve poiché la prima relazione in merito non risale che al maggio scorso. Non sarà in ogni modo tardi per salvare il cinema nelle sale? «L'indice di frequensa del pubblico italiano è più alto che negli altri Paesi evoluti. Siamo però in una situazione di allarme che ci spinge a intervenire. Uno dei modi è questo: restituire al cinema l'occasione dell'incontro, il piacere di godere lo spettacolo non come isolati. Di conseguensa urge la trasformazione dei «contenitori»; cosi com'è, con sale antiquate, l'offerta per quanto valida non trova risposta. Bisogna ricostruire intorno al cinematografo la sua piazza, la piazza che nel teatro viene rapjiresentata dal foyer dove la gente uscita di casa si trova volentieri a comunicare. Se creeremo la piazza per ogni spettacolo, ripopoleremo le città e offriremo incentivazioni. Lavoreremo in un panorama di certezze». — Signor ministro, un milione di italiani al giorno frequenta tuttora le sale cinematografiche. Quale film indicherebbe a questi fedelissimi? «Direi La neve nel bicchiere di Florestano Vancini. Sono interessato a vedere com'è realizzato un lungo e dimenticato momento della nostra storia ispirato al riformismo». Piero Perona CINEMATOGRAFI CHARLIE CHAPLIN 2 (via Garibaldi 32/e. tel. 545.245): Il serao di scena (The dresser) di Peter Jates con Alberi Flnney, Tom Courtenay, Edward Fox. Colori (minuti 108). Versione Italiana. Or.: 14,30: 16.30; 18.35; 20,40; 22,45. CRISTALLO (via Goito 5. tei, 650.71.00): Emmanuelle 4, Sylvia Krystel. Mia Nygren. Col. viet. 18. Orario 16; 17,40. 19.15; 20.50; 22,30. DORIA (via Gramsci 9, tel. 542.422): curetta, di Pasquale Squitierl, con Claudia Carinale, Giuliano Gemma, Catherine Spaak. Or.: 14,30; 16,35; 18,30; 20,30, 22,35. Ingresso 3000. ELISEO GRANDE (piazza Sabotino, tel. 447.5241): Metropoli*, di Fritz Lang. Musicato e colorato da Giorgio Moroder. Colori. Non viet. Or.: 16; 17,40; 19,20; 21; 22,40. Prezzo unico 3000. ELISEO BLU (piazza Sabotino, lei. 447.5241): New York night, di R. Wanderbee con G- Ayer, C Alphen. Musica di Rod Stewart. Col. Viet. 18. Or.: .16,30; 16.30; 20,30; 22,30. prezzo unico 3000. ELISEO ROSSO (piazza Sabotino, tel. 447.5241): lo Caligola, Malcolm McDowell, Peter O'Toole. Techn. Viet. 18. Or.: 15,30; 17,50; 20,10; 22,30. Prezzo unico 3000. PRIME VISIONI AMBROSIO (corso V. Emanuele 52. tel. 547.007): Beat Street, Harry Belalonle, David V. Plcker. Colori. Or.: 15,10:17; 18.50; 20.30: 22.20. Ingresso 3000. ARLECCHINO (corso Sommelller 22. tel. 567.190). Mirtei Lovert, Nastassia Klnskl, John Savage, Robert Milchurn. Col. Viet. 14. Or: 16,25: 18,30; 20,30; 22,30. Ingr. 3000. CAP1TOL (via San Dalmazio 24, tel. 540.605): Arraparlo con gli Squallor (divertentissimo). Orarlo: 15: 16,40: 18.10; 19.40; 21.10; 22.40. Ingresso 3000. CENTRALE (vie C. Alberto 27, tel. 540.110): Noi tre di Pupi Avatl, con L. Capolicchlo, I. Di Benedetto, C. Delle Piane, colori, non viet. (commedia). Orarlo: 15,30; 17.15; 19; 20,45; 22,30. Ingresso 3000. CHARLIE CHAPLIN 1 (via Garibaldi 32/o, tel. 545.245): The dnseer (Il servo di scena) di Peter Jates con Albert Flnney, Tom Courtenay, Edward Fox. Colori (minuti 108). Versione originale con sottotitoli italiani Or. 14,20; 16,20:18,25:20.30:22.35. SETTEMBRE MUSICA SETTEMBRE MUSICA San Francesco D Assisi Santi Martiri ORE 16 ANGELO STEFANATO VIOLINO DINO ASCI0LLA VIOLA ROCCO FILIPPINI VIOLONCELLO FRANCO PETRACCHI CONTRABASSO MARGARET BART0N PIANOFORTE Rossini, Rolla, Botteslnl, Schubert (La trota) INGRESSO GRATUITO ORCHESTRA E CORO DELL'ACCADEMIA «STEFANO TEMPIA» ALBERTO

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