Benvenuto: per 24 mila lire lorde mettono in «cassa» il sindacato

Il segretario Uil sorpreso dalla firma di Lama per il referendum Il segretario Uil sorpreso dalla firma di Lama per il referendum Benvenuto: per 24 mila lire lorde mettono in «cassa» il sindacato 7 squadre della A «tagliate» dalla Cappa, • La Coppa Italia ha dato il suo verdetto: nove squadre di serie A passano il turno assieme a sette squadre di B. Sono fuori dagli ottavi di finale del torneo tra le compagini di scric A: Como, Avellino, Lazio, Cremonese, Ascoli, Udinese e Atalanta. • C'è stata un'esplosione di gol: le 48 squadre impegnate nell'ultima giornata del turno eliminatorio ne hanno segnati 69 (il miglior bottino risaliva alla domenica precedente ed era di 58). Gli stranieri non hanno fatto la parte del leone questa volta, mettendone a segno soltanto tredici, ma due di essi (Platini e Kieft, l'olandese del Pisa) hanno realizzato due triplette e Francis ha segnato due volte. Degli italiani l'unica tripletta è del genoano Auteri. I cannonieri del torneo sono per ora il bianconero Briaschi ed il blucerchiato Francis con sei gol. «La battaglia del pei porta a un vicolo cieco e rischia di paralizzare tutto per un anno» - «Meglio aprire subito trattative su orario, salario, tasse, pensioni e occupazione» ROMA — La firma di Luciano Lama per il referendum contro il taglio dei quattro punti di contingenza ha colto di sorpresa Cisl e Uil. Solo pochi giorni fa Pierre Camiti ha proposto una comune posizione di tutto il movimento sindacale contro la 'scelta sciagurata- del pel. Giorgio Benvenuto ha subito aderito. Quanto alla Cgil, ci si attendeva almeno una prudente neutralità rispetto all' iniziativa comunista. Cosi non è stato e l'adesione di Lama, proprio alla vigilia della segreteria Cgll in cui si deve concordare che cosa rispondere a Camiti, appare una forzatura. Il faticoso processo di ricucitura dell' unità, dopo lo strappo sulla scala mobile, rischia di essere bruscamente Interrotto. La mina del referendum farà riesplodere 11 dissenso fra le Confederazioni? Lo chiediamo a Benvenuto, che oggi riunisce il comitato centrale della Uil In uno del momenti più difficili per il sindacato. «Questo firma di Lama, e il momento in cui è stata apposta, non favoriscono certo la ricerca dell'unità — risponde —. Spero sia più un atto dovuto come militante di partito che non la scelta convinto del dirigente sindacale. Il vero problema non è se recuperare ano 4 punti di contingenza, ma dare seguito all'incontro di luglio con gli imprenditori per aprire al più presto trattative su orario e salario». — Il referendum, invece, porterebbe alla paralisi? «Non solo — aggiunge il leader della Uil —, darebbe un alibi formidabile all'ala più intransigente degli industriali per non trattare con il sindacato. E si delegherebbe ogni soluzione ai partiti, con i loro tempi lunghissimi: — Tagliandovi fuori dalle decisioni che contano? «Certo. Schierarsi prò o contro il referendum significa dire se vogliamo o no proteggere realmente la busta-paga dei lavoratori impedendo all' inflazione di ripartire. E il negoziato con la Confindustria non può puntare a rafforzare la scala mobile cosi com'è, ma a perfezionarla: — In che modo? 'Tutelando meglio, ad esempio, gli operai specializzati e gli impiegati — chiarisce Benvenuto —; ma soprattutto riducendo l'area delle indicizzazioni per avere più spazio contrattuale. Altrimenti si fa soltanto demagogia. Il referendum, appunto, si muove nella direzione opposta. Con la cassa integrazione che dilaga e le assunzioni che non si fanno più non possiamo permetterci di immobilizzare il Paese a discutere su quattro punti di contingenza. Sono ben altre le questioni da affrontare: — Ma come si può discutere di salario e costo del lavo¬ ro quando non si sa con certezza su quali elementi fondare calcoli e previsioni? Quattro punti in più o in meno contano pur qualcosa. mll referendum, se si farà, cadrà a giugno — risponde il segretario generale —. Gli scatti tagliati saranno reintegrati nella seconda parte dell' anno prossimo. A quel punto ogni riforma del salario salterà e slitteranno anche i contratti. Di qui a dicembre dell'85 scadranno 18 accordi nazionali per 7 milioni e mezzo di lavoratori, di cui 3 milioni e mezzo sono dipendenti dell'industria privata. Vale la pena mettere in cassa integrazione il sindacato per 24 mila lire lorde?: — E* possibile che nella segreteria Cgil, dove la componente socialista è contro il referendum, prevalga una linea meno legata alle indlca- Roberto Sellato ' (Segue a pag. 2-4" col.)

Persone citate: Auteri, Briaschi, Cappa, Giorgio Benvenuto, Lama, Luciano Lama

Luoghi citati: Ascoli, Avellino, Como, Cremonese, Italia, Lazio, Roma, Udinese