Il campione muore giovane ma c'è la cortina di silenzio

Addio bel canto Addio bel canto Il campione muore giovane ma c'è la cortina di silenzio La cerimonia nell'ab BERGAMO — SI è fatto monaco benedettino, ieri mattina, nella abbazia di Pontida, il baritono Giorgio José Cebrlan, 44 anni, d'origine spagnola, ora cittadino italiano che ha troncato una brillante carriera per seguire improvvisamente la vocazione religiosa. Olà solista alla Scala di Milano, baritono in tutti 1 teatri del mondo, Cebrlan la notte di Natale del 1982, mentre era In tournée in Germania, decise improvvisamente di abbandonare il canto: e cosi ieri mattina alle 10,30, nella Basilica dell'abbazia di Pontida, presenti un gran numero di cantanti della Scala ed ex colleghi, Dom Clemente — questo 11 nuovo nome monastico di Giorgio José Cebrlan — ha pronunciato 1 voti solenni temporanei. Questo vuol dire che Dom Clemente sarà monaco benedettino ma professo no¬ Al festival della abbazia di Pontida vizio: diventerà sacerdote a tutti gli effetti fra tre anni. La cerimonia è stata solenne: 1 cantanti della Scala hanno eseguito numerosi canti In gregoriano. L'ultimo spettacolo di cui Dom Clemente fu Interprete fu quello nel quale egli comparve come 11 Conte di Luna nel Trovatore: proprio allora prese la decisione di abbandonare 11 teatro. Applaudltlsslmo In tutti 1 teatri, Giorgio José Cebrlan ora fa 11 campanaro del monastero di Pontida: è il primo ad alzarsi alle 4,30, pulisce 1 pavimenti, lava i piatti In cucina Si occupa anche della catalogazione dei libri della biblioteca. Contemporaneamente si dedica alla pittura, alla musica e alla poesia E naturalmente è entrato di diritto a far parte del coro del monastero. I Ira i decessi quelli del podista Kuts, della Riabcinskaja (oro olimpico), del pugile Popencesko • Le I notizie diffuse dall'agenzia ucraino-americana «Smoloskip» • Gli abusi psichiatrici negli Anni Settanta Su alcuni giornali, tra cui i «Stampa Sera», è apparsa nel 1 giorni scorsi una notizia a dir poco Inquietante: cinquanta atleti sovietici, tra cui undici vincitori di medaglie olimpiche, sarebbero deceduti in giovane età in conseguenza ' dell'assunzione di sostanze ; anabolizzanti. La notizia—si | è scrìtto — è stata data per la prima volta dal quotidiano amburghese «Blld», secondo 11 quale a questa conclusione sarebbero arrivati alcuni seri vizi segreti occidentali su indicazioni fornite da medici di Paesi orientali Un alto dirigente dello sport sovietico, presente a Roma per 11 Golden Gala di atletica, interrogato sulla questione, ha affermato che «si tratta di una ' volgare diffamazione nei confronti dello sport sovietico*. A parte questo commento, Eliglo Possenti satira politica di Forte dei Marmi del tutto scontato, le cose stanno diversamente: 11 settimanale russo «Russkaja Mysl» (esce a Parigi), In data 9 agosto, riferiva che a Los Angeles si era tenuta, 11 2 agosto, una conferenza stampa dell'agenzia di informazione ucraino-americana «Smolosklp.: In quell'occasione era stata presentata una lista di 59 sportmen sovietici deceduti in circostanze «enigmatiche». La lista forniva 1 nomi degli atleti, con le date e 1 luoghi di nascita e di morte e l'Indicazione delle specialità di ciascuna II documento aveva un titolo: .Uccisi da esperimenti medici e biofisici - Chiediamo che l'opinione pubblica mondiale lo sappia*. Fu detto, dagli organizzatori della conferenza stampa, che l'elenco era arrivato dall' Urss, dove un gruppo di «giovani medici» aveva lavorato attorno all'Inquietante Ipotesi di una comune causa che legava decessi cosi prematuri e cosi slmili. .Né gli steroidi anabolizzanti, né altri preparati doping — si disse — possono portare alla morte; possono provocare solo malattie secondarie*: l'età media del 59 atleti è di 41 anni e «l'unica causa reale del loro decesso può essere la sperimentazione di nuovi preparati: Ventlsel di questi atleti sono morti tra 11 '76 e l'82: .In questa periodo — dichiararono 1 portavoce dello "Smolosklp" — te mortalità degli olimpionici sovietici è stata di quattro volte superiore rispetto agli indici degli anni precedenti e di otta volte superiore alla mortalità degli atleti Usa*. ■ Il settimanale russo pubblica alcuni nomi di atleti: spicca fra tutti quello del celebre fondista Vladimir Kuts (morto a 48 anni), di Jullja Rjabclnskaja (medaglia d'oro olimpica per 11 canottaggio, morta a 26 anni), di Valertj Popencenko (pugile, morto a 38 anni), del campione di ho , ckey Charlamov (33 anni) | ben nove, di cui -quattro cam pioni olimpionici, 'sarebbero morti prima di aver raggiunto 1 trcnt'annl. Ora, l'elenco fornito dalla , «Smolosklp» è stato molto -più ampio di quello che la Istampa ha riportato: di quelila conferenza 1 giornali occidentali non dettero alcuna notizia, se si eccettua alcuni quotidiani americani che pe¬ tri a Imperia per li dissidente Vlad raltro non le concessero troppo spazio: forse perché quella conferenza stampa venne assimilata a una serie di manifestazioni antisovietiche (per lo più di esuli, di associazioni di cittadini americani di origine russa o ucraina o baltica, ecc.) alle quali non si volle dar peso eccessivo, dopo il boicottaggio sovietico del Giochi di Los Angeles. La segretezza che domina la vita sovietica e rimpossibilità di un controllo in loco rendono problematica l'as- un titolo ambito imir Bukowsky sunzlone di notizie come queste: c'è, nel giornalisti occidentali, uno scrupolo In parte professionale (una fonte costituita da esuli ucraini fino a che punto può essere considerata affidabile?), In parte psicologico: 11 timore, spesso paralizzante, di essere accusati .di «antlsovietlsmo primario». In questo modo, scatta l'autocensura. Come se la storia non ci avesse Insegnato niente: notizie che apparivano frutto di pregiudizio politico o di propaganda anticomunista non ricevettero a suo tempo il rilievo che meritavano; poi, immancabilmente, si rivelavano vere. Pensiamo alle rivelazioni del primi Anni Settanta sugli «abusi psichiatrici» contro 1 dissidenti da parte del Kgb: le prime fonti furono un dissidente, Platinar BukovsklJ, e un medico, Semion Oluzman, che si trova ancora nel Gulag; o a quelle sulle catastrofi chimico-ecologiche nella regione degli Urall; o, per andare a tempi più remoti, alle notizie sugli orrori concentrazlonari degli Anni Trenta e Quaranta: anche in quel caso, ci furono in Occidente scetticismo, incredulità, addirittura accuse di «calunnie antlsovletlche». Ma ritorniamo allo sport: è noto che nel Paesi comunisti la sua importanza trascende gli aspetti meramente sociali, agonistici, nazionali e finanziari: ha una funzione di rap-, presentanza politica, di «Immagine» del sistema: una gioventù sana e vittoriosa nello sport, in campo internazionale, costituisce un messaggio propagandistico suggestivo ed efficace. E' fin troppo noto l'uso politico che la Germania Orientale ha fatto delle sbalorditive vittorie del suol atleti e atlete in competizioni internazionali. E' noto che medici sportivi della Rdt hanno somministrato sostanze ormonali maschili alle atlete (Invero d'aspetto assai mascolino), per moltipllcarne le possibilità di vittoria Giorni fa, gli atleti romeni hanno trionfalmente sfilato, reduci dall'affermazione ottenuta a Los Angeles (dove la Romania è stato l'unico Paese dell' Est a non associarsi al boicottaggio sovietico), di fronte al palco di Ceausescu, nel corso delle solenni celebrazioni del quarantennale della Liberazione.. In tutto questo contesto, la notizia data dall'agenzia di Ucraina «Smolosklp» perde quel carattere di enormità e Incredibilità che forse, all'Inizio, le è stato attribuito. Resta da dare un maggior numero di dati: è quanto speriamo di fare nelle prossime settimane. p. s.

Persone citate: Bukowsky, Ceausescu, Dom Clemente, Giorgio José Cebrlan, Golden Gala, Vladimir Kuts