Domenica a colazione la prosa in diretta tv di Ugo Buzzolan

Domenica a colazione la prosa in diretta tv Da domani, Raidue, il nuovo ciclo «brillante» Domenica a colazione la prosa in diretta tv Bentornato, prosa in tv. In attesa di cicli ponderosi con opere impegnate, ecco da domani, ogni domenica (Raidue, primo pomeriggio) una rassegna che con termine teatrale d' altri tempi si qualifica .brillante». Otto spettacoli in diretta, allestiti — ed è una coproduzione fra la Rai e la Tv Svizzera italiana — negli studi di Torino, di Napoli e di Lugano, con il pubblico presente: formula che lo scorso anno ha avuto un apprezzabile successo. Le regie sono affidale a Lorenzo Salveti, Marco Parodi, Carlo Battistont, Andrea e Antonio Frazzi; nel cast figurano Fiorenza Marcheggiani, Valentina Fortunato, Giulia LazzaTini, Paola Quattrini, Paola Pitagora, Mariano Rigillo, Nello Moscia, Paolo Ferrari, Gianni Agus. Quanto all'aggettivo .brillante, che etichetta il ciclo, è bene intendersi. Certo, otto spettacoli all'insegna del divertimento: ma questo non significa che siano tutte cosette leggere, senea .importanza». Al contrarlo. Basterà dire che la commedia di debutto, domani, è Non si sa mal di Show. Apparentemente un intrigo da pochade in una stazione termale del 1896 con 1 madre fiera femminista, padre latitante che deve rivelarsi, figli irrequieti, maggiordomo filosofo, innamorati contrastati ecc. ecc. Ma presto ci,si rende conto che Shaw se ne serve per far esplodere, come un fuoco d'artificio, il suo humour beffardo sulla famiglia, sul matrimonio, sulla paternità. E La maschera e il volto di Luigi Chiarelli? E' un copione storico che nel 1913 ha dato l'avvio al filone grottesco, nato in un clima di ripudio del teatro borghese (dal quale tuttavia riprende spesso le strutture), di dialettica ispirata al sofisma, di coscienza dell'acuto dissidio tra apparenza e realtà (non siamo tanto lontani dal teatro di Pirandello, che segue poco dopo). Celebre l'avvio: un marito giura di fronte agli amici che ammazzerebbe la moglie se lo tradisse; la sera stessa scopre die l'ha tradito; non vuole ucciderla e le impone di sparire, dirà che l'ha annegata nel lago... Con Una bella domenica di settembre di Ugo Betti abbiamo un curioso esemplo dì commedia ironica e melanconica dell'epoca fascista (breve evasione di una casalinga) scritta fra il '36 e il '37 da un severo autore rivolto abitualmente a temi drammatici e tragici; e in questo periodo non poteva mancare l'eleganza sorridente e salottiera di Aldo De Benedetti con Da giovedì a gioved). Alla farsa irresistibile ci trascina il grande Feydeau, di cui sono stati abbinati due atti unici (che hanno in comune il vaso da notte), Leonia 6 in anticipo e II pupo prende il purgante; e restiamo in Fnancia — oggi, in un'atmosfera di malizia dissacrante — con Madame Princesse di Felicien Marceau e con La cicogna si diverte di Roussln. Dimenticavo: c'è pure il brivido con Agatha Christie che in Caffè nero convoca, a scoprire chi ha messo il veleno nell' espresso, il sornione e caustico Poirot. Cartellone vario, e di largo richiamo. La Rai fa bene a puntare sul teatro che i networks ignorano completamente. Nel fiume di film e telefilm die scorre sul video una pausa di teatro — e qui la dimensione del palcoscenico è riprodotta tale quale, anche con il rischio delle papere — ci sta bene, può essere gratificante e distensiva. Ugo Buzzolan

Luoghi citati: Lugano, Napoli, Torino