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Cinque discariche sotto sequestro Cinque discariche sotto sequestro o abusive e si trovano lungo il Sangone, a Orbassano e Rivalla, sul terreno di proprietà dell' ine Mauriziano - L'assessore all'Ecologia: «Là c'è di tutto, c'è rischio di gravi inquinamenti» Sono ; Ordine Il pretore Girolami ha posto sotto sequestro 5 discariche abusive lungo il corso del Sangone, 4 In regione Gonzole di Orbassano e una nell'adiacente comune di Rivalla. Per anni, privati e Industrie hanno scaricato rifiuti nelle cave di ghiaia sul terreno dell'Ordine Mauriziano, gestite dalla ditta Escato, con II rischio di gravi inquinamenti. «A partire dall'81 — afferma l'assessore provinciale all'Ecologia, Teobaldo Fenoglio — I nostri ispettori hanno stilato oltre 40 rapporti. Ma, in pratica, prima della legge 915 avevamo le mani legate». Pur sapendo che il servizio protezione dell'ambiente teneva sotto controllo la zona, le buche hanno continuato a colmarsi con regolarità di ogni sorta di immondizie. Prosegue Fenoglio: «Là sotto c'è di tutto, decine di migliata di metri cubi di sostanze organiche, scarti di fonderia e di lavorazioni varie. Basta vedere le strlature sul terreno e lungo I pendii, sono I sali minerali che si sciolgono alla pioggia e si Infiltrano nel sottosuolo, fino alle falde che alimentano il Sangone. I depuratori sono importanti, ma chissà per quanti anni ancora queste e altre discariche abusive continueranno a liberare ossidi di metalli pesanti, solventi e veleni di varia natura e provenienza». Sostiene il titolare della Escato, Matteo Mecca: «1 camion di pattume passavano nel mio cantiere. Io, per non vedermi Intorno tutta quella sporcizia e per evitare di respirarne i mia-, smi, la ricoprivo di terra con 1 bulldozer». Due discariche sono ormai colme, vale a dire tornate al livello del terreno circostante. Il sindaco di Orbassano, Giuseppe Martoccia, ha consegnato proprio Ieri all'assessore provinciale copia di una convenzione stipulata con l'Ordine Mauriziano che si Impegna a ripristinare l'ambiente, dopo aver colmato le buche con materiale Inerte. «Noi — precisa il sindaco — daremo un nuovo terreno all'impresa, non per scavare, bensì per trasformare II materiale proveniente da altre zone». Conclude Martoccia: «Il guaio è che se non si individueranno entro breve tempo le zone per creare discariche controllate, la maggior parte del Comuni non avranno più la possibilità di liberarsi dei rifiuti a norma di legge. Per quanto ci riguarda potremmo risolvere 1 nostri problemi con II previsto Consorzio Torino-Sud. Ma, da anni, non è che un nome sulla carta». Carlo Novara