Rischi di rabbia silvestre nel Parco del G. Paradiso di Giuliano Dolfini

Rischi di rabbia silvestre nel Parco del G. Paradiso Le volpi sono diffuse, occorrono misure urgenti Rischi di rabbia silvestre nel Parco del G. Paradiso TORINO — Il Parco nazionale del G. Paradiso ha paura della rabbia silvestre. «C'è un pericolo incombente — afferma l'ispettore sanitario dott. Vittorio Peracino —, occorre agire subito con interventi razionali e moderni. Praticamente la rabbia è alle porte: Per cui le migliaia di camosci, stambecchi e marmotte sono in pericolo. L'arrivo della rabbia nel territorio del Parco sarebbe un disastro, anche perché l'epidemia di cheratocongluntlvite è tutt'altro che domata. Nel mesi scorsi in Val d'Ao¬ sta si sono Individuati 14 casi di rabbia, provenienti dalla Francia attraverso il passo del Piccolo S. Bernardo. Ma 1' epidemia — fatto molto strano — sembra cessata a luglio, poiché all'Istituto zooprofilattico di Torino non sono più arrivate volpi catturate. DI fronte a questo aspetto inconsueto il direttore dell'Istituto, prof. Carlo Rossi, in questi giorni ha sollecitato nuovi abbattimenti. Nel Parco del G. Paradiso le volpi sono diffuse, per cui si rende necessario un Intervento urgente. «Bisogna arri- vare ad una vaccinazione orale dei capi — afferma 11 dott. Peracino —, questo metodo appare il più efficace stando alle recenti esperienze svizzere (Valle del Rodano), statunitensi e tedesche. C'è un vaccino sperimentato da 5 anni su 15 specie di animali, che dà risultati sicuri*. Ola nella scorsa primavera (quando In Val d'Aosta si Individuò la rabbia) il responsabile sanitario del G. Paradiso chiese un Intervento di controllo, ma non si fece nulla. Questo nonostante l'Ente parco tempo fa abbia finanziato ricerche sull'etologia della volpe. Finora in Val d'Aosta, di fronte all'epidemia arrivata dalla Francia si è usato 11 metodo dell'abbattimento delle volpi, ma 11 sistema — còme si è già constatato In altre aree, come 11 Trentino — appare poco efficace. «La volpe è un animale territoriale, per cui abbattuto un capo ne arriva un altro malato — afferma 11 dott. Peracino —, quindi occorre un intervento pianificato sul territorio, con la diffusione di teste di pollo appositamente trattate. Per cui l'assorbimento del vaccino avviene anche attraverso le mucose. Conoscendo bene le abitudini della popolazione volpina, saranno gli stessi animali e proteggere il patrimonio del Parvo*. . Aggiunge Inoltre l'ispettore sanitario: «Se uno stambecco si prende la rabbia, chi si avvicina più al parco? Anclie perché l'epidemia si diffonde tramite la saliva degli ungulati, aia nel parco del Tarvisio c'è rabbia e rogna; mentre si è appreso, al recente congresso di S. Michele d'Adige, che anche nello Stelvio la rabbia silvestre è ormai di casa». Giuliano Dolfini

Persone citate: Carlo Rossi, Parvo, Peracino, Vittorio Peracino

Luoghi citati: Francia, Stelvio, Tarvisio, Torino, Trentino, Val D'aosta