Lo slalom si fa sulle piste di velluto

Lo slalom si fa sulle piste di velluto I «cingolati» indispensabili per la battitura e la manutenzione dei tracciati Lo slalom si fa sulle piste di velluto La macchina battipista è nata verso la fine degli Anni Sessanta, dopo molti tentativi per riuscire a realizzare un mezzo aventi caratteristiche di estrema «galleggiabilità». Le pochissime aziende che hanno affrontato il problema hanno, tuttavia, messo a punto macchine pressoché perfette e in grado di operare — con l'aiuto di attrezzi appositamente studiati — una manutenzione ottimale delle piste. Infatti, un battipista — che oggi esercita sulla neve una pressiorie intorno ai 1020 grammi per centimetro quadrato — può risalire pendenze fino al 70-80%, splanando, compattando e riportando neve fino a rendere la pista perfettamente agibile. Una di queste macchine lavora, in media, 550 ore per stagione (delle quali 300 destinate al lavoro di riporto della neve e alla fresatura). Considerando una stagione invernale media di 120 giorni, il battipista passa da 50 a 60 volte nel medesimo ettaro, con un costo effettivo di 75.000 lire a passaggio. Ciò significa che la manutenzione di un ettaro di pista costa, mediamente, 60.000 lire al giorno e oltre 4 milioni di lire per stagioneAnche in questo settore molte sono le novità presentate a «Tecnomont 84». La Prinoth di Ortisel espone il battipista T4 (l'ammiraglia della casa) entrato in produzione lo scorso Inverno. Questa macchina sviluppa una potenza di 242 Cv con motore Scania — un sei cilindri turbo-diesel con intercooler — ed un peso specifico di 40 grammi per centimetro quadro. La cabina del T 4 è stata progettata dallo stilista Mlchelottl ed è stata realizzata con tecnologie d'avanguardia; infatti, fra l'altro, è dotata di un computer di bordo (appositamente studiato) che registra, con una memoria di dieci giorni, tutte le condizioni in cui opera la macchina nonché gli errori del conducente. Novità assoluta è il modello 200, che la casa di Ortisel afferma essere il più economico battipista della sua classe. Questo modello sostituisce 11 Super Junior ed è dotato di cassone ribaltabile per consentire un'agevole manutenzione. Le novità Leitner in questo settore costituiscono nella rinnovata produzione di una macchina da 135 Cv, sorella minore del celebre H 400 D Turbo da 250 Cv, giunto al suo sesto anno di fabbricazione, e la realizzazione di un «piccolo» battipista da 95:pv, adatto alla preparazione delle piste di fondo. In questo modo la Leitner oggi è in grado, per la prima volta nella sua storia, di offrire tutta la gamma di potenze dei battipista più richiesti. Tutte e tre le macchine sono dotate di accessori Leitner, tra i quali la già famosa fresa a denti mobili e, per il solo H 400 DT, la nota lama frontale articolata a 10 posizioni, che tanto successo ha già avuto sulle piste d'Europa e degli Stati Uniti d' America. La tedesca Kassbohrer presenta a «Tecnomont 84» tre novità: il PB 25.130 D, il PB 39.170 DR, e — novità assoluta — il Flexmobil FM 23.150 K. Quest'ultimo è un veicolo industriale .cingolato, idoneo al trasporto di cose e/o persone, nonché all'impiego come macchina operatrice. E' dotato di ottime caratteristiche di marcia su terreni sconnessi, di buona arramplcabilltà e consente nello stesso tempo Valide prestazioni su strada. ' Il 'Flexmobil rappresenta una novità che deriva dall' esperienza acquisita dalla Kassbohrer nella costruzione di mezzi cingolati da neve della serie Pisten-Bully. affermatisi con successo già da vari anni: infatti, in 40 Paesi del mondo sono impegnate diverse migliala di mezzi di questo tipo per la preparazione delle piste da discesa e da fondo, per il trasporto e 1 lavori più gravosi.

Persone citate: Prinoth

Luoghi citati: Europa, Stati Uniti D' America