Parroco confessa di avere un figlio

Parroco confessa di avere un figlia Serrara Fontana (Napoli), chiesta la dispensa per sposare la donna con cui vive da 10 anni Parroco confessa di avere un figlia NAPOLI — Serrara Fontana è il plU piccolo Comune dell'isola di Ischia, posta a 700 metri di altezza rispetto al livello del mare, dove vivono 980 abitanti. La tranquilla vita nella contrada, che è distante dai clamori turistici che ogni estate investono V isola, è stata scossa domenica scorsa da una notizia che ha lasciato di sasso tutta la popolazione: il parroco della chiesa Madonna delle Grazie, l'unica di Serrara Fontana, non sarebbe più tornato a parlare ai fedeli dal pulpito perché dimissionarlo. A spingerlo non ci sarebbero stati dissapori con la Curia, ma la confessione amara ed umana di un segreto che il prete non sentiva più di portare avanti. «Sono 11 padre di un bambino di sette anni — aveva infatti confessato in Curia don Francesco Iacono, 52 anni, di Napoli, sacerdote dal 1959 — avuto dalla rela¬ zione con la donna che è mia convivente da più di dieci anni. Ora voglio sposare la mia compagna e per questo chiedo la dispensa dai voti». La notizia ha inevitabilmente destato meraviglia tra i fedeli che in don Franco da anni avevano visto oltre ad una guida pastorale sincera anche l'interlocutore privilegiato del loro piccoli drammi quotidiani. Del resto don Franco Iacono era da più di dieci anni parroco della chiesa locale e mal nessuna chiacchiera si era sentita sulla sua vita privata, a tutti parsa sempre irreprensibile ed in perfetta sintonia con l'abito talare. Del resto, don Francesco Iacono aveva potuto nascondere il suo segreto facilitato dal fatto che non risiedeva nell'isola, ma a Napoli. A Ferrara Fontana si recava saltuariamente per officiare messe, battezzare o unire in matri¬ monio, ma il suo tempo libero lo passava tutto a Napoli. «Nessuno di noi poteva immaginare che il nostro parroco avesse un figlio — dicono i parrocchiani dell'isola — tanto più che recentemente avevamo insieme festeggiato i suol 25 anni di sacerdozio. Siamo ancora frastornati anche se da qualche settimana ci chiedevamo come mai don Franco non fosse ritornato al proprio posto in chiesa dopo la pausa. stiva». •Vado in Australia per un paio di mesi a trovare 1 miei parenti» aveva detto il sacerdote nel luglio scorso, ma V ingenua inenzogna è durata solo fino a domenica scorsa allorché tutti i parrocchiani, riuniti nella chiesa della Madonna delle Grazie in occasione della festa della patrona del Comune, meravigliati, non avevano visto il proprio parroco all'altare. DI fronte a questo imbaraz¬ zo il vescovo di Ischia, 7nons. Antonio Pagano, che ricopre l'incarico dal febbraio scorso,non ha potuto esimersi dal fare un cenno sulla vicenda. «Preghiamo per un nostro fratello che vive in questo momento un grosso dramma e ricordiamoci che nessuno di noi è esente da peccato». Queste sono state le parole del vescovo di Ischia che una settimana prima aveva raccolto la confessione di don Franco Iacono, il quale nella stessa occasione gli aveva chiesto la dispensa dal voti. «Abbiamo subito capito che il riferimento era per il nostro parroco — ripetono i fedeli di Serrara Fontana — ma è inutile dire che per noi don Franco resta sempre un amico ed una persona degna del massimo rispetto». Da parte sua, Francesco Iacono mantiene l'assoluto riserbo e dalla sua casa napoletana, un appartamento modesto nella zona industriale, si limita a repltcare sulla intera vicenda con un «no comment». Ora il sacerdote continua la sua vita di tutti i giorni lavoran-' do nella segreteria di una scuola media della città. Fino a poco tempo fa era docente di religione, ma recentemente aveva chiesto al preside, che aveva accolto la sua richiesta, il cambiamento di mansioni facendosi inserire nell'organico del personale non docente. Un escamotage di rilievo, tenuto conto che dopo la recente approvazione del nuovo Concordato, un sacerdote che chiede la dispensa dal voti non perde più automaticamente i diritti clt>f'( acquisiti. Il suo più grande desiderio, tenuto nascosto per più di dieci anni, è ora quello di sposare chi gli ha dato un figlio, una donna poco più che trentenne che lavora in una banca napoletana. (Ansa) •

Persone citate: Antonio Pagano, Francesco Iacono, Iacono