«Perfetta» la manovra Nato tra fiammate e rombi d'aereo

«Perfetta» la manovra Nato tra Gammate e rombi d'aereo Complimenti di Lord Carrington e Spadolini ai soldati di leva «Perfetta» la manovra Nato tra Gammate e rombi d'aereo In Friuli, dodicimila militari italiani e portoghesi hanno simulato la difesa dopo un attacco nemico - Il ministro: «Siamo qui perché rifiutiamo la guerra d'offesa» DAL NOSTRO INVIATO PORDENONE — Sono ragazzi di leva, ventenni, arruolati nei primi mesi di quest'anno, quelli che l'altra sera, sul greti dei torrenti Celllna e Meduna, di Pordenone, hanno partecipato al gran finale della manovra Nato Display Determination (Dimostra fermezza), Insieme con una brigata portoghese. Ventenni di leva come i soldati del contingente italiano nel Libano. E, come quelli nella realtà della guerra a Beirut — benché notoriamente non slamo un popolo di guerrieri —, cosi questi nel Friuli, nella finzione di una battaglia presso i confini, hanno dato una dimostrazione di efficienza. Lord Carrington, il nuovo segretario generale della Nato, si è detto ammirato e lo stesso hanno fatto privatamente osservatori di Paesi a tradizione militare, americani, Inglesi e perfino tedeschi. E' stato uno spettacolo impressionante e, nello stesso tempo, affascinante offerto dal dodicimila soldati impegnati nell'esercitazione a Lord Carrington, al ministro della Difesa Spadolini, agli ambasciatori alleati presso il Consiglio atlantico, allo stato maggiore italiano e agli addetti militari stranieri. Un immaginarlo nemico, gli arancioni, che nel pomeriggio aveva forzato le difese sul fiume Tagliamento e muoveva verso il paese di Nlvaro (che disgraziatamente si trova nel centro del poligono di tiro), è stato affrontato dal difensori della Nato, gli azzurri, con carri armati, mezzi cingolati, pattuglie lanciamissili, elicotteri anticarro, assistiti da aerei di tipi diversi provenienti da basi vicine, in Italia, e da altre lontanissime, dalla Francia, dall'Inghilterra e da una portaerei americana che incrocia al largo della Corsica, eppure arrivati tutti puntualmente sul campo di battaglia. La guerra è proprio una brutta cosa, anche se combattuta con armi convenzio¬ nali e per gioco, come quella dell'altra sera In Friuli. Orrendi 1 sibili del missili anticarro filoguidati ad alta precisione «Milan. e «Tow», terrificante io spettacolo della fiammata quando colpiscono 11 bersaglio, allucinante il «rat-ta-ta-ta. delle mitragliatrici con proiettili traccianti nel cielo illuminato a giorno dal bengala che scendevano in lente spirali. E il volteggiare minaccioso, a volo radente, degli elicotteri ha fatto rivivere le scene peggiori di Apocalypse Now, mentre le vetrate dell'osservatorio venivano squassate dagli scoppi. Ci si consolava nelle tribune dicendo che era soltanto una finzione, che non c'era alcun pericolo. E infatti non c'è stato neppure un incidente. Alla fine, come previsto dal copione, gli arancioni sono stati respinti dalle truppe azzurre, la brigata portoghese avanzata a piedi nell'oscurità si è barricata sui cingolati M113 che a fari accesi l'hanno portata all'attacco, riservandole l'onore di sconfiggere gli aggressori. 1 cinque presupposti per un'operazione efficace, elencati dal comandante dell' esercitazione, il generale Oiorglo Donati — motivazione dell'uomo, addestramento individuale e collettivo a tutti 1 livelli, armamento moderno, sostegno logistico, comandi flessibili —, erano stati realizzati, dicono gli esperti di cose militari. Donati, rivolgendosi al politici responsabili della difesa e all'opinione pubblica, sovente scettica sull'utilità delle manovre militari, ha ammonito a non dimenticare questi cinque eie- menti di base. Il costo di un'esercitazione del genere, certamente ingente se si considera l'alto numero di uomini e di mezzi impiegati, è rimasto un segreto. L'importante è — anche secondo 1 politici — che 1' opinione pubblica nel Paesi dell'Alleanza atlantica si renda conto della necessità di queste manovre (anche se portano gravi disagi alle popolazioni, infastidite da servitù militari e soprattutto dal frastuono intollerabile degli aerei a bassa quota) e si convinca che la -missione, della Nato è quella di evitare un attacco contro l'Europa. Ho domandato al segretario generale dell'Alleanza, Lord Carrington, se la serie di manovre in corso in queste settimane in Europa, dalla Norvegia alla Turchia, presuppone una rivalutazione del deterrente tradizionale. Lord Carrington ha risposto ripetendo il concetto che è alla base della strategia Nato la difesa avanzata del territo- • rio (per questo Display Determination si svolge quassù, vicino al confini) e la risposta flessibile, a dimostrare fermezza, lasciando tuttavia il nemico nell'incertezza del mezzi che verranno impiegati. Interrogato sulle spese di bilancio per la difesa, che dovrebbero venire aumentate di un sette per cento annuo (secondo 11 comandante supremo della Nato, generale Rogers), 11 ministro Spadolini ha annunciato un esame del problema da parte del Consiglio superiore della Difesa. Fuori, mentre i reparti azzurri, italiani e portoghesi, erano schierati accanto al loro armamenti micidiali alla luce delle fotoelettriche, co-' minclava a cadere una pioggerella minuta. Al ventenni di leva Spadolini ha detto; «Siamo qui perché rifiutiamo la guerra di offesa», e Lord Carrington: .E' importante per noi e per i nostri avversari sapere cosò'abbiamo a disposizione e quanto siamo deciTito Sansa si.: