Nuova battaglia di Waterloo (per la stazione di Londra)

Nuova battaglia di Waterloo (per la staziono di Londra) Il Parlamento Europeo vorrebbe cambiarle nome Nuova battaglia di Waterloo (per la staziono di Londra) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — E' scoppiata la «seconda battaglia di Waterloo», e dalle asettiche aule delle commissioni del Parlamento europeo a Bruxelles ha attizzato il fiero patriottismo degli inglesi. La battaglia si svolge, fortunatamente, in modo incruento, ma non per questo meno acceso. Il primo attacco sembra sia stato lanciato da alcuni eurodeputati che hanno chiesto alla Commissione Educazione dell'Europarlamento (incaricata di uniformare i libri sull'Insegnamento della storia nei Paesi Cee) di cambiare il nome della stazione di Waterloo a Londra, per non risvegliare «sgradevoli memorie» ?iei francesi. La sconfitta di Napoleone nel lontano 1815 evidentemente brucia ancora in qualche cuore sciovinista. Immediatamente è scattato il contrattacco inglese, animato da un gruppo di eurode¬ putati britannici. Il parlamentare londinese Michael Elllot ha replicato seccamente: «Non si può cambiare la storia. Waterloo Station fa parte della nostra tradizione storica». Un ex diplomatico Inglese a Parigi divenuto eurodeputato, John Decourcy Ltng, ha aggiunto: «Questa proposta è una stupidaggine. E' invece salutare che i francesi ricordino costantemente la grande vittoria di Wellington, perchè 11 bonapartismo è una forza sempre latente nei politici francesi e deve essere tenuto a bada». Lord Douro, figlio dell'attuale duca di Wellington ed erede del glorioso titolo, ha concluso: «Il Parlamento Europeo non ha niente a che fare con il nome di una stazione ferroviaria londinese. Che idea sciocca. Quella gente pensi piuttosto alle montagne di burro, ai laghi di vino della Cee»., La stazione, aperta nel 1848, non corre quindi il rischio di cambiare il suo storico nome. Il duca di Wellington può continuare a dormire sonni tranquilli a St. Paul, almeno fino a quando i francesi nonaccetteranno di cambiar nome alla Gare d'Austerlitz, ' che ricorda una vittoria napoleonica^ p. pai.

Persone citate: John Decourcy Ltng, Michael Elllot

Luoghi citati: Bruxelles, Londra, Parigi, Wellington