Due ragazzi hanno visto in faccia il bandito che ha ucciso il cestista

Due ragazzi hanno visto in faccia il bandito che ha ucciso il cestista Svolta nelle indagini per l'assassinio di martedì scorso al Centro Europa Due ragazzi hanno visto in faccia il bandito che ha ucciso il cestista Fermato un giovane, ma non è stato riconosciuto - Un'altra traccia: una Vespa rubata a Chivasso Tutto da rifare nella caccia all'assassino di Paolo Chlarlon, 11 giovane cestista ucciso con un colpo di pistola, accanto alla fidanzata, durante una rapina al Centro Europa: ieri pomeriggio, durante un drammatico confronto, i testimoni non hanno riconosciuto In N. M„ 22 anni, da tre giorni nelle camere di sicurezza della Questura, 1" uomo che impugnava la pistola. Le indagini, se non interverranno nelle prossime ore nuove prove a suo carico, tornano cosi al punto di partenza. All'arresto di N. M., tossicodipendente con numerosi precedenti per furto e rapina, la Mobile era giunta dopo una lunga Indagine. Stabilito che la tentata rapina a Paolo Chiarlon e a Gabriella Davlco (che lascerà fra pochi giorni l'ospedale, dopo essere stata operata al ginocchio per 1' estrazione del prolettile) non aveva avuto testimoni attendibili, le indagini si sono allargate a episodi slmili avvenuti nella zona. E' cosi emerso che pochi minuti prima della mezzanotte, quella stessa sera, due ragazzi che stavano chiacchierando in macchina nei pressi di via Rubino (a poche decine di metri da via Guidobono) erano stati rapinati di quanto avevano in tasca (5000 lire) da un giovane armato che viaggiava su una Vespa scura. In quest'occasione i due rapinati erano riusciti a rilevare il numero di targa delia Vespa. Un immediato controllo permetteva cosi di stabilire che la motoretta era stata rubata nella notte fra il 15 ed 16 settembre (due giorni prima dell'omicidio) a un operalo di Chivasso. Le indagini si sono dunque ristrette sul mondo del tossicodipendenti chlvassesl: nel vagliare la posizione di tutti, 1 funzionari di polizia hanno notalo affinità fra la descrizione fornita dai testimoni e i tratti somatici di N. M., un pregiudicato uscito dal carcere appena venti giorni fa dopo aver scontato una pena per furtarclll e rapine. Fermato, N. M. è stato trasferito nelle camere di sicu¬ rezza della Questura e sottoposto a continui interrogatori: 'Nonostante negasse ogni addebito, è caduto in frequenti contraddizioni e non è stato in grado di fornire un alibi attendibile — spiega ora 11 capo della Mobile dottor Sassi —. A lungo abbiamo avuto l'impressione di essere sulla strada buona». Ieri pomeriggio, 11 confronto decisivo con i due testimoni, alla presenza del giudice Tinti: •Pur ravvisando alcune somiglianze con il giovane che li aveva rapinati — continua Sassi — non lo hanno riconosciuto». Per la polizia si tratta di una delusione, ma la pista non viene completamente abbandonata: N. M. resta per il momento in carcere, in stato di fermo. Tra oggi e domani il giudice Tinti dovrà decidere se confermare il fermo o porre 11 giovane (come è più probabile) in libertà. La ricostruzione della vicenda si avvale dunque di un elemento prezioso: due ragazzi hanno visto in volto 1' assassino. Il capo della Mobile ne è sicuro: *Ha usato il medesimo stratagemma per farsi aprire il finestrino, era in possesso di una Vespa ed una pistola identiche a quelle viste dalla fidanzata del Chiarion, ha compiuto la prima rapina pochi minuti pri¬ ma e ad appena trenta metri dalla seconda». Le Indagini non ripartono comunque da zero: la polizia ha realizzato un dettagliato identikit che mostra un volto affilato, con due grandi occhi e labbra pronunciate. L'assassino è inoltre alto fra 1.80 e 1,85, dovrebbe avere fra i 20 ed 1 25 anni, presenta una' corporatura media. Sul medesimo episodio indagano da tempo anche i carabinieri del Nucleo operativo che, nelle camere di sicurezza di via Valfrè, custodiscono un altro indiziato: in questi giorni stanno valutando attentamente circostanze e situazioni. Gabriella Davieo migliora: a giorni lascerà l'ospedale. Questo l'identikit dell'assassino di Paolo (Inaridii, diffuso dalla Mobile

Persone citate: Gabriella Davieo, Gabriella Davlco, Paolo Chiarlon, Paolo Chlarlon, Tinti, Vespa

Luoghi citati: Chivasso, Europa