L'Ordine dei medici di Napoli «Introdurre il numero chiuso»
L'Ordine dei medici di Napoli «Introdurre il numero chiuso» Seimila neolaureati senza lavoro e due facoltà in situazioni precarie L'Ordine dei medici di Napoli «Introdurre il numero chiuso» NAPOLI — «Noi, come Senato accademico, non abbiamo alcun potere: solo un atto politico può sbloccare la situazione». Carlo Ciliberto, rettore dell'Università di Napoli e matematico di fama, congeda con queste parole la delegazione dell'Ordine^ dei medici napoletani. La riunione, nell'ufficio del rettore, è' durata più di uri'orà.'È lord,'?' rappresentanti di categoria guidati dal presidente Ferruccio De Lorenzo, se ne vanno convinti che o si prende la decisione, oppure ci sarà l'ultima emergenza di Napoli: quella dei medici e della Facoltà di medicina. 'Numero chiuso», chiede l'Ordine dei medici. O meglio, e più sfumato, «numero programmato». Il rettore Ciliberto è perplesso. A Napoli, anche il governo dell'Università è eser-' ctzio difficile. I problemi, poi, non vengono solo da medicina e dai 6000 medici disoccupati. Le lezioni alla Facoltà di economia e commercio si tengono in un cinema. Quelle di scienze politiche all'Hotel Patria, che presto verrà chiuso per restauri... 'Appunto — dice Ciliberto — esiste una totale inadeguatezza delle strutture». i .L'Università è aperta a tutti, e non si può vietare niente a nessuno», insiste il rettore. Ma l'Ordine del medici di Napoli ha ribadito la sua richiesta. 'Napoli ha due Facoltà mediche, entrambe in situazione di estrema precarietà — sostiene 11 presidente De Lorenzo — ed è anche la città che sforna ogni anno il maggior numero di medici disoccupati. E' un paradosso. Quindi, il numero programmato diventa un'esigenza». Vittorio Mezzogiorno, presidente della Prima Facoltà, replica a distanza: 'Non si può prevaricare quello che deve fare.il governo». Mezzogiorno è dimissionarlo, anche "jie'r quéste ragioni. Alla Facoltà di medicina, comunque, le iscrizioni sono' in calo. Tremila nel 1975; 900 lo scorso anno. Il 6 luglio 11 Senato accademico ha preso atto di disagi e timori: «E' auspicabile un contenimento delle immatricolazioni, per consentire a tutti gli studenti di usufruire in maniera adeguata delle prestazioni didattiche che l'ateneo è in grado effettivamente di fornire. Ma si richiama l'attenzione degli interessati perché nelle scelte che andranno ad effettuare tengano presente la descritta e pesante situazione». Il so- vraffollamento dell'Università, in proporzione, supera quello del carcere di Poggioreale: strutture per 40 mila studenti ne servono 100 mila. 'Numero chiuso, o prò-, grommato? — si domanda il rettore Ciliberto —. Magari fosse questo l'unico problema!' E'ppi, ripeto,• il Senato accademico non ha poteri in mèrito.' 'A'propòsito.'- proprio in questi giorni ho saputo che, alla Normale di Pisa, il Consiglio di amministrazione non ha accolto la richiesta di numero chiuso per ti corso di informatica grazie all'opposizione del rappresentante di un partito politico...». Paolo Cirino'Pomicino, deputato de e medico, presente alla riunione di ieri, commenta: 'E' che il numero programmato, inevitabilmente, riaccende polemiche ottocentesche». La delegazione dell'Ordine dei medici napoletani ha messo le mani avanti: «Le ragioni della nostra richiesta non sono da ricercarsi in un' astuta strategia di carattere corporativo». 'Il rettore — ha detto, prima di andarsene, il presidente De Lorenzo — si è. riservato di valutare la nostra proposta». I medici disoccupati, che la proposta l'hanno già valutata, contestano: «£' come il problema del traffico in città: ogni tanto, ecco che si circola a targhe alterne per evitare di rimanere imbottigliati a vita Se l'Ordine dei medici invia comunicati ai giornali, i medici disoccupati mandano lettere. Come mai la riforma sanitaria, che potrebbe aprire posti di lavoro, qui non trova applicazione? Come mai, ad esempio, all'ospedale Nuovo Pellegrini, Unità sanitaria locale n. 42, non esiste un dentista? E come mal, a Napoli, ci sono appena 500 pediatri quando ce ne vorrebbe almeno il triplo? c>
Persone citate: Carlo Ciliberto, Ciliberto, De Lorenzo, Paolo Cirino'pomicino, Vittorio Mezzogiorno
Luoghi citati: Napoli
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