I comunisti sul condono «Ci sono ancora nodi»
I comunisti sul condono «Ci sono ancora nodi» Oggi riprende la trattativa tra maggioranza e pei I comunisti sul condono «Ci sono ancora nodi» ROMA — La trattativa tra i partiti della maggioranza ed 11 pel sul disegno di legge governativo sul condono edilizio riprende oggi. Il dipartimento economico della direzione comunista ha intanto diffuso 11 testo di un documento per precisare pubblicamente 1 termini nel quali il partito ha avviato c prosegue il confronto con i partiti di governo. Per il pei è prematuro parlare di accordo: si è soltanto aperto un confronto, si è registrato un atteggiamento costruttivo del relatore e degli altri esponenti della maggioranza, si è individuata una linea generale di sostanziale cambiamento del provvedi¬ mento, sono stati fatti nel merito alcuni importanti passi avanti (determinante viene definita la decisione di trasformare la legge in una legge-quadro). Ma — è detto nel documento — vi sono ancora importanti nodi da sciogliere e solo alla fine -si determineranno i conseguenti atteggiamenti politici di ciascuno». Uno dei nodi più importanti per il pel è l'esigenza di distinguere tra abusivismo di necessità e abusivismo di speculazione: •L'originario decreto Nicolazzi — è detto nel documento — li metteva nella sostanza sullo stesso piano, e questo era Inaccettabile per i comunisti, perdié l'abusivismo di necessità va recuperato in condizioni agevoli alla legalità e quello di speculazione va severamente colpito». Altrettanto importante per i comunisti è il nodo che riguarda la difesa del territorio e dell'ambiente da ulteriori danni. I comunisti ritengono che questa non sia una parte secondarla della legge, ma «un suo connotato essenziale». Assume rilievo — è ancora detto nel documento — il ruolo delle istituzioni: il pei non è disponibile a sovrapporre i prefetti alle Regioni, stravolgendo l'ordine costituzionale, e chiede, in generale, 11 rispetto del compiti e delle funzioni (Ansa)
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