Canegrate, la dc vota sindaco pci nell'87 il pci ricambierà il favore

Canestrate, la de vota sindaco pei nell'ili ilpei ricambierà il favore Singolare alleanza attuata nel Comune del Milanese Canestrate, la de vota sindaco pei nell'ili ilpei ricambierà il favore DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Sabato pomeriggio alla riunione del Consiglio comunale di Canegrate, 12 mila abitanti, 25 chilometri a Nord di Milano, c'erano 400 spettatori. Si eleggeva 11 sindaco nella persona del maestro elementare Caldino Marari, comunista, sul quale confluivano 1 voti, oltre che del suo partito, anche della democrazia cristiana. Ventidue consiglieri hanno 1 due maggiori partiti nel Consiglio comunale eletto a giugno, una settimana dopo le elezioni europee: 21 voti ha avuto Mararl, perché lui ha votato scheda bianca. Già quest'alleanza sarebbe Inedita, se non facesse parte per di più di un «patto di legislatura alla Israeliana*, come lo chiamano In paese, che prevede una giunta monocolore pel sostenuta dall'esterno da una de, che però fa parte a tutti gli effetti della maggioranza, cui seguirà, nella primavera dell'87, un monocolore scudocroclato che potrà contare anche sul voti degli undici comunisti. E' sicuramente un caso unico In Italia, ma a Canegrate sono un po' preoccupati perché non vorrebbero che la vicenda venisse troppo «montata» dal giornali. A questa situazione si è giunti dopo che a Canegrate sono entrate In crisi prima una amministrazione di sinistra e poi una giunta dc-psl, sempre per dissensi Interni ai .socialisti del paese. Prima il sindaco è uscito dal psl per passare al psdl portandosi dietro tre compagni, quindi un altro sindaco, sempre socialista, ha ritirato le deleghe a due assessori del suo partito perché questi avevano preso decisioni a sua insaputa. Ne è seguito un lungo periodo di amministrazione vacante, che le forze politiche locali ad un certo punto hanno deciso di riempire con un'alleanza dc-pcl che portasse fino alle elezioni amministrative dell'85. Poi però si è deciso che era meglio lasciare scegliere agli elettori. Dopo la consultazione, 11 pel si è incontrato con tutte le forze presenti, contrastato praticamente solo dall'unico consigliere di democrazia proletaria, che ha fatto di tutto per mettere insieme una maggioranza di sinistra. I socialisti di Canegrate, stando a quanto si dice in paese, non si sono poi dati neppur troppo da fare per evitare una soluzione che li escludesse, come quella attuale, pur rappresentando numericamente «l'ago della bilancia» tra una maggioranza di sinistra e un'alleanza con la de. Un tentativo in extremis lo ha fatto Invece 11 segretario provinciale del psl, Giovanni Manzi, che, dopo il fallimento, ha valutato l'accaduto come «un dato politico gravissimo», aggiungendo che a Canegrate «si è consumata un'indecente dimostrazione di trasformismo politico». Toni piuttosto duri, come si vede. Qualcuno ricorda come da qualche mese tra de e psi locali non ne venissero usati. L'ultima volta fu quando, a San Donato, i socialisti fecero- maggioranza con 11 pei. E fu la de a prote¬ stare. m. f.

Persone citate: Giovanni Manzi

Luoghi citati: Canegrate, Italia, Milano