Anziani, motivo di contesa
Anziani, motivo di contesa Anziani, motivo di contesa si concludono, in settimana, le consultazioni sulla delibera regionale che elenca le normative alle quali debbono attenersi coloro (pubblici o privati) che intendono operare nel campo dei servizi socio-assistenziali. A queste norme debbono adeguarsi anche le strutture già esistenti. Come è noto, la delibera stabilisce parametri ben precisi per le comunità-alloggio (per anziani autosufficienti) e le case-protette per non autosufficienti. A questi incontri non sono chiamati 1 gruppi politici che hanno nel Consiglio regionale la sede idonea di espressione: tuttavia, il gruppo comunista ha sentito la necessità di manifestare In un documento il proprio parere. Ovviamente a sostegno delle norme «che traggono origine dalla legge regionale n. 20; e nessuno può ragionevolmente chiedere alla Regione di essere inadempiente verso se stessa». Che cosa significa? Che l'assessorato si adegua alla legge presentata, a suo tempo, dalla socialista Cernetti ma ne prende le distanze? Il pei accoglie I principi di «dignità e crescita della qualità della vita», che sono alla base della legge e delle norme che ora la delibera sanziona, ma si dichiara disponibile a «un confronto su proposte che vengano da esperienze non speculative, significativamente espresse dalla comunità ecclesiale» alla quale appartengono la maggioranza dei 32 mila posti attualmente disponibili in Piemonte. A dire il vero, questa disponibilità dovrebbe essere espressa dalla giunta, non da un gruppo della maggioranza. Il quale però avverte subito che «sede Idonea per tradurre In elementi concreti questo confronto sarà il nuovo piano socio-sanitario che sta per andare in consultazione».
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