Il pm apre un'inchiesta sul Durer in fotografia di Alfredo Venturi

Il pm apre un'inchiesta sul DUrer in fotografia Reggio Emilia, la mostra della collezione Magnani Il pm apre un'inchiesta sul DUrer in fotografia Il direttore aveva ricevuto minacce e per questo aveva deciso di ritirare l'originale DAL NOSTRO INVIATO REGGIO EMILIA — Che il procuratore di Reggio avrebbe aperto un'inchiesta per tutelare gli interessi dei visitatori certo non avrebbe potuto prevederlo, ma in ogni caso Luigi Magnani proprio non se l'è sentita: lasciare il suo preziosissimo DUrer in balla di un mondo ostile e minaccioso... La mostra, la perigliosa mostra dei suoi capolavori era stata appena inaugurata, e già infuriavano quelle telefonate-ricatto. La Madonna col bambino è o non è opera tedesca? chiedevano le voci minatorie. E senza nemmeno aspettare la risposta chiudevano il cerchio della loro logica apparente: dunque, deve andare in Germania. Altrimenti sono guai, guai seri. Luigi Magnani non ce l'ha fatta. Aveva visto, nel palazzo di Reggio Emilia che porta il suo nome, la folla dell'inaugurazione attorno ai suol quadri. In particolare davanti a quella tavola di DUrer, 48 centimetri per 36 e mezzo di magistrale pittura. Aveva visto anche gli accorgimenti per la sicurezza. Le fotocellule pronte a denunciare chi si avvicinasse troppo ai colori preziosi, le guardie armate pronte a intervenire. Ma non c'è di/ssa, .che tenga contro la trepidazione di un collezionista che per la prima volta si separa dai suoi quadri, e che riceve messaggi minatori. Cosi Magnani avverte 1 suoi collaboratori: attenzione al DUrer, se qualcosa non va, la tavola sia riportata a casa, nella villa di Mamiano. Giovedì sera la situazione precipita. Arriva al direttore della mostra. Paolo Del Monte, una nuova minaccia telefonica. Almeno, è lui stesso a raccontarlo. Del Monte tenta di contattare Magnani, Magnani non si trova. E allora decide da sé. Venerdì mattina alle sei, cosi racconterà, stacca la tavola vecchia di cinque secoli, appende una riproduzione fotografica. Moderna, ovviamente, e neanche tanto accurata. Tre ore dopo a Vittorio Sgarbi, il giovane critico e storico dell'arte che ha curato il catalogo, a momenti prende un colpo. Stava per illustrare il DUrer davanti alle camere da ripresa del Tp2, quando si è accorto che il viso dolcissimo della Madonna aveva qualcosa di strano. «Ma questa è una riproduzione', ha esclamato esterrefatto dopo aver visto da vicino. E a Palazzo Magnani, per qualche tempo, è stato il panico. E adesso al Magnani che cosa gli raccontiamo? deve aver pensato qualcuno. E a Giulio Carlo Argan? Il critico illustre l'aveva inaugurata lui la mostra, sei giorni prima: possibile che, appena reduce da un falso Modigliani, sia già inciampato in un falso DUrer? Finalmente da Roma, dove Magnani si trova per accertamenti clinici, l'insospettata verità: tranquilli, la tavola è stata sostituita perché mi avevano minacciato, ora ve la faccio rimandare subito. E infatti dopo un'ora ai visitatori allibiti si presenta un curioso spettacolo: gente che stacca il DUrer dalla parete, gente che ne appende un altro. Tutto chiarito, dunque: con grande disappunto dei rappresentanti di Comune e Provincia che Del Monte, preso dal panico, non aveva nemmeno avvertito. Ieri sera, poi, l'iniziativa del magistrato. Si chiama Elio Bevilacqua e ha aperto un'inchiesta facendo l'ipotesi del reato di truffa ai danni del visitatori che per ammirare i tesori di Magnani hanno sborsato settemila lire. • ■ Certo .che questa tavola ne ha passate, di avventure. E non è mal stato facile vederla. Non è rimasta forse per secoli in un convento di clausura femminile? E' stato soltanto nel 1961 che il mondo ha saputo dell'esistenza del capolavoro fra le monache cappuccine di Bagnacavallo, in Romagna. Con tanto di attribuzione a Albrecht DUrer firmata Roberto Longhl. E finalmente, con l'accordo dell'alto clero, l'opera che esce di clausura, entra nella collezione Magnani. Ma prima deve essere ripulita. Infatti ci sono stati due interventi. Hanno rifatto una ciocca della capigliatura color rame della Madonna, forse dopo una bruciatura. E poi, per sottrarre le parti intime del bambino alla curiosità delle monache cappuccine, che altrimenti chissà che cosa potevano cacciarsi in testa, gli hanno infilato un paio di mutande. Alfredo Venturi

Luoghi citati: Bagnacavallo, Germania, Reggio, Reggio Emilia, Roma, Romagna