La moda italiana sbarca a Mosca

La moda italiana sbarca a Mosca Da oggi 45 industrie presentano i loro prodotti ai sovietici La moda italiana sbarca a Mosca MOSCA — La moda italiana tenta la difficile via dellVrss: annunciata e presentata con successo da un défilé svoltosi ieri sera a Mosca, apre oggi i battenti «Expo moda italiana 84., la prima iniziativa organica con cui si tenta Hngresso su uno dei mercati più ostici ma anche (per le sue dimensioni) più promettenti. Aperta fino a domani, l'esposizione moscovita — organizzata dall'associazione Industriali di Padova con l'assistenza dell'Istituto per li Commercio Estero — raggruppa 45 aziende che operano In ogni settore dell'abbigliamento: a Mosca sono stati portati vestiti, costumi da bagno, maglieria, biancheria, calzature. In tutto diecimila «pezzi» sono approdati in questa capitale. Il sottosegretario al Commercio estero Giovanni Prandini, che ha avuto Ieri una serie di colloqui con dirigenti sovietici, ha sottolineato la speranza che l'iniziativa contribuisca a ridurre il disavanzo commerciale italiano con l'Urss. «La mia presenza — ha detto Prandini — vuole indicare l'importanza che il go¬ verno italiano dà a questa Iniziativa. Nel settore tessile l'Italia non teme alcuna concorrenza». Ieri il sottosegretario ha avuto colloqui con il vlcemintstro dell'Industria leggera, Adomaitls; con quello del Commercio estero, Shushkov; infine con quello dell'Industria del legno, Pronin. Con i suol Interlocutori Prandini ha ribadito la necessità di un riequilibrio dell'interscambio bilaterale. Un impegno in quel senso era già stato sottoscritto a Mosca, nel maggio scorso, dal ministro per II Commercio estero Capria e dal viceministro sovietico Komarov: con quel documento l'Urss si era Impegnata, parallelamente all'acquisto italiano del gas siberiano, a utilizzare in Italia il relativo introito valutario e a dimezzare entro due anni (cioè entro il 1986) il disavanzo commerciale, che è stato l'anno scorso di 2606 miliardi di lire. Dalla moda, ma anche dai rami dell'industria italiana al quali Prandini ha richiamato l'attenzione dei tre vice- ministri sovietici per le loro rispettive responsabilità, il governo italiano spera in un contributo concreto verso il raggtungtmento di quell'obiettivo commerciale. A Mosca si chiede il rispetto di quell'accordo, die sulla base del dati relativi al primo semestre di quest'anno — proiettati su 12 mesi fanno prevedere un deficit italiano di tremila miliardi — sembrano lettera morta. Due settimane fa il sottosegretario agli Esteri, Bruno Corti, era già venuto a Mosca per segnalare alle autorità sovietiche l'insoddisfacente trend commerciale e l'insostenibilità della situazione. Altre analoghe iniziative, al di là di quanto II buon gusto Italiano applicato alla moda potrà fare in questi giorni (ma è difficile assicurarsi commesse da un Paese che riduce al minimo le importazioni di beni di consumo), potranno essere prese dal presidente della Confindustria, Luigi Lucchini. Sarà a Mosca dal 14 al 20 ottobre, ha reso noto ti sottosegretario Prandini mentre la «Mosca bene» si avviava al grande defilé, f. gal.

Persone citate: Bruno Corti, Capria, Giovanni Prandini, Komarov, Luigi Lucchini, Prandini, Pronin