Nel gruppo General Motors ormai 100 mila in sciopero
Nel gruppo General Motors ormai 100 mila in sciopero Nel gruppo General Motors ormai 100 mila in sciopero DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Altri 30 mila operai sono entrati ieri in sciopero, portando il totale a 100 mila circa, in seguito all'impasse nei negoziati per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della General Motors, la più grande azienda automobilistica del mondo. Oli scioperi sono tutti locali, una strategia decisa dai sindacati per evitare la rottura delle trattative, e hanno sinora impedito la produzione di 20 mila vetture. Oltre 250 mila operai continuano a lavorare regolarmente, sebbene il vecchio contratto sia terminato venerdì. In concomitanza con l'astensione dei nuovi 30 mila, il leader sindacale Bleber ha sottoposto alla direzione della General Motors un'altra bozsa di accordo che mira alla sicurezza dell'impiego, e rinuncia a massicci aumenti salariali in cambio di premi di produ¬ zione. Bieber ha detto di sperare che su questa base si possa firmare il nuovo contratto entro pochi giorni. Ha indicato che il punto più controverso è il cosiddetto «outsourcing» ossia l'acquisto di parti di automobili da aziende esterne o addirittura all'estero. 1 negoziati della General Motors sono seguiti con apprensione dalle altre grandi case di Detroit, la Ford e la Chrysler. Il presidente della Ford, Caldwell, ha ammonito che se le concessioni fossero eccessive le rifiuterebbe al lavoratori della sua azienda. L'industria automobilistica americana è appena uscita dalla più grave crisi del dopoguerra ed è alle prese con una profonda trasformazione tecnologica: teme che un aggravio del costi la lascerebbe di nuovo alla mercè dell '.invasione giapponese». OHIO UB0R SflYS'RS«V0 *p STRIKERSr Detroit. Gruppi di operai metalmeccanici sfilano durante lo sciopero dinanzi alla «General Motor»
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