«Scioperano» nel Cile veseovi anti'Pinochet

€<Sciopeitmq» nel Cile veseovi antì'Pino€het €<Sciopeitmq» nel Cile veseovi antì'Pino€het SANTIAGO — Protesta senza precedenti della Chiesa contro il regime del generale Augusto Pinochet in Cile. Tre vescovi hanno annullato le messe di «Te deum» programmate nelle loro diocesi per la giornata dell'Indipendenza, la principale festa civile nazionale, per celebrare invece una semplice cerimonia religiosa senza che fossero invitate personalità di governo e dello Stato. L'Invito ed il posto riservato in chiesa fa parte del costume cileno ed il gesto dei tre vescovi delle città di Concepcion, Copiapo e Llnarcs ha provocato profonda impressione nell'opinione pubblica. Il rito della messa solenne alla presenza delle autorità civili risale al 1810, anno in cui il Cile si emancipò dalla Spagna rendendosi indipendente. Il boicottaggio deciso dall'episcopato aveva lo scopo di protestare contro i recenti atti di violenza compiuti dall'esercito che hanno costato la vita a cinque civili. Ma nella capitale l'arcivescovo di Santiago, Juan Francisco Fresilo, ha approfittato della ricorrenza per rivolgere durante l'omelia un drammatico appello chiedendo «ire ginocchio, se fosse necessario, che tutti abbandonino il cammino della violenza perchè non vorremmo arrivare tardi all'appuntamento della storia-. Alla cerimonia hanno assistito in prima fila Pinochet, i membri della giunta militare e le alte cariche dello Stato. «Vogliamo la pace, vogliamo la vita e ci rendiamo conto che dobbiano essere disposti a deporre barriere di pregiudi zi- — ha detto 11 prelato.

Persone citate: Augusto Pinochet, Juan Francisco, Pinochet

Luoghi citati: Cile, Santiago, Spagna