Egri, il mio «Milione» della danza di Bona Alterocca

Egri, il mio «Milione» della danza Incontro con la coreografa che ha insegnato balletto moderno per due mesi in Cina Egri, il mio «Milione» della danza TORINO — La Cina si apre all' Occidente, die a sua volta si interessa all'evoluzione di quel grande paese dopo la rivoluzione di Mao e dopo il «periodo infausto dei quattro». Molto intensi negli ultimi tempi i contatti e gli scambi con V Europa e l'Italia in particolare. L'ultima notizia riguarda il gemellaggio di Torino con Sheniang, centro industriale a 600 chilometri da Pechino, con oltre tre milioni di abitanti, situato nella zona del Liaoning in Manciuria, tra Mongolia e Corea. A fine mese partirà da Torino una delegazione presieduta dall'assessore Alfieri con due consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza), rappresentanti dell' Università e del Politecnico, dell' Unione Industriale, della Camera di Commercio e dell'Associazione piccole industrie. , La delegazione sarà ospite di Sheniang dal 3 all'U ottobre, per concordare il programma del gemellaggio, al quale parteciperanno naturalmente i due sindaci (non si sa ancora in quale delle due città industriali). I contatti tra le due città sono già incominciati sul piano culturale durante l'estate, con il viaggio di Susanna Egri, prima danzatrice europea ufficialmente invitata dal governo cinese a insegnare coreografia e balletto. Le abbiamo chiesto: nel paese di Mao la danza è molto amata e praticata, possibile questo bisogno di imparare cose nuove? «ì cinesi sono preparatissimi tecnicamente, meno sul piano storico. Conoscevano soprattutto il balletto classico, molti credevano fosse un'invenzione rusja dell'800; ho spiegato che 11 balletto è nato in Italia, è stato codificato in Francia e poi insegnato in tutto il mondo, paesi russi compresi-. Come hanno accolto i suoi insegnamenti? .Benissimo, non ho mai ottenuto risultati cosi lusinghieri. Ho fatto solo la coreografa e l'insegnante, con tre assistenti bravissi¬ mi di cui una donna, e un interprete che parlava inglese a tempo pieno, senza preoccuparmi di organizzazione». In Cina esistono tre compagnie di danza: quella di Pechino, nata ■vent'anni fa; quella di Shanghai, che ne ha dieci o dodici, e quella di Shenyang sorta da tre anni: «Esperti e politici hanno deciso che quest'ultima, composta da 70 giovani sui vent'anni (37 uomini e 33 donne) aveva più bisogno di perfezionarsi e aggiornarsi. Allora mi hanno chiamata per un corso di danza e coreografia». / cinesi si rendono conto del loro ritardo culturale in questo campo e hanno una grande sete di sapere. Perciò si affollavano intorno a Su-| sa-nnà (come la chiamavano), chiedendole di tutto. La definizione della Egri «Marco Polo della danza- è piaciuta in Cina e tutti i giornali l'hanno riportata, compiacendosi anche che si trattasse di una donna. L'artista ha integrato il corso con la coreografia di un balletto da lei apositamente creato per le Stagioni di Vivaldi. Naturalmente i cinesi non conoscevano il musicista veneto, si sono entusiasmati e dopo fischiettavano benissimo l'aria della •Primavera-. Presenti una trentina di osservatori di tutte le compagnie nazionali, classiche e popolari; la Egri ha lasciato a Shenyang il materiale che consentirà al balletto vivaldìano di entrare in repertorio. Quasi ignota la danza moderna, quando ne hanno conosciuto alcuni esempi sono addirittura impazziti: «Ho dovuto per forza inserire nel mio Vivaldi un pezzetto di danza moderna! Incredibile... Si sono fatti insegnare anche la tarantella, e perfino i balli occidentali in discoteca (era pronta una cassetta con le musiche, ogni cosa prevista). Due osservatori erano giunti anche dall'Accademia di danza di Pechino, una delle più prestigiose del mondo. Poi venne il vice-direttore a dire che desideravano assolutamente averla ospite anch'essi, e la Egri abbreviando un po' gli impegni trovò una decina di giorni per andare pure dai pechinesi, dove mise su l'«Estate-, la più facile per un esempio coreografico. Qua! è il risultato più importante del viaggio? .11 compenso per tutto quello che non avevo mai avuto dalla vita, cioè le libere condizioni di lavoro con una compagnia di ottimi professionisti disponibili per ogni settore. Sul piano umano, la grande cordialità e amicizia. Ho provato la gioia di dare tanto a chi tanto desidera ricevere. E' stato come un matrimonio ben riuscito». Com« pensa di utilizzare quello che ha imparato? «La loro è una grande civiltà sulla quale devono innestare quanto di buono hanno gli altri. Ho cercato di insegnargli a farlo. Personalmente, ora farò confluire la mia esperienza nelle prossime coreografie, non solo per le tecniche della danza ma anche per le bellezze naturali e artistiche che mi son rimaste negli occhi». Bona Alterocca Con lei si sono aperti i contatti per un gemellaggio culturale tra Torino e Sheniang, città industriale a 600 km da Pechino Susanna Egri insegna un passo a una solista della compagnia Ancora la Egri con un gruppo di danzatrici della Compagnia di Balletto del Liaoning. a Sheniang

Persone citate: Alfieri, Egri, Mao, Susanna Egri, Vivaldi