Un torrente di parole sulla legge urbanistica

Un torrente di parole sulla lesse urbanistica In Consiglio regionale si discutono le modifiche Un torrente di parole sulla lesse urbanistica L'opposizione insiste sui no, la maggioranza spiega il suo sì La polemica tra i socialisti alla base di tutti gli interventi Il cammino della nuova legge urbanistica si presenta sempre più difficile. Sembra quasi che si voglia ritardarla, tanto sono lunghi i discorsi che nell'aula di Palazzo Lascaris si sono inseguiti fino a ieri sera sul tema generale. Martedì 25 replicheranno 11 relatore Slmonelli, l'assessore Calsolaro e forse altri assessori, infine per il 2, 3 e 4 ottobre è previsto l'esame degli articoli. Ma sono cosi numerosi gli emendamenti che la discussione si prevede andrà ben oltre. Ieri hanno parlato i de Borando e Genovese, il capogruppo comunista Bontempi, Carazzonl, capogruppo msl, l'ex presidente delle Acli, Reburdo, eletto nelle liste del pel, il liberale Turbiglio e il socialdemocratico Ceruttl, non come assessore, ma a nome del proprio gruppo. I consensi della maggioranza si sono alternati ai no dell'opposizione con le più varie motivazioni. Ma anche Reburdo ha annunciato un no se non interverranno modifiche ed ha chiesto che -si apra un confronto con le organizzazioni naturalistiche e le organizzazioni contadine per arrivare a sensibili aggiustamenti di questa legge soprattutto per quanto riguarda il Piano territoriale operativo-. Ma si è anche domandato: la vecchia legge 56 ha realmente tutelato il territorio come si proponeva? E ha risposto indicando una delle più floride aziende agrìcole della pianura piemontese -trasformata in un ammasso di capannoni industriali-. Di -nefaste conseguenze che hanno provocato la paralisi edilizia- ha parlato Carazzoni che ha suggerito, «un ritorno in commissione- di tutta la legge; cosi come ha chiesto anche il de Genove¬ se invocando a prova delle difficoltà -le durissime critiche avanzate all'interno della maggioranza stessa-. Anticipando gli emendamenti del suo gruppo ha proposto, in opposizione al Piano territoriale operativo (Pto), il Piano territoriale di attuazione (Pta) •formato dalla Regione e approvato con procedure celeri che salvaguardino suolo'e autonomia degli enti locali-. Sui problemi delle zone agricole si è soffermato il suo collega di partito Borando, mentre il liberale Turbiglio ha acceso la polemica tra i socialisti. Afferma: -Astengo, ette aveva presentato e fatto approvare la legge 56, presentandola come una grande conquista della prima giunta di sinistra, ha detto giovedì che Simonelli è riuscito a distruggere una vittoria. Ma quale vittoria, se nel programma della nuova giunta, nel 1980, c'è il riferimento alla modifica alla 56? E l'ingresso del psdi in giunta non era condizionato allo stesso impegno?-. Risponde Ceruttl (psdi): «Rispettiamo il pensiero di Astengo, ma nel concreto non possiamo condividerne il prodotto astratto e cattedratico-. Non accetta tuttavia che la polemica dell'ex assessore venga sfruttata dalla de come -motivo di accusa verso l'esecutivo-. E' lo stesso rilievo fatto da Bontempi (pei), che ha definito la richiesta di dimissioni fatta giovedì scorso dalla de -forma scoperta di strumentalizzazione politica-. Quanto alle due novità contestate (Pto e consenso-assenso), -vanno nella direzione di maggiore garanzia ai Comuni, di tutela rigorosa dell'uso dei suoli, di più forte relazione con i piani territoriali-.