Londra: è assurda la tesi del giornalista sovietico

Londra: è assurda la tesi del giornalista sovietico «E' il prezzo che ha pagato per rivedere la famiglia» Londra: è assurda la tesi del giornalista sovietico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — «E' il prezzo che ha dovuto pagare per rivedere la famiglia» sostengono fonti ufficiose a Londra, mentre il portavoce del ministero degli Interni inglese si limita a un diniego sprezzante: «E' assurdo... Assurda è la versione fornita ieri nella conferenza stampa di Bitov a Mosca, assurdo che il giornalista sovietico sia stato rapito da agenti dello spionaggio britannico a Venezia, e che poi sia stato drogato e forzato a firmare articoli o testi di propaganda anti-russa. L'incaricato d'affari dell'ambasciata sovietica, Nikolai Posseliaguine, è stato convocato al Foreign Office. Il direttore politico del ministero degli Esteri, Dcrek Thomas, gli ha comunicato la protesta del governo inglese per le dichiarazioni rilasciate a Mosca da Bitov. Oleg Bitov era scomparso mlsteriosamenta da Londra, dove viveva esule da quasi un anno (avendo ottenuto l'asilo politico), a metà agosto, il lt>; Quel giorno aveva telefonato ad un amico inglese con il quale doveva incontrarsi, disdicendo frettolosamente 1' appuntamento. La sua macchina era poi. stata ritrovata dalla polizia vicino all'ambasciata sovietica. Bitov era sparito, senza portar nulla con sé. Rapito dal Kgb? Oppure rientrato «volontariamente» a Mosca per non vivere separato dalla moglie e dalla figlia quindicenne che non avevano ricevuto il permesso di raggiungerlo in Occidente? I servizi inglesi, fin dall'inizio, erano inclini a prendere in maggiore considerazione questa seconda ipotesi. Anche tenendo presente che più volte Bitov aveva espresso la sua profonda nostalgia per la famiglia, la sua angoscia perché era rimasta bloccata in Urss. Ma i nomi, gli indirizzi, i numeri di telefono che Bitov ha fornito nella conferenza stampa moscovita attribuen¬ doli a personaggi, recapiti del servizi segreti britannici? Su questi punti a Londra si è più reticenti, si registra un mutismo quasi assoluto. Le persone corrispondenti ai nomi dati dal giornalista sovietico qui non si conoscono, non sono comunque reperibili. Si è soltanto saputo che uno dei personaggi nominati a Mosca, Peter Joy, sarebbe un membro del servizio diplomatico a Whitehall. I due appartamenti citati da Bitov attualmente non sono abitati. Uno è nel centro di Londra e dell'altro, a Richmond, alla periferia della capitale, i vicini hanno detto che era abitato da un uomo dallo strano comportamento, che faceva su e giù, sempre con una cartella di documenti in mano. Infine, dei numeri telefonici, uno sarebbe una linea privata ma il secondo non compare nell'elenco ufficiale. Risponde una donna che rifiuta però di parlare con i giornalisti. p. pat.

Persone citate: Nikolai Posseliaguine, Peter Joy