Spadolini a Lisbona: l'Italia vuole un'Europa «completa» di Alfredo Venturi

Spadolini a Lisbona: l'Italia vuole un'Europa «completa» L'ingresso del Portogallo nella Comunità al centro della visita Spadolini a Lisbona: l'Italia vuole un'Europa «completa» DAI NOSTRO INVIATO LISBONA — Non ci sono ombre sull'amicizia che lega Italia e Portogallo: e lo si è potuto constatare ancora ieri, dal calore ben più che protocollare con cui è stato accolto a Lisbona il ministro della Difesa Giovanni Spadolini. Ricevuto all'arrivo dal suo collega portoghese, il vicepresidente del Consiglio e ministro della Difesa Carlos Alberto Da Mota Pinto, Spadolini ha subito messo a fuoco una delle ragioni di questa eccellenza di rapporti. «L'Italia si è battuta da molti anni — ha detto — per l'ingresso del Portogallo nella Comunità Economica Europea, in vista di far corrispondere all'Europa, l'Europa sognata nei primi anni del dopoguerra, le dimensioni del Continente in cui tante complesse esperienze si sono intrecciate e fuse per lo sviluppo di un'identità europea che dev'essere recuperata intera... Il ministro italiano ha visto ieri anche il ministro degli Esteri Matos Gama e il primo ministro Mario Soares. La vi-, sita ufficiale è culminata nel pomeriggio al Palazzo presidenziale di Belem, dove Spadolini è stato ricevuto dal capo dello Stato, il generale Ramalho Eanes. Oggi il ministro della Difesa visiterà l'antica università di Coimbra, e un'unità delle forze armate portoghesi. Come ha osservato il viceprimo ministro Da Mota Pinto, il senso della visita di Spadolini travalica il quadro strettamente militare. Si è infatti parlato anche del processo, ormai alla stretta finale, di adesione del Portogallo alla Comunità Europea: a questo proposito, il ministro italiano ha detto che non ci sono temi specifici di contenzioso italo-portoghese, ma solo questioni generali da risolversi in sede comunitaria. Si è poi parlato della situazione in alcune aree nevralgiche alle quali i due Paesi sono, per ragioni storiche o geografiche, particolarmente sensibili. Cosi l'area mediorientale, che ha visto l'Italia impegnata con le sue forze armate in missioni di pace nel Libano e nel Mar Rosso. Cosi l'Africa australe, dove il tradizionale legame del Portogallo con Paesi come l'Angola e il Mozambico conferisce a Lisbona un ruolo naturale di mediazione. Soares ha recentemente visitato il Mozambico, mentre il presidente angolano Dos Santos è stato pochi giorni fa a Roma. Sul piano della cooperazlone militare, Da Mota Pinto ha dichiarato di condividere le ragioni dell'insistenza ilaliana per un rilancio dell' Unione Europea Occidentale, che celebrerà fra poco a Roma il suo Consiglio ministeriale. Dice Spadolini che non c'è contraddizione alcuna fra la Nato e un'integrazione della difesa europea nel quadro Ueo. Aggiunge il ministro portoghese che rafforzare l'Ueo significa rafforzare il pilastro europeo della Nato. Le due delegazioni hanno quindi esplorato le possibilità di cooperazione italo-portoghese nel settore dell'industria militare. Si è anche ricordato come alle imminenti manovre Display Dctermination. nell'Italia nordorientale, si apprestino a partecipare, con le forze italiane e americane, anche | truppe affluite dal Portogallo. E' infatti in fase di avanzato allestimento una «Brigata mista indipendente» dell'esercito portoghese, che sarà addestrata a compiti di difesa del fronte atlantico, che corrisponde ai nostri confini di Nord-Est. Alfredo Venturi