« Cantatrici villane» giovani e brillanti

« Contatrici villane» giovani e brillanti Ad Alessandria l'opera fine Settecento di Fioravanti con gli allievi del Laboratorio Urico « Contatrici villane» giovani e brillanti Gradevole spettacolo-saggio da un testo un po' esangue - Interpreti e orchestra guidati con raffinatezza e affetto da Garbarino, principe dei clarinettisti ALESSANDRIA — Quinta edizione del ..Laboratorio lirico..: anche quest'anno giovani strumentisti e cantanti, sotto la guida dei docenti Giuseppe Garbarino. Giuseppe Volpato, Graziella Sdutti. Roberto de Simone. Piero Rattalino e Lorenzo Ferrerò, si sono riuniti per imparare il difficile mestiere dell'opera in musica e dar saggio del loro apprendimento nell'allestimento delle Cantatrici villane di Valentino Fioravanti andata in scena l'altra sera al Teatro Comunale di Alessandria. I pregi di questa iniziativa sono già. stati, giustamente, decantati: e il fatto che essa abbia dato buoni frutti negli anni scorsi è dimostrato dalla vitalità con cui il Laboratorio lirico si è radicato nella realtà della scuola musicale italiana, fornendo un'occasione unica di tirocinio per i giovani che vogliono affrontare questo mestiere. Inoltre, gli spettacoli e i concerti del ..Laboratorio., cominciano a percorrere la provincia, portando la musica laddove, di solito, regna il silenzio. La scelta dell'opera conclusiva è caduta quest'anno sulle Cantatrici Villane, una partitura appartenente all' ultima fase dell'opera buffa napoletana, essendo del 1799. E' un lavoro un po' esangue, che mostra benissimo come la vena di una certa comicità caricaturale e farsesca si stesse ormai esaurendo in attesa di esplodere e rinnovarsi, per l'ultima volta, nel vitalismo di Rossini. Non impegna i cantanti-Jiclla definizione dH-vérK?.#ersonaggi : piuttosto, vuole scioltezza di recitazione e garbata vivacità di effetti comici, un'esigenza che il regista Vittorio de Martino ha messo perfettamente a fuoco. Vocalmente, i giovani impegnati in una delle loro imprese teatrali hanno mostrato d'aver fatto tesoro dell'insegnamento d'una cantante come Graziella Sdutti: il soprano Maria Angeles Peters è piaciuta, nel personaggio di Rosa, sfoggiando voce limpida, agilità nelle colorature ed elasticità di volume: accanto a lei Jeanne-Marie Dima (soprano) lia cantato con gusto e proprietà e Claudia Clarlch (mezzosoprano) ha completato degnamente il terzetto delle cantatrici. Negli uomini si è apprezzato soprattutto il gioco scenico: Giuseppe Lamazza (basso), Paolo Perna (basso) e Michele Faruggia (tenore) hanno buone doti d'attori e la voce ancora un po' acerba ma certamente destinata con lo studio a maturare e irrobustirsi. La pregevole orchestra del «Laboratorio lirico., è stata guidata da Giuseppe Garbarino, che è il principe dei clarinettisti italiani, come Gazzclloni lo è dei flautisti, e che ha messo la sua musicalità e la sua esperienza di raffinato concertatore di musica da camera al servizio di questo spettacolo. Buon successo per tutti. Paolo Gallarati

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