Ricuperate due mine Una è russa, del 1973

Ri€uperate due mine Una è russa, del 1973 Dopodomani le navi Usa lasciano il Canale di Suez Ri€uperate due mine Una è russa, del 1973 NOSTRO SERVIZIO IL CAIRO — Proprio mentre l'«operazlone dragaggio» sta per concludersi, dal Mar Rosso cominciano a spuntare fuori le mine. Sembra quasi una beffa, ma tant'è che due ordigni sono stati finalmente «scoperti., dalla flotta multinazionale impegnata da circa un mese nelle complesse operazioni di ricerca. Le prime a fare centro erano state sabato le unità della marina francese Incaricate di ispezionare un largo tratto di mare immediatamente a Sud del Canale di Suez. Hanno trovato e fatto brillare una mina ma, come ha subito precisato a Parigi il portavoce del ministero della Difesa, essa non ha nulla a che fare con 1 recenti danneggiamenti, 18 in tutto, di navi che incrociavano nella zona. Si tratta infatti di un residuato bellico del 1973, di fabbricazione sovietica, circondato da «oggetti sospetti» di identica forma, che però non sono stati ricuperati e portati In superficie per venire distrutti. Allora, durante la guerra arabo-israeliana, 1' Urss fu una delle principali fornitrici di armamenti all' Egitto e dopo il conflitto lo sminamento del Mar Rosso fu completato, a quanto pare, solo in parte. Poi è toccato al cacclamlne britannici di «pescare» una seconda mina, sempre nel Mar Rosso. Lo ha rivelato Ieri all'Assemblea del popolo 11 ministro egiziano della Difesa Abdelhaltm Abu Ghazala, precisando tuttavia che l'origine dell'ordigno non è stata ancora stabilita. Non è quindi possibile sapere se sia una mina deposta da poco, ed eventualmente dotata di dispositivi di autodistruzione o di altri sofisticati congegni che ne rendono difficile la localizzazione, oppure di un vecchio residuato slmile alla mina recuperata dal francesi. «Le ispezioni continuano per individuarne il tipo e il numero di serie», ha detto Abu Ghazala, senza aggiungere altri particolari. I cacclamlne britannici hanno la base nel porto di Adabey e rastrellano una zona di mare al Nord del Golfo di Suez, contigua a quella dove operano 1 cacclamlne Italiani. Intanto prima dal Cairo e successivamente per bocca dell'ambasciatore americano ad Atene, Nicholas Vellotes, viene confermato che le tre navi ed i sette elicotteri Usa inviati per partecipare alla caccia delle mine lasceranno le acque egiziane fra due giorni «in quanto hanno concluso la loro missione e si sono assicurati che nelle sona a loro affidata non ci sono esplosivi». La missione italiana si concluderà invece 11 20 settembre. Ghazala ha poi precisato che gli inglesi proseguiranno l'attività fino a metà ottobre «mentre i cacciamine italiani e francesi resteranno piii a lungo poiché la superficie che debbono esplorare è maggio«•; e. st.

Persone citate: Abu Ghazala, Nicholas Vellotes