Gromyko incontrerà anche Mondale « Nessun problema», dice Reagan

Gromyko incontrerà anche Mondale « Nessun problema», dice Reagan Attesa per il discorso del ministro degli Esteri sovietico all'Orni Gromyko incontrerà anche Mondale « Nessun problema», dice Reagan Il colloquio con il candidato democratico indica che il Cremlino intende mantenere una posi/ione di equidistanza nelle elezioni presidenziali americane - Rilancio del dialogo fra le superpotenze interrotto un anno fa DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Oltre al segretario di Stato Shultz e al presidente Reagan, il ministro degli Esteri sovietico Gromyko incontrerà negli Stati Uniti anche il candidato democratico alla Casa Bianca Mondale. Gromyko terrà inoltre un discorso all'Assemblea generale dell'Onu, a cui si attribuisce grande importanza, la mattina del 25. un giorno dono quello altrettanto atteso del Capo di Stato americano. Nella prossima settimana, a poco più di un mese dalle elezioni americane, si avranno cosi indicazioni precise sulla possibilità o no di un rilancio della dìstensione tra le superpotenze. In netto contrasto con un anno fa. quando l'abbattimento del jumbo sudcoreano da parte dell'Urss bloccò la ripresa del dialogo, l'assemblea generale delle Nazioni Unite si apre quindi oggi in un clima cauto ma costruttivo. E' stato lo stesso Mondale ad annunciare ieri, 24 ore prima dell'inizio del lavori al Palazzo di Vetro, il suo colloquio con Gromyko, fissato per il 27 venturo, lo stesso giorno di Andreotti, a cavallo tra quelli con Shultz a New York e con Reagan alla Casa Bianca. Già in apertura della campagna elettorale il candidato democratico alla presidenza aveva reso pubblico di essere stato Invitato a Mosca: ieri ha precisato che il ministro degli Esteri sovietico ha ritenuto più opportuno un incontro «in un contesto americano», evidentemente per misurare meglio l'atteggiamento degli Stati Uniti verso l'Urss. Mondale ha posto in rilievo che non discuterà con l'ospite «in alternativa» a Reagan, ma che al contrario insisterà perché il Cremlino torni ai principali negoziati sul disarmo. Interpellato dai giornalisti, Reagan ha detto di «non ancrc nessun proble¬ ma» per quanto riguarda il colloquio del suo avversario con Gromyko: i suoi collaboratori hanno aggiunto di credere che il ministro degli Esteri sovietico «potrà constatare l'unanimità dell'orientamento di pace di tutte le forze politiche Usa... Sul perché il Cremlino abbia deciso di consultarsi anche con l'opposizione al governo Reagan si danno interpretazioni diverse. Una è che voglia dimostrarsi più disponibile verso di essa, nella speranza di danneggiare le chances elettorali dei repubblicani. L'altra è che desideri evitare l'impressione di con¬ siderare Reagan vincente in ogni caso. Il giudizio forse più fondato è che punti a tenersi equidistante dal ballottaggio alle urne e ad apparire pronta a discutere. Intervistato alla televisione, il vicepresidente Bush ha asserito che in ogni caso la visita di Gromyko segna la fine della strategia del confronto Le circostanze clic portano in primo piano l'assemblea generale dell Orni, solitamente sterile, sono eccezionali, perché non investono solo il dialogo tra le superpotenze, ma anche il problema delle due Europe. I lavori al Palazzo di Vetro consentiranno ai ministri degU Esteri dell'Alleanza Atlantica, prima tra di loro, poi in colloqui bilaterali con quelli del Patto di Varsavia, un confronto di posizioni su due temi di fondo sollevati da Reagan da un lato e da Andreotti dall'altro. Il primo è quello del Patto di Yalta, con la divisione. dell'Europa in due sfere di influenza, patto che Reagan oggi denuncia: il secondo è quello della unificazione delle due Germanie, che Andreotti critica. Cruciale, in tale contesto, sarà il «vis-à-vis» tra Shultz e 11 ministro tedesco orientale Fisher. Ennio Carctto

Luoghi citati: Europa, Mosca, New York, Stati Uniti, Urss, Usa