Così ricordano Carrieri poeta e scrittore d'arte di Renata Pisu

Così ricordano Carrierì poeta e scrittore d'arte Così ricordano Carrierì poeta e scrittore d'arte MILANO — Raffaele Carrieri è stato sepolto ieri alle tre del pomeriggio a Carnaiore, tra tuoni, lampi e pioggia scrosciante. Un funerale di gran scena, apocalittico, per un uomo che era stato «santo e diavolo», come ci ha detto Graziella Murablto, sua amica da trent'annt, moglie del pittore Rosario Murablto scomparso nel 1972. Per la morte di Rosario Murablto, Raffaele Carrierl aveva scritto una poesia che la moglie ci legge con voce rotta: «Ti attendiamo con cartocci e mazzetti negli angoli più nascosti i della grande stella dei venti... Scendi carissimo ali aperte I con i tuoi meravigliosi fazzoletti i pieni di fiori di frittelle di confetti i non stancarti a rifare il monumento alle ombre... Dove tu vivi mai muoiono gli del «Siamo stati noi che l'abbiamo convinto a venire qui, in Versilia, non al mare ma tra i monti», dice Graziella Murablto. Ma forse questa voglia a Carrierl già l'aveva fatta venire Alberto Savinlo 11 quale nel 1933 gli aveva fatto un bellissimo ritratto. «Per noi, le nostre Isole Fortunate, il luogo della nostra immortalità terrestre è Milano nell' inverno e la Versilia nell'estate» diceva Savinlo. Negli Anni Trenta, infatti. Il vagante o stravagante Raffaele Carrierl, tarantino di nascita, parigino per elezione (era stato modello e poi per tutta la vita amico di Picasso), arrivò a Milano con una valigia di fibre, come un emigrato. «Ma Carrierì era un emigrato troppo creativo, dice Roberto Sancsl, troppo sensibile e curioso per lasciarst "sistemare" secondo regole accademiche o di potere. Un emigrato da tutte le antologie della poesia italiana del Novecento, troppo personale e diverso per trovar posto in un disegno preconcetto e artificiale». Certo, Raffaele Carrierl si sarà dispiaciuto di questa esclusione ma, aggiunge Sancsl, «lui era sempre altrove ed è questo il tratto che caratterizza la sua poesia e ne garantisce la genuinità». E' 1' autenticità di chi non conosce «le astuzie I della testa fredda», come ha scritto di sé lo stesso Carrierl. Emilio Tadini, che ha sempre apprezzato Raffaele Carrierl più come scrittore d'arte che come critico d'arte perché, dice, «essere scrittore d'arte è qualcosa di sublime, ci riesce soltanto chi scrive una pagina bellissima magari su un quadro bruttissimo, mentre tanti critici d'arte scrivono pagine orride su grandi pittori», è convinto che Carrierl sia soprattutto Importante come poeta. «La cultura ufficiale non lo ha accolto. Lui forse nemmeno lo voleva. Quel che cercava era V avventura perenne, godeva del piacere di scrivere, era di una vitalità creativa sfrenata. Per questo è stato considerato tutt'al più un grande dilettante. Ma credo che potrebbe succedere per Corrieri poeta quel che è successo per De Pisis pittore. Da vivo, De Piris era considerato un "maestro" minore, molto piccolo, e cosi è stato per anni, dopo la guerra. Ora è De Pisis». Carrier! diventerà mai ufficialmente e accademicamente Carrierì? Si è «disinteorato» in solitudine a Casoll. con accanto la moglie Rina Rosselli, cugina dei fratelli Rosselli, un cane e un gatto. «Era cupo negli ultimi anni» ricorda Graziella Murabito. Pensare che era stato, oltre che «avventuroso», anche leggero e frivolo. «Il suo "cantabile", spiega Roberto Sanesi, può trarre in inganno, ma contro la loro apparente leggerezza le sue parole lianno peso e sostanza». Verrebbe voglia di dire: a 79 anni è morto, cupo e malato, un grande poeta e le antologie scolastiche lo ignorano. Però, venticinque anni fa, un ragazzo amante della musica e della poesia andò a casa di Carrierì a Milano, In via Borgo Nuovo, e gli fece sentire come aveva musicato una sua poesia intitolata -Il venditore di ventagli». La lanciò nel cabaret di allora Paolo Poli. Diceva: «Ventagli, chi vuole ventagli i Vendo il vento in ritagli / Chi vuole ventagli d'aria i Mia giuliva pazzia i Zefiro solo al mattino e a vespero ponentino...». Carrierl era entusiasta, canticchiava la sua poesia musicata da solo, tutto contento. Non aveva conquistato le antologie ma 11 cabaret. 1 cantautori. Avrà di sicuro anche le antologie scolastiche. Renata Pisu

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