«Insabbiala» la pratica sul giornalista milanese folgorato a un concerto?

« Insabbiala» la pratica sul giornalista milanese folgoralo a un concerto? « Insabbiala» la pratica sul giornalista milanese folgoralo a un concerto? MILANO — E' praticamente bloccata dal novembre 1982 l'Inchiesta giudiziaria sulla morte dei giornalista Marco Pillon, folgorato da un cavo elettrico difettoso nel luglio di due anni fa mentre assisteva ad un concerto organizzato nel quadro della rassegna «Milano suono». Il fascicolo è affidato all'ufficio di un magistrato assente da mesi che non tornerà più alla Procura della Repubblica perché trasferito alla Pretura, ma non è stato passato a nessun suo collega. Gli unici atti di questa indagine si sono esauriti nell'arco di pociii mesi. Una volta che la perizia necroscopica ebbe rivelato che la causa della morte era stata la folgorazione, una seconda perizia, questa volta tecnica, aveva accertato come l'impianto non fosse fornito di sufficiente «messa a terra», mancasse di un interruttore di sicurezza e disperdesse corrente. Secondo la parte civile ce n'era abbastanza per andare subito al processo, senza neppure formalizzare l'Inchiesta, Invece la richiesta di una seconda perizia, di cui non si hanno notizie a quasi due anni dal suo Inizio, ha bloccato tutto. L'estate scorsa 11 padre di Marco Pillon, prendendo lo spunto da una lettera di propaganda elettorale che invitava 11 figlio a votare per il sindaco Carlo Tognoll alle ultime elezioni europee, ha scritto al primo cittadino invitando 11 Comune, coinvolto nell'indagine attraverso un suo dipendente, a sollecitare la rapida celebrazione del processo. Nessuna risposta è arrivata da Palazzo Marino, come pure nessuna iniziativa è stata presa alla Procura della Repubblica, dove il fascicolo continua a «dormire», m. f.

Persone citate: Carlo Tognoll, Pillon

Luoghi citati: Milano