Ritorna «Aceto» il terribile e si accende il Palio di Asti di Francesco Fornari

Ritorna «Aceto» il terribile e si accende il Palio di Asti Tredici borghi e quattro comuni domenica si contendono il trofeo Ritorna «Aceto» il terribile e si accende il Palio di Asti Il celebre fantino che ha vinto per 14 volte il Palio di Siena correrà con i colori del «San Martino» - Sarebbe stato ingaggiato per un centinaio di milioni - Sale la febbre nei rioni DAL NOSTRO INVIATO ASTI — Ogni anno a settembre Asti viene presa dalla febbre del Palio. Si scuote dal suo torpore, ansiosa di fare. La piazza del Palio, triste e arido spazio pieno di niente, si trasforma in una grande arena, la città si adorna con bandiere e stendardi, nei laboratori segreti dei borghi si lavora alacremente per creare 1 costumi che parteciperanno alla storica sfilata. Il Palio di Asti, più antico di quello di Siena, risorto nel 1967 dopo un'assenza durata oltre trent'anni, non è soltanto una corsa sui cavalli senza sella e senza staffe Tredici borghi e quattro Comuni si contenderanno domenica 11 fatìdico Palio: una festa di colori, ogni borgo ha il suo e per essi ci si batte allo spasimo. Più chiusi e riservati dei senesi, gli astigiani durante l'anno quasi non parlano del loro Palio ma nelle ultime settimane prima della gara gli animi si riscaldano, il tifo si accende, i borghi si disputano a suon di milioni i migliori cavalli e i fantini più esperti. Quest' anno sono stati riammessi i fantini «forestieri», cacciati a furor di popolo dopo il Palio del 1969. Quell'anno alcuni fantini senesi ingaggiati dai borghi, fra cui primeggiava Antonio De Gordes, detto Aceto, vennero accusati di «combines». di accordi segreti, di ingaggi iperbolici. Vola¬ rono parole grosse e anche delle botte, venne deciso che al Palio potevano partecipare soltanto fantini residenti in Piemonte. Adesso le «frontiere» sono state riaperte. Anche se non tutti sono d'accordo. Dice 1" Ing. Giancarlo Fessone, rettore del borgo Torretta; «Io sono contrario, perché l'espe- rìema che abbiano fatto in passato è stata triste, amara e terribile. Può darsi, come sostengono alcuni, che ci guadagnerà lo spettacolo. Io ho i miei dubbi: sarebbe stato meglio creare una scuola di fantini nostrani e addestrare i nostri ragazzi*. Il borgo Torretta ha affidato quest'anno i propri colori a Marlolino Beccarls, un fantino astigiano che ha già vinto due volte il Palio, nel 1976 proprio per la Torretta e nel 1982 per San Secondo. «I senesi? — dice Beccarls —. Certo, sono bravi, è una vita che fanno il Palio ma questo non vuol dire che siano ptii bravi di noi. Forse hanno piti esperienza, ma il Palio non lo ren- dono certo più bello loro. Ami.. Scacciato e malmenato nel 1969, quando fu accusato di aver venduto la vittoria, Antonio De Gordes Aceto torna quest'anno. Correrà con i colori di San Martino, un borgo che da 17 anni insegue la vittoria, «abbiamo preso il meglio per vincere», proclama il rettore Elio Ruffa. SI vocifera di un ingaggio di oltre cento milioni, ma su questo argomento le bocche restano chiuse, nessuno parla, nessuno osa sbilanciarsi. «Per ora c'è stata soltanto una stretta di mano; dice 11 rettore, ma è difficile credergli. Per Aceto si tratta di una grossa rivincita, di un ritorno alla grande nella città che lo aveva cacciato bollandolo di infamia. Polemico, gradasso, parla senza mezzi termini: «SI, nel '69 ho avuto qualche guaio, allora ero giovane, inesperto. In tutti questi anni, però, Asti ha perso in prestigio e in spettacolo: noi senesi siamo i più bravi, più preparati, dei veri professionisti. I soldi spesi con noi sono spesi bene.. E' venuto per vincere: «Io sono il re dei fantini, il migliore di tutti i tempi. Ho vinto quattordici volte il Palio di Siena e una volta quello di Asti. Nessuno può vantare tanti trofei.. Del fantini astigiani non ha una grande considerazione, anche se uno, Mario Cottone, l'ha battuto di recente' nel Palio di Legnano. «Qualcuno bravo c'è anche qui, ma nessuno può competere con me-. Che cosa ne dice Marlolino Beccarls, uno dei favoriti della vigilia? «Aceto parla sempre troppo, non è soltanto lui l'uomo da battere. In gara sono tutti ugualmente pericolosi. E poi fuori Siena mi sembra che abbia dimostrato un po'poco». Ancora più lapidario Sergio Ruju, «11 professore», il fantino che detiene il record delle vittorie (tre) nel Palio di Asti, che da quest'arato si è ritirato. «A parole sono'tùtti bravi, bisogna vedérli' sùT campo-. Cosi, fra polemiche e motteggi, Asti vive la vigilia di questa terza domenica di settembre. A Paolo Conte, famoso cantautore, chiediamo che cosa rappresenta il Palio: «Una bella festa d'autunno, carica di curiosità, calore, interesse. Sarebbe bello che lo spirito del Palio aleggiasse in città da un autunno all'al¬ tro. Francesco Fornari