Si sospetta di un ragazzo per il bimbo assassinato di Renato Ambiel
Si sospetta di un ragazzo per il bimbo assassinato Interrogato a lungo dal magistrato a Borgomanero Si sospetta di un ragazzo per il bimbo assassinato DAL NOSTRO INVIATO BORGOMANERO — L' hanno strangolato con una cordicella di rafia lunga circa due metri, ricorrendo al cosiddetto «nodo a capretta». Un laccio al collo e 1 due capi legati attorno a un braccio, dietro la schiena. Facendo pressione sul braccìno si provoca lo strangolamento. Con questo rituale, di stampo mafioso, è stato crudelmente ucciso Andrea Guagliardo, il bambino di nove anni rinvenuto cadavere nelle campagne di Fontaneto d'Agogna, mercoledì mattina, dopo che la sera prima non era rincasato. Al ritrovamento ha partecipato, attivamente, un amico della vittima: N. P., 15 anni, che fino a due settimane fa lavorava con il padre della vittima. Il ragazzo è stato trattenuto dai carabinieri ed Interrogato ieri, per tutto 11 pomeriggio e nella notte, dal pretore dott. Renzo Lombardi che coordina le Indagini. Sul suo conto gravano molti sospetti. Alcuni testimoni hanno visto aggirarsi due giovani nelle campagne poco distanti dal luogo del ritrovamento proprio martedì sera. Da qui la necessità di procedere a ricognizioni e confronti. Circa la sua posizione, gì' Inquirenti non si sbilanciano. I genitori di N. P. sostengono invece con forza che 11 loro ragazzo, l'altro ieri, non si è mosso da casa per tutto il pomeriggio. Alla sera, poi, è stato fra i primi ad uscire nel campi con 1 famigliari dello scomparso per le ricerche. Lui, il ragazzo che ha portato gl'Inquirenti sul luogo del ritrovamento, per adesso respinge ogni addebito. Che motivo avrebbe mal avuto di uccidere il figlioletto dell'ex datore di lavoro che proprio domenica l'aveva accompagnato a Borgomanero per ben due volte (prima per trovare una sistemazione definitiva presso un amico e più tardi all'ospedale, quando si era ferito con il motorino)? Da ieri l'altro, due famiglie d'immigrati (siciliana quella della vittima, sarda quella dell'amico) vivono nell'angoscia. Vogliono conoscere entrambe la verità sulla tragica fine di un bambino e il destino di un ragazzo di appena quindici anni, introvèrso, che aveva abbandonato la scuola dopo una doppia bocciatura in prima media e ancora nell' età del gioco era costretto a fare il manovale per contribuire al bilancio di una famiglia numerosa: genitori e sei fratelli. Da oltre sei ore, assistito da un legale, viene interrogato dal magistrato che deve far luce su una morte tanto crudele, Renato Ambiel
Persone citate: Andrea Guagliardo, Fontaneto, Renzo Lombardi
Luoghi citati: Borgomanero
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