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Cinque persone ferite per uno scoppio di gas Cinque persone ferite per uno scoppio di gas MILANO — Cinque feriti, di cui uno in pericolo di vita, sono il bilancio di uno scoppio provocato da una perdita di gas in un alloggio di Peschiera Borromeo, un centro a 15 chilometri da Milano. L'incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 9, nella abitazione di Dario D'Intino, custode della fabbrica Monder che produce tortellini. D'Intino era assente per lavoro quando la moglie Silvia Ricci di 43 anni, che era in casa con i tre figli, Annamaria di 17 anni. Barbara di 15 e Graziano di 14 ha sentito un forte odore di gas. La donna si è allarmata e ha subito chiamato il capofabbrica, Antonio Boselll di 46 anni, perché accertasse di che cosa si trattava. L'uomo si è subito reso conto che il gas fuoriuscito dalle tubazioni era parecchio e ha fatto spalancare le finestre dell'alloggio in maniera che i locali si arieggiassero. Quindi si è messo alla ricerca del punto In cui avveniva la fuga ed è stato in quel momento che, con un boato, il gas è esploso. Per il momento si ignora che cosa sia stato a provocare la deflagrazione anche se si fa l'ipotesi che qualcuno dei presenti abbia azionato senza pensarci un interruttore elettrico che con una scintilla, ha provocato l'esplosione. Tutti e cinque 1 presenti in casa hanno rispettato ustioni gravi, ma quello in peggiori condizioni è Antonio Boselll. Gli operai del pastificio, a bordo di autoambulanze, hanno fatto arrivare tutti all'ospedale più vicino, quello di Mele-guano, dove però i sanitari hanno trattenuto solo il più giovane. Graziano D'Intino giudicandolo guaribile in 30 giorni. Gli altri sono stati fatti proseguire per il centro specializzato dell'ospedale milanese di Niguarda dove i medici si sono riservati la prognosi solo per il Boselli. A Milano è rimasta la sedicenne Barbara D'Intino mentre la madre Silvia e la sorella Annamaria sono state trasferite ai centri specializzati