La casa di riposo era un lager blitz della polizia, 3 arresti
La coso di riposo ora un lagor blitz dotta potata, 3 arrostì Catania. «Villa Gardenia» era convenzionata con il Comune La coso di riposo ora un lagor blitz dotta potata, 3 arrostì CATANIA — Dietro la facciata elegante di una casa patrizia. Immersa fra palme e - alberi di limoni, c'era un lager per anziani; una casa di riposo dal nome soave e delicato, «Villa Gardenia» trasformata In luogo di sofferenza per 35 vecchietti costretti a passare giorno e notte immersi nella sporcizia, sottoposti a maltrattamenti, chiusi a chiave per non disturbare 11 poco personale di sorveglianza. Adesso, per loro, mesi e mesi di inferno hanno avuto fine. Sono bastati 1 risultati di un accurato sopralluogo condotto nell'istituto — che ha sede ad Aclcastello, località balneare alle porte di Catania — dagli agenti della squadra Mobile della Questura, per Indurre 11 sostituto Procuratore della Repubblica, Bognannt, a ordinare l'arresto dei tre maggiori responsabili di «Villa Gardenia»: la titolare Maria Sofia Robustelli, 39 anni, suo padre Vincenzo di 61, vigile sanitario al Comune, e un'inserviente tuttofare. Grazia Distelano, 37 anni, che, in assenza di personale specializzato, accudiva gli anziani ospiti, 11 curava e, quando aveva tempo, badava anche alle pulizie. Le accuse: sequestro di persona, maltrattamenti, abbandono di incapace; se, poi, risultasse che 1 segni di ferite ormai rimarginate riscontrate sul corpo del ricoverati sono state provocate da botte, per 1 tre potrebbero scattare altre più gravi imputazioni. •Abbiamo trovato quei vecchietti in condizioni pietose — sottolinea un funzionarlo della Mobile — molti giacevano in locali sporchi e angusti col pavimento coperto da escrementi. Roba da far inorridire. Per i più vecchi e ma|a£i è stpto necessario il ricovero ih ospedale, tale era lo stato di. abbandono in cui si tromvanai». ~ '*• Il blitz ella polizia a «Villa Gardenia» è scattato di notte, dopo che una donna, Renata Cerani, 44 anni, si era recata in Questura a protestare: «Ho mia madre ricoverata in quell'istituto, ma ieri mi hanno impedito di farle visita. Temo che ci sia qualcosa sotto». In effetti, le sorprese nella casa di riposo non mancavano. Accanto a un'ala dell'edificio abbastanza ordinata e pulita, ce n'era un'altra sporca e maleodorante dove 1 letti degli anziani ospiti erano stretti uno contro l'altro e addossati a muri umidi e scrostati. Ma il lager vero e proprio si trovava nel cortile, celato da cespugli e siepi in fiore. Una serie di cellette ricavate dalle stalle e da un casolare cadente. Qui 1 vecchietti meno lucidi di mente, 1 più «irrequieti», dormivano in uno stato di completo isolamento, abbandonati nella sporcizia, protetti da grate di ferro. Un quadro impressionante, una vicenda che richiama alla memoria altre storie di case di cura private catanesi trasformati in luoghi di sofferenza (è dell'anno scorso 11 caso di «Villa Patrizia»). Per stare à «Villa Gardenia» ogni vecchietto doveva pagare intorno a 400 mila lire al mese; ma l'istituto stipulava convenzioni con Comune ed enti pubblici, accordi sulla cut regolarità è in corso un' indagine amministrativa disposta dalla Magistratura attraverso 11 sequestro di centinaia di documenti contabili. In particolare si dovrà accertare se «Villa Gardenia» disponeva del necessario personale medico e specialistico e se prima della concessione delle rette pubbliche erano stati effettuati 1 necessari controlli sull'idoneità dell' Istituto-lager. r. ca. UDINE — I carabinieri e il comando della divisione •Mantova» stanno svolgendo indagini per accertare le cause della morte di un militare di leva, Luigino Pozzobon, di 19 anni, di Cornuda (Treviso), trovato morto da un commilitone nella postazione dove il giovane stava effettuando il suo turno di sentinella.
Persone citate: Maria Sofia Robustelli, Pozzobon, Renata Cerani, Villa Patrizia
Luoghi citati: Aclcastello, Catania, Cornuda, Mantova, Treviso
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