Guerra alle corna in Cina di Renata Pisu

Guerra alle corna in Cina IL DIFFONDERSI DELL'ADULTERIO SUSCITA ALLARMI E INCHIESTE Guerra alle corna in Cina Scrìve la rivista «Donne cinesi»: «Il fenomeno è aumentato creando situazioni che hanno effetti nefasti sulla stabilità sociale e la moralità socialista» - Di chi è la colpa? Dei matrimoni combinati; della «rivoluzione sessuale» venuta da Occidente; della «rivoluzione culturale» che ha indotto molti giovani a sposarsi in fretta - Un'«intrusa» pentita: «Così cancellai il mio amore indecente» La rivista Donne cinesi ha pubblicato un'inchiesta sulle relazioni extra-coniugali. Un'inchiesta giornalisticamente benfatta, con tanto di * tavola rotonda; pareri di esperti in matrimonio (che sarebbero poi giudici, avvocati, sociologi), e una confessione firmata di una ragazza che stava per diventare la •intrusa», come si dice in cinese, tra un lui e una lei legalmente sposati. Una breve nota editoriale spiega come mal si stia dibattendo in Cina di adulterio: «Negli ultimi anni il fenomeno dell'intrusione di una terza persona tra due coniugi è aumentato creando situazioni che non interferiscono soltanto nel rapporto moglie marito e sul sano sviluppo psicologico dei bambini ma hanno effetti nefasti sulla stabilità sociale e la moralità socialista». Di chi è la colpa? Liu Supina, professoressa di diritto civile all'Istituto di Scienze Politiche e Legge, sostiene che le cause di questo fenomeno, cioè dell'emergere degli 'intrusi; sono molte e complesse. A suo parere, dal punto di vista individuale si tratta di «degenerazione morale» in quanto la leggerezza sentimentale è tipica dell'ideologia borghese che ancora ha residui nella Cina socialista. Inoltre, secondo lei c'è l'influenza, oltremodo perniciosa, di concezioni occidentali come la «rivoluzione sessuale». Dal punto di vista della società invece la colpa è in gran parte della rivoluzione culturale perché in quegli anni, quando imperversava la banda dei quattro, i giovani si sposavano alla leggera, in fretta. I loro genitori erano perseguitati, mandati net campi di lavoro o in prigione, così l ragazzi e le ragazze rimasti senza famiglia, si accasavano con il primo o la prima che capitava per ritrovare un po' di calore. Molti studenti, mandati a rieducarsi in campagna con, la prospettiva di rimanerci per sempre, si sposavano alla svelta con ragazzi o ragazze del posto, ovviamente a loro inferiori dal punto di vista economico e culturale. Matrimoni di questo genere •non congeniali» come dice la professoressa Liu Suplng, sono particolarmente vulnerabili all'intruso o all'intrusa, specie quando il partner di città, istruito, è ammesso all'Università o torna a casa propria. Infine l'antica usanza, ancora in auge, del matrimoni combinati può favorire l'intrusione del terzo o della terza. Se ne può dedurre quindi che l'adulterio, per gli esperti cinesi di matrimonio, ha radici sia borghesi sia feudali, è colpa dell'Occidente ma anche delle vecchie idee della Cina tradizionale. Nessun uomo, per esemplo, sposa volentieri una donna di condizioni economiche o sociali superiori o pari alle proprie: la vuole inferiore, in tutto e per tutto. Nessuna donna, d' altra parte, gradisce un marito di classe inferiore. «DI conseguenza donne di posizione sociale relativamente elevata non trovarlo facilménte maritò, sostiene la professoressa Liu Suping, e il problema si fa sempre più grave man mano che gli anni passano, dato che la maggior parte degli uomini per loro convenienti si sono già sposati e hanno già figli. Il fatto che vi siano in giro parecchie di queste donne sole, ancora relativamente giovani e piacenti, mette In crisi molti matrimoni. Oli uomini di mèzza età, regolarmente ammogliati, pensano che potrebbero anche cambiare». Ma cosa vuol dire cambiare? Concedersi una scappatella o divorziare? Ci domati- • diamo noi occidentali che su2t'«eterno triangolo» abbiamo fatto tanta letteratura e ora stiamo facendola sui poligoni. «Quando marito e moglie sono arrivati al punto che è impossibile continuare a vivere insieme, la legge garantisce 11 divorzio, conclude la professoressa Liu, ma le relazioni extraconiugali sono condannate dall'etica socialista». Divorzi, sì Quindi divorzio sì, scappatella o stabile relazione extra-coniugale no. La cosa, posta in questi termini,' 'potrebbe anche essere accettabile. «La fedeltà e la costanza in amore sono sempre state virtù tradizionali del popolo lavoratore cinese», asserisce un'altra esperta di diritto civile, la professoressa Wu Chanzhen, la quale se la prende con coloro i quali sostengono che la libertà di matrimonio è un diritto che i cinesi si sono conquistati faticosamente lottando contro le idee feudali che hanno imperversato in Cina per secoli e secoli. Secondo costoro (pare che siano parecchi, per la maggior parte intellettuali) l'intrusione di una terza persona in un matrimonio è un segno di civiltà, non di decadenza morale. «E' gente che non ha capito niente, sostiene la signora Wu, la libertà di matrimonio è un diritto di cui godono tutti 1 cittadini cinesi, ma questo non significa che la gente possa fare il proprio comodo senza nessuna restrizione. Tutti devono assoggettarsi alia legge e alla linea politica dello Stato e conformarsi alle procedure legali per sposarsi e per divorziare». Divorziare, già, sembra facile..! E' fàcile ottenete il di-;' vorzio se non c'è un altro o un'altra all'orizzonte. Ma se soltanto si sospetta l'intrusione della terza persona, il tribunale ci pensa su non una ma cento volte prima di pronunciare la sentenza. Spiega Li Cheng, presidente del Tribunale civile di Pechino: «Siccome l'intrusione è immorale bisogna combattere con 1 mezzi legali questa perniciosa tendenza che di questi tempi si va diffondendo. Tentiamo sempre la riconciliazione quando c'è una relazione extra-coniugale e spesso ci riusciamo. Se 11 trasgressore rifiuta testarda¬ ' mente la riconciliazione, noi alla fine slamo costretti a pronunciare la sentenza di divorzio ma soltanto dopo aver a lungo indagato e Interrogato non soltanto i due coniugi ma anche l'intruso o l'Intrusa». Il giudice Li Cheng racconta a mo' di esempio un caso di riconciliazione: «Due anni fa un marito si rivolse a noi per ottenere 11 divorzio. Aveva una relazione con una ragazza che lavorava come apprendista nella sua stessa fabbrica. L'uomo era sposato da tre anni e aveva un "bambino. La moglie era riluttante alla separazione e durante l'interrogatorio rivelò che c'era un'altra donna nel cuore del marito. La convocammo e riuscimmo a persuaderla, grazie anche agli interventi del dirigenti responsabili della fabbrica, a rinunciare all'Insana relazione con l'uomo sposato e a trovarsi un altro lavoro. Il marito però, frustrato e deluso, prese a picchiare violentemente la moglie e per questo fummo "costretti a mandarlo In prigione». Prosegue Li Cheng: «La moglie, su suggerimento della Corte, andò a trovarlo più volte in carcere promettendogli che 'lo avrebbe perdonato se soltanto si fosse dichiarato pentito. Dopo un anno circa il marito venne rilasciato e non voleva affatto tornare a casa, preferendo dormire nel dormitorio della fabbrica. Su nostro suggerimento la moglie gli fece altre visite e alla fine l'uomo si decise a rientrare in famiglia. Ora sono una coppia felice e il marito, come testimoniano tutti 1 vicini, aluta la moglie nell'educazione del figlio e nel lavori domestici». La testimonianza di una «intrusa» pentita chiude V inchiesta di Donne cinesi sull'adulterio. Dice la signora Xi Zhen: «Sei anni fa ero una idealista. Molti uomini mi corteggiavano ma nessuno mi ispirava sentimenti. Un giorno venne un nuovo operalo nella nostra fabbrica, era sposato e aveva figli, ma lo trovai bello e intelligente. Fu un colpo di fulmine per me e anche per lui. Avemmo una relazione intima. Lui non voleva più tornare a casa dalla moglie, e passava tutte le notti nel dormitorio della fabbrica. Quando la moglie veniva a trovarlo lui la cacciava via malamente». : Confida la signorina Xi Zhen: «Io mi sentivo orgogliosa e trionfante e lo amavo sempe più senza provare nessuna pietà per quella povera donna. Però 1 dirigenti e 1 colleglli cominciarono a' preoccuparsi. In modo amichevole, cordiale, tentarono di farmi capire che il vero amore era un'altra cosa e che lo dovevo mettermi nel panni di quella povera donna. Disprezzata •Capii che se avessi continuato a vederlo 1 miei colleghi mi avrebbero disprezzata, sarei stata condannata dalla società, denunciata moralmente e la mia reputazione sarebbe stata rovinata per sempre. Cosi mi decisi a cancellare dal mio cuore questo "amore" indecente. La mia decisione ci rese entrambi Infelici, addirittura sconvolti per qualche mese. Ma lo tenni duro e lo convinsi a riconciliarsi con la moglie. Ora mi sono resa conto dell'errore che ho commesso e in futuro mi guarderò dal cadere in altre slmili tentazioni». La confessione dell' intrusa pentita ha un titolo redazionale: «Il mio vergognoso passato». Indecenza, vergogna, reputazioni rovinate per sempre. I tutori della pubblica morale, in Cina come altrove, oggi1 come feri, usano sempre gli stessi vocaboli, le stesse frasi fatte. Che tempi, che costumi! Come se l costumi e i tempi non avessero niente a che fare con l'Innominato, il denaro, altrimenti e più modernamente detto l'economia. Uno scrittore cinese, Lu Xun, morto nel 1936 ma sempre riproponlbile perché trattasi di un mgrande», lamentava il fatto che nel 1918, allora come oggi, i tutori della pubblica morale continuassero a ripetere: «La società affonda, la morale decade ogni giorno, 11 paese va In rovina». Diceva che sono lamenti di sempre, in Cina. Noi aggiungiamo: in Cina come altrove. Ma Lu Xun, nel 1923, scriveva a proposito di Casa di bambola di Ibsen un saggio assai bello intitolato: Ohe cosa accade dopo che Nora se ne è andata; dove tra l'altro diceva: «La vita condizionata dalla simpatia della gente non è libera. Anche ottenuta la libertà sul plano economico si è ancora burattini. Senza dubbio possono diminuire le faccende dirette dagli altri mentre tireremo noi i fili di più burattini. Infatti nella società attuale non solo le donne sono burattini degli uomini (bambola e burattino in Cina sono stati tradotti, nel ■caso di Ibsen con lo stesso termine, ndr), ma lo sono anche reciprocamente gli uomini degli uomini e le donne delle donne, e anche gli uomini sono spesso 1 burattini delle donne». Ci si domanda: chi è il Gran Burattinaio? Pietà, ma non troppa indulgenza per gli «intrusi». Sono sfasda-famiglia, sfascia-società. Così almeno si sostiene in Cina. Da noi invece pure. Ma alle spalle abbiamo l'eterno triangolo, borghesissimo. Loro hanno invece il feudalissimo istituto del concubinato. Renata Pisu «11 bacio», pittura su seta del Diciottesimo Secolo (Da Woo Chan Cheng, «Erotologie de la Chine», ed. J-J Pauvert, Parigi)

Persone citate: Chan, Cheng, Ibsen, Pauvert, Xi Zhen, Zhen