Sulla casa domani il summit da Craxi di Emilio Pucci

Sulla casa domani il summit da Craxi Sulla casa domani il summit da Craxi ROMA — SI preannuncia incandescente per 11 governo la «due giorni» degli sfratti. L'emergenza casa è un problema che divide la maggioranza, anche se 11 ventaglio delle possibili soluzioni è rlentrattsslmo. Ed è un problema da richiedere una nuova convocazione del Consiglio di gabinetto (l'organismo del governo dove in pratica sono rappresentate le segreterie del cinque partiti della coalizione) che si riunirà domani. Giovedì sarà la volta del Consiglio del ministri che dovrà, prendere le decisioni operative. Il Consiglio di gabinetto avrebbe dovuto riunirsi oggi, ma la seduta è stata spostata di 24 ore per dar modo al ministro dei Lavori Pubblici Nicolazzl di rivedersi, questa mattina, con 1 sindaci delle zone «calde», le città dove più alto è il numero degli sfratti esecutivi, in particolare Roma, Torino, Milano, Venezia e Napoli. Si tratterà di un incontro tecnico per «fotografare» la situazione dell'edilizia e la disponibilità di case per i senzatetto. Questo censimento servirà, in sostanza, ad accertare se gli sfratti esecutivi sono davvero 60 mila, come denunciato dagli amministratori locali nel giorni scorsi. Se la cifra sarà confermata, il governo, pur tra le polemiche del liberali, non potrà far altro che confermare gli impegni presi nell'ultimo vertice di Villa Madama tra Craxi e 1 sindaci. Altrimenti, 60 mila sfratti sono un numero tale da scatenare gravissime tensioni sociali. Ed ecco le tentate misure allo studio. Un decreto di «proroga tecnica» degli sfratti fino a tutto il dicembre '84, nella speranza che questi quattro mesi di respiro siano utilizzati per il varo della legge di riforma dell'equo canone. I liberali però sono fermamente contrari a qualsiasi proroga, a meno che il provvedimen¬ to, come ha dichiarato ieri 11 responsabile economico del pli. Beppe Facchettl, non contenga anche «norme che vadano nel senso di liberalizzare il mercato o che comunque preludano ad una modifica della legge sull'equo canone che deve essere subito discussa dal Parlamento». Uno spiraglio per un accordo c'è. Lo stanziamento di 1500 miliardi per l'acquisto da parte dei comuni di cir¬ ca 15 mila appartamenti da destinare agli sfrattati. Ma il ministro del Tesoro Gerla, alle prese con la quadratura del conti pubblici, non sembra tanto disposto a concedere l'autorizzazione del finanziamento. Il problema sarà quindi quello di trovare la copertura. Stessa questione si porrà per l'altro stanziamento di 500 miliardi, da di¬ stribuire come «buoni-casa» alle famiglie sfrattate per l'acquisto diretto di un alloggio. Con gli sfratti, il governo dovrà prendere una definitiva decisione per gli interventi nel Mezzogiorno. Nell'ultimo vertice di Palazzo Chigi la scorsa settimana si è raggiunto un accordo di massima. Ma i continui rinvii per il varo dei due provvedimenti (un decreto-ponte per garantire la continuità dei finanziamenti e un disegno di legge di riforma con la creazione della nuova Cassa) fanno sospettare che 1 contrasti non sono stati del tutto appianati. Prosegue intanto il lavoro dei ministri economici per la messa a punto della legge finanziarla e del bilancio '85. Resta confermato che al prossimo Consiglio del ministri sarà presentato 11 bilancio a legislazione invariata, nel rispetto dell'impegno preso con il Parlamento di consegnare questo primo documento entro la metà di settembre. Emilio Pucci 17.738 li* CHI STA MEGLIO, CHI STA PEGGIO Sentenze sfratti 1983 Sentenze sfratti 1° trimestre '84 FONTE:MINISTERO INTERNI. TORINO MILANO GENOVA ROMA VENEZIA FIRENZE BARI CATANIA

Persone citate: Beppe Facchettl, Craxi