I ragazzi vincono la sfida In 3 ore ecco un altro Modì di Fulvia Caprara

I ragazzi vincono la sfida In 3 ore ecco un altro Modi Roma, la testa rassomiglia a quella pescata nel Fosso reale I ragazzi vincono la sfida In 3 ore ecco un altro Modi ROMA — SI è conclusa ieri notte, durante lo special del TG-1, tra sorrisi e commenti divertiti, la vicenda della falsa testa attribuita a Modigliani. . .. DI fronte alla copia realizzata dagli studenti livornesi in meno di tre ore (Imperfetta solo nella bocca che, a pochi minuti dalla messa in onda, si è staccata dal blocco), gli studiosi invitati hanno ribadito le loro posizioni. 'Le tre ' teste attribuite a Modigliani sono orrende — ha osservato il prof. Federico Zeri — e di estrema miseria formale. Sembrano dei paracarri scolpiti. Quella che i ragazzi si attribuiscono è la migliore. E se è falsa questa sono fasulle anche le altre». •Se poteva esserci un remotissimo dubbio, il pomeriggio di oggi lo ha fugato del tutto» ha commentato Maurizio Calvesl. «£' stata una bella beffa, degna della migliore tradizione italiana — ha aggiunto Mario Spagnol. — Speriamo che sul finale non vengano fuori le meschinità e gli squallori che spesso caratterizzano questo tipo di vicende.'La scultura realizzata davanti alle telecamere direi che è la più bella di tutte». L'appuntamento tv non era facile per i tre ragazzi. Nello studio 8 della Rai, da dove è andato in onda lo «special» c'era infatti il clima del grande evento: decine di fotografi, giornalisti stranieri, ben tre emittenti statunitensi. Cbs, Nbc, Cnn, più una agenzia internazionale, la Visnews. Tra domande incalzanti e flash a ripetizione, Pietro Lurldiana, Plerfrancesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, .hanno cominciato a scolpire pochi minuti dopo le 16 la pietra, che in poche ore si è trasformata in una seconda «testa di Modigliani». Dopo aver tracciato con un gessetto bianco il disegno da seguire, Ghelarducci, con la mano sinistra è stato il primo a mettersi a lavoro. 'Siamo venuti qui solo per dimostrare che con questa pietra e questi strumenti è possibile rifare la scultura che abbiamo gettato nel Fosso reale — hanno chiarito i tre studenti. — La prima volta avevamo impiegato sei ore in due giorni, ma la scultura era anche più grande». Il terzetto, arrivato a Roma in auto, insieme con Alberto Ferrucci, padre di Plerfrancesco, ha lavorato tutto 11 pomeriggio a turno. Mentre uno era occupato a scolpire, gli altri rilasciavano interviste alle tv straniere, ripetendo ai giornalisti tutti i dettagli della storia. 'All'inizio ab¬ biamo creduto che la cosa sarebbe venuta fuori subito come uno scherzo — ricordano —. 1 nostri genitori ci hanno sempre appoggiato, anche divertendosi; poi, quando la vicenda è montata, hanno cominciato a preoccuparsi un po'». 'Adesso, se non fosse successo tutto questo starei già studiando per un esame che devo sostenere a ottobre» aggiunge Ghelarducci e, insieme con gli amici, spiega che se riavranno la loro testa (attualmente sequestrata dal pretore di Livorno e depositata nel caveau della Banca d'Italia) la venderanno per devolvere il ricavato a istituti di beneficenza. Durante il lungo pomeriggio In via Teulada, presente anche il paziente notaio Generoso Palermo, convocato per vigilare sulla regolarità dell'operazione, si è parlato anche di Michele Genovesi, il quarto componente del gruppo, già soprannominato il «dissociato». «JVon abbiamo litigato — precisano t ragazzi. — Solo che noi siamo andati in fondo e lui no». Intanto mentre la pietra arenaria di Livorno ('quella che prima si usava per fare le panchine» diranno i ragazzi) continua ad assumere sempre più 1 caratteri tipici dello stile Modigliani, nello studio si commentano le varie dichiarazioni degli esperti d'arte. C'è quella rilasciata ieri dal professor Dario Durbè, soprintendente della Galleria d'arte moderna di Roma secondo cui 'la foto dei ragazzi con la contestata scultura di Modigliani ripescata nel canale di Livorno e pubblicata da Panorama é un trucco fotografico, E c'è anche quella, poi erasmessa durante lo special, di Giulio Carlo Argan, incentrata sulla differenza tra ciò che in arte si chiama «autografo» e ciò che Invece si dice «autentico». 'Autografa — ha dichiarato Argan — è un'opera realizzata e firmata dal suo autore, autentica è un'opera realizzata da un artista, anche se questi l'ha disconosciuta e non l'ha firmata. Solo le analisi più sofisticate potranno stabilire l'autenticità, individuare la distinzione tra falso e autentico». — Nessun imbarazzo a incontrare di persona i superesperti del settore? «Qualcuno — rispondono i ragazzi che già intorno alle 19 avevano praticamente portato a termine l'opera. — Sappiamo che queste persone possono metterci in difficoltà anche solo con le parole». Fulvia Caprara

Luoghi citati: Livorno, Palermo, Roma