Ora arrivano i veneziani

Ora arrivano i veneziani NELLE SALE TORINESI I FILM DEL FESTIVAL Ora arrivano i veneziani Mai come quest'anno i film in concorso e fuori concorso si sono fulmineamente trasferiti dalla Mostra di Venezia, conclusa ieri, alle sale cinematografiche delle città italiane. Quella che da anni è una consuetudine di Cannes, dove i film francesi del Festival escono contemporaneamente alle sale di exclusivité parigine, si è ora allargata alla manifestazione del Lido:' il film inaugurale della 41' Mostra, Marla's Lovers di Konchalovskij, è uscito a Milano, Roma e altre città non a schermo spento del Palazzo del Cinema, ma proprio a ridosso della proiezione lagunare. Per riferirci 'alla sola Torino, è da notare che nelle sale cittadine sono ora contemporaneamente in programma tre film presentati nei giorni scorsi al Lido: Metropolls di' Prltz Lang al Grand'Eliseo; Ladies <fc Gentlemen di Tonino Pulci al Dorla; e il premiato con un riconoscimento minore, Noi tre di Pupi Avati al Centrale d'Essai. Altre uscite, quasi immediate, quelle di Claretta di Pasquale Squttlerl, al Dorla' tra una dozzina di giorni; seguito a ruota da Greystoke la leggenda di Tarpan di Hugh Hudson al Lux; C'era una volta in America di Sergio Leone 11 27 settembre al Vittoria; Maria's Lovers nella seconda decade del mese in locale da definire; Indiana Jones e il tempio maledetto di Steven Spielberg al primi d" ottobre all'Ideai, in concomitanza come data, a Strade di fuoco di Walter Hill pro¬ grammato al Reposl. I tre film «veneziani» usciti Ieri hanno in misura diversa interessato 11 pubblico preautunnale che. gradualmente, ritrova il gusto di frequentare il «cinema di sala»; Noi tre è piaciuto per 11 modo gar-, bato col quale Pupi Avati ha evocato un soggiorno bolognese di Mozart glovanissi-j mo; Ladies & Gentlemen di Tonino Pulci perché Mauri-1 zio Micheli, coadiuvato da' Anla Pleroni attrice televisiva tornata al cinema, disegna argutamente un giornalista privilegiato professionalmente in quanto un amico defunto gli trasmette dall'ai di là notizie sensazionali, da scoop. Per Metropolis di Lang, targato «Ufa» (la più famosa casa di produzione tedesca tra le due guerre), il discorso è diverso: si tratta d'un esemplare famoso, un autentico classico, del cinema muto, sul quale ha lavorato in vari modi, anche «techni-j colorandolo», 11 musicista Giorgio Moroder (premio Oscar per Flashdance). Egli ha fatto d'un film avvenirista' e visionario del 1926 un'opera' in un certo senso attuale non solo sotto 11 profilo fantascientifico, nella quale venne rivelata Brigitte Helm (In due ruoli): attrice tra le più siglnlflcative degli Anni 20 e 30, che fu poi, sei anni dopo, V Antlnea AeìVAtlantide di Pabst. , ' ■ a. vaid. Da sinistra una scena di «Metropoli» di Fritz Ung e di «Noi tre», regia di Pupi Avati

Luoghi citati: America, Cannes, Milano, Roma, Torino, Venezia