Missione Scirè Via al recupero

Missione Scirè Via al recupero La nave «Anteo» è giunta a Haifa Missione Scirè Via al recupero HAIFA — La nave della Marina militare italiana «Anteo» è arrivata ieri a Haifa per studiare le possibilità di recupero dei resti dei 58 marinai del sommergibile «Sclrè» e eventualmente anche del relitto. Lo «Scire» affondò nella baia di Haifa il 10 agosto 1942, dopo essere stato colpito da bombe di profondità del cacciatorpediniere britannico «Islay» e dalle batterie costiere. Alle 8,45 locali, l'«Anteo., al comando del capitano di fregata Carlo Picchi, ha gettato le ancore nel porto di Halfa •La nostra missione è quella di cercare tutti gli elementi possibili per consentire una successiva valutazione delle opportunità e modalità di recupero del resti dei marinai e possibilmente t del battello-, ha spiegato il capitano di vascello Giuseppe Berclnt, a cui è affidata la direzione delle operazioni. Queste procederanno a fasi: nella prima -verranno svolte tutte quelle azioni necessarie e opportune per poter poi lavorare in sicurezza- ; In quella centrale verranno Invece condotte tutte le operazioni di -studio e ricognizione tecnica-, spiega 11 capitano Berclnl, avvertendo che queste «non saranno molto facili-. La Marina militare, afferma il capitano Picchi, è attrezzata per questo tipo di operazioni, ma le condizioni del fondo del mare e del sommergibile possono rendere molto arduo 11 lavoro del 25 sommozzatori, al comando del capitano di fregata Dario Carezzino. Si tratta infatti di operare all'interno degli angusti e insidiosi cunicoli di uno scafo, che ha appena 60 metri di lunghezza e non più di 4 di ampiezza, in condizioni di scarsa visibilità, malgrado l'impiego di potenti lampade, a causa della fanghiglia che ogni minimo movimento inevitabilmente solleva (Ansa)

Persone citate: Carlo Picchi, Giuseppe Berclnt, Haifa Missione Scirè, Halfa