Cile, un 'altra notte di siontri la Chiesa condanna Pinochet

Cile, un 'altra notte di siontri la Chiesa condanna Pinochet La polizia scioglie la veglia funebre per il sacerdote ucciso Cile, un 'altra notte di siontri la Chiesa condanna Pinochet La Conferenza episcopale contro le misure repressive del regime - Chiusi quattro giornali e due radio - Saranno processati i promotori delle giornate di protesta? NOSTRO SERVIZIO v SANTIAGO — Le due giornate di sàngue, in Cile, sembrano avere lasciato un segno profondo. Il regime di Pinochet ha irrigidito la sua posizione di chiusura, arrivando al limite della rottura anche con la Chiesa, e l'opposizione ha forse ritrovato quell'unità che nei mesi scorsi si era spezzata. La tensione non si è ancora allentata. Anche Ieri ci sono stati Incidenti nel quartiere popolare di La Victoria dove reparti della polizia hanno lanciato bombe lacrimogene contro le persone che si erano raccolte in una veglia funebre per il missionario francese ucciso, padre André Jarland. Migliala di persone avevano circondato la chiesa di Nostra Signora della Victoria, dove era stata trasportata la salma del sacerdote. I fedeli avevano acceso centinaia di candele lungo le strade. Gli incidenti sono scoppiati quando la polizia ha preteteso di rimuovere le candele. Gli agenti hanno disperso la folla con sfollagente e gas lacrimogeni. E per 11 pomeriggio (la tarda notte In Italia) sono in programma 1 solenni funerali pubblici di padre Jarland, con una messa nella cattedrale nel cuore di Santiago celebrata dall'arcivescovo Fresno. D ministero dell'Interno ha, intanto, comunicato l'identità di tutte le nove vittime delle due giornate di protesta. Ecco il triste elenco: Manuel Morales, di 30 anni: 11 sacerdote André Jarland, di 44 anni; He man Barrales, di 24; Gabriel Zunlga, di 20; Manuel Rodrlguez, di 14; JuHo Becerra, di 16; Wlllermo Barca, di 21; Alex Castro, di 14; e 11 tenente dell'esercito Julio Brlones, morto negli scontri con gli studenti nella città settentrionale di Coplapo dove ha perso la vita anche 11 giovane Barcas. Il governo di Pinochet ha minacciato «azioni giudiziarie» contro gli organizzatori delle giornate di protesta ed ha ripetuto che, di fronte a •tali iniziative, saranno sempre adottate le contromisure adeguate: Tra queste, evidente v nte, rientra anche la censui.. Imposta a stazioni radio e giornali: Ieri sono stati chiusi quattro settimanali di attualità e due radioemlttentl, una «ielle quali — Radio Cilena — è di proprietà dell'Arcivescovado. In serata, quest'ultima emittente ha ripreso le trasmissioni dopo un intervento diretto dell'arcivescovo presso le autorità. In un documento dell'episcopato si afferma che «i diritti al dissenso e all' informazione sono calpestati: Il documento, Intitolato •Censura che impedisce la partecipatone: reca la firma del presidente della Conferenza episcopale cilena, monsignor José Manuel Santos, e sottolinea che la censura Imposta a giornali e radio limita -il diritto che hanno tutti i cittadini di essere informati da diverse fonti: Un altro diritto rivendicato dai vescovi è quello al dissenso e «c/ti dis¬ sente deve essere anche opportunamente informato», dice il documento. Il braccio di ferro con il regime di Pinochet è evidente. Il Movimento democratico popolare (mdp), coalizione delle sinistre sorretta dal comunisti, ha intanto proposto la costituzione di un «comando permanente di coordinamento delle proteste», con 1' obiettivo di rendere ininterrotta la mobilitazione popolare contro 11 regime. In un bilancio delle manifestazioni, 11 mdp concorda con 11 giudizio espresso dal presidente dell' Alleanza democratica (11 troncone principale dell'opposizione, di centro-sinistra) Mario Sharpe, secondo cut 1' ultima protesta «é stata la più imponente di quelle finora indette: Il presidente del mdp, Manuel Almeida, ha poi proposto di boicottare le iniziative governative per celebrare 1' undicesimo anniversario del golpe militare del 1973 e a promuovere, invece, un pellegrinaggio alla tomba di Salvador Allende e. st.

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