Lauda a Monza dovrà attaccare di Cristiano Chiavegato

Lauda a Monza dovrà attaccare G.P. D'ITALIA Oggi primo turno di prove, domenica la nuova sfida mondiale Lauda a Monza dovrà attaccare L'austriaco non può permettersi tattiche d'attesa: una sua vittoria manderebbe in tilt Prost - La gente aspetta le novità di Maranello DAL NOSTRO INVIATO MONZA — Il nome fascinoso di questa citta, che in campo sportivo si è votata all' automobilismo, evidentemente basta come richiamo. Poco importa se il SS" Gran Premio d'Italia, 14' prova del Mondiale di Formula 1, in programma domenica, si presenta quest'anno senza grandi speranze per 1 colori di Maranello. La gente è arrivata a frotte e già ieri l'autodromo brulicava di tifosi, assetati di notizie sulla nuova Ferrari, alla ricerca di qualche segnale misterioso per sperare ancora. Si sono viste anche tante macchine con targa francese, tedesca e austriaca: sostenitori del due unici candidati al titolo iridato. Ma la massa è rappresentata dal soliti appassionati, da gente che vive nel dintorni del circuito e si ciba di pane e motori. Stamane, quando alle 10 prenderà il via il primo turno di prove libere, saranno tutti appostati. Alle curve di Lesmo, nelle tribune prima della parabolica, davanti alle chicanes, lungo il rettilineo dei box, per vedere se la scuderia modenese ha recuperato qualcosa, se la «cura» effettuata sulle 126 C4 avrà esito positivo. Per il momento però questi irriducibili fans hanno dovuto accontentarsi di sognare, di immaginare come saranno le monoposto modificate. Il van delle Ferrari con le nuove macchine è arrivato solo ieri in tarda serata, col buio pesto. Ieri infatti Arnoux ha ancora lavorato a lungo sulla pista di Fiorano per gli ultimi collaudi e Albereto non si è fatto vedere. Del team modenese erano presenti a Monza solo i tecnici Tomalni e Nardon, più il direttore sportivo Marco Piccinini. Quest'ultimo ha gettato acqua sul fuoco del facili entusiasmi. Molto prudenti le sue parole: «Aspettiamo le vetture che hanno qualche piccolo cambiamento. Ci auguriamo di avere intrapreso una strada piusto». Questa strada porta Inevitabilmente alla McLaren, la squadra che ha dominato la stagione. C'è, adesso, cosi com'era avvenuto negli anni scorsi per altre vetture, un processo di «mclarenizzazlone» di quasi tutte le monoposto. Impera la moda della forma a bottiglia, con le carrozzerie che si chiudono nella parte posteriore. Non è un disonore seguire certe indicazioni tecniche se queste sono valide. Il problema da risolvere, piuttosto, è di capire se queste soluzioni sono buone solo per i bolidi di Prost e Lauda o se 11 risultato può essere positivo per altri. C'è quindi una notevole curiosità, un'ansia giustificata. Questo interesse non si deve confondere comunque con il motivo dominante della gara che riguarda appunto I due candidati al titolo. Stavolta Niki Lauda non può più adottare la sua tattica preferita, quella dell'attesa. Vedere ciò che fa l'avversario per poi superarlo se quest'ultimo commette un errore o se si trova in difficoltà per qualche inconveniente. Nelle gare precedenti Prost era sempre andato all'attacco, con più o meno fortuna. Adesso sono In due a dover stringere i tempi, costretti a forzare per vincere. Nell'ambiente si sostiene che il Gran Premio d'Italia sarà importante ma non decisivo. Certo, sul piano della matematica, entrambi gli sfidanti avranno la possibilità di rimediare nelle due corse successive. Ma Monza assume un'importanza determinante sul plano psicologico. E Lauda sa benissimo che è proprio in questa direzione che deve spingere. Un suo successo potrebbe mettere ko II piccolo francese dal nervi fragili che sta tentando l'impossibile per impedirgli di conquistare 11 terzo alloro mondiale. Niki sa perfettamente anche che la posta in palio non riguarda solo il titolo ma coinvolge il suo futuro in maniera totale. Una sconfitta significherebbe un contratto meno interessante 11 prossimo anno, forse lo obbligherebbe anche a cambiare squadra (si parla di una Lotus con motore Renault pronta per lui) per incassare i quattrini che ritiene di meritare per correre certi rischi. Per gli altri, da Nelson Plquet a Elio De Angells, 11 premio in palio è soltanto un'affermazione personale, il tentativo di dire: «Ci siamo anche noi». E lottare eventualmente per 11 terzo posto In classifica generale. Non resta che aspettare: oggi pomeriggio, dopo le 14, con 11 risultato della prima prova di qualificazione, vedremo se al confronto Prost-Lauda si potrà aggiungere un altro motivo di interesse per questa gara. Cristiano Chiavegato

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