Omicidio in stato di trance

Omicidio in stato di trance Un interessante caso all'esame della magistratura Omicidio in stato di trance Un industriale, tre anni fa, svegliato di soprassalto sparò e uccise un ladro entrato nella sua villa 1 periti: «Ha agito in semi-incoscienza» - Una tesi che potrebbe scagionarlo del tutto - Ci sono due precedenti analoghi nella storia giudiziaria torinese: entrambi finiti con un'assoluzione L'uomo, svegliato di soprassalto nel cuore della notte, avverte confusamente rumori nella stanza accanto. Ancora in arance, con la pistola in pugno apre la porta, nel buio intravede delle ombre in fuga e spara: 11 colpo raggiunge al petto un ragazzo che viene trovato morto con le mani aggrappate alla rete di recinzione della casa. E' la notte del 21 luglio '81. Lo sparatore è il dirigente Industriale Carlo Luigi Come, proprietario di una villa in collina, in strada del Salino 54. La vittima, sorpresa a rubare con tre complici, è Mauro Olmo. Omicidio volontario, legittima difesa, eccesso colposo In legittima difesa? E' il nodo di un'inchiesta incominciata tre anni fa: minuziosi sopralluoghi, perizie medico-legali e balistiche, alcune anche molto sofisticate. Come, difeso dagli avvocati Geo ed Oliviero Dal Fiume, sostiene di avere sparato mentre il ladro era ancora In casa: in questo caso sarebbe legittima difesa. I tre complici di Mauro Olmo ribattono che l'amico era già fuori quando è stato colpito al petto: 'Era già vicino alla rete di recinzione». Se le cose fossero andate cosi si tratterebbe di omicidio volontario: 11 dirigente avrebbe ucciso una persona che non poteva più rappresentare un pericolo per lui. Gli Inquirenti ritengono che si sia verificata questa seconda ipotesi. Il giudice Oggè, però, insiste. Dispone una perizia pslcologlco-neurologlca: vuole appurare In che condizioni psichiche si trovava l'industriale quando ha sparato. La risposta degli esperti, in 60 pagine, alleggerisce di molto la posizione di Come. Cosa dicono i periti Fagiani e Bergamaschi? Come, destato di soprassalto, non è del tutto cosciente, non è cioè capace di agire razionalmente. Avrebbe bisogno di qualche minuto per riprendersi, per rendersi conto di quello che sta accadendo: ha davanti a sé quelle ombre nella notte e lui è come se fosse in trance. Per i giudici ha sparato mentre il ladro stava scappando e quindi non correva più pericolo. Ma, rispondono 1 periti, Come non era in grado di agire in piena coscienza. La conclusione degli esperti privilegia l'ipotesi dell'eccesso colposo in legittima difesa ed è molto probabile che i giudici seguiranno questa linea. Il caso Come ha due clamorosi precedenti. Nel luglio '73 il commerciante Albino Dresco, svegliato di soprassalto nella notte, vide un'ombra davanti alla porta del bagno: ossessionato dai continui furti subiti (aveva trasformato la sua abitazione in un bunker) e ancora in stato d'incoscienza, sparò e uccise la moglie scambiandola per un ladro: in tribunale fu condannato ad un anno di carcere. In appello a sei mesi per eccesso colposo. Tre anni fa un industriale di Volpiano. che si era ridotto a dormire nel suo magazzino preso di mira varie volte dai soliti ignoti, si svegliò di colpo e sparò contro un'ombra: uccise 11 ladro e 1 giudici lo mandarono assolto per legittima difesa. Nino Pietropinto Carlo Luigi Come

Persone citate: Bergamaschi, Carlo Luigi Come, Come, Fagiani, Mauro Olmo, Nino Pietropinto Carlo Luigi, Oggè, Oliviero Dal Fiume

Luoghi citati: Volpiano