Un giorno dedicato a «Lucy» la scimmia che diventò uomo

Un giorno dedicato a «Lucy» la scimmia che diventò uomo Il congresso internazionale di antropologia a Firenze Un giorno dedicato a «Lucy» la scimmia che diventò uomo DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Ne parlano con la familiarità usata per un vecchio amico. Sorridendo alludono all'età: 3 milioni e mezzo di anni, circa. Hanno litigato per stabilirla e ancora non sono del tutto d'accordo. Poi gU altri dati essenziali. Altezza: un metro e 20; sesso: femminile; nome: Lucy; bipede, ominide classificato come Austrolopithecus afarensts. Non piti animale e non ancora uomo. Lo scoprirono il mattino del 30 novembre 1974 In Etiopia, ad Hadar, un deserto pietroso sulle rive, di un fiume chiamato Awa-' dash, 150 miglia da Addis Abeba. Ora si sa che probabilmente aveva una vita sociale, anche se non troppo evoluta, viveva nel boschi tra la savana e la giungla, era erbivora, aveva abitudini sessuali simili a quelle dell'uomo e naturalmente della donna d'oggi. Su questo nostro antenato, come qualcuno l'ha definito, ha parlato a lungo ieri, al quarto Congresso Internazionale di antropologia, Rosine Orban, 38 anni, dal 1968 ricercatrice e docente Per tre anni la professores- ■ tre anni ìa proiessc sa Orban ha studiato, osservato, misurato, soprattutto quei fossili che furono 11 bacino di Lucy. Dice: .E' diverso dal bacino di una scimmia, la scimpanzè ad esempio o V orango. C'è II posto per il feto come c'è nel bacino di una donna del nostri giorni, e il parto doveva avvenire con la torsione del piccolo, esattamente come oggi. La cosa più importante è che si tratta di un bipede». Dieci anni or sono In quella sperduta contrada africana C era anche Yves Coppens, 50 anni, insegnante al Collège de Franco e direttore del Musée de l'Homme di Parigi. Con 11 geologo Maurice Taleb e l'antropologo Donald Johanson dirigeva una spedizione partita due anni prima alla ricerca di vertebrati e resti di ominidi. Speravano di avere fortuna perchè, osserva 11 prof. Coppens, «to fortuna è essenziale in questo lavoro». .Alcuni sono bravi a trovare fossili. Altri ne sono perdutamente incapaci. E' questione dt pratica, di esercitare gli occhi a vedere quello che si ha bisogno dt vedere», afferma Johanson nel prologo al libro Lucy, le origini dell' umanità. Quella volta i componenti la spedizione vennero baciati dalla fortuna ma furono anche notevolmente bravi. Ricorda Coppens: .Nel 1975 avevano raccolto trecento frammenti Le ricerche andarono avanti fino al 1977, ma il tesoro autentico erano quei 52 pezzi di ossa che rappresentavano il 40 per cento di un unico scheletro. Quel mattino, quando Johanson e un altro ricercatore, Tom Oray, tornarono all'accampamento, •Impazziti di gioia», da un mangianastri salivano le note graffienti di Lucy in the sky uHth dlamonds cantata dal Beatles. E la creatura o •la cosa», come era chiamato in un primo momento quel «mucchio di ossa», venne battezzata Lucy. Lucy non aveva casa, viveva fra le alte erbe delia savana, si cibava di bacche e radici e forse dormiva sugli alberi. .1 grandi piedi capaci ancora di afferrare un ramo, le ginocchia in grado di torsioni particolari, la lunghezza delle braccia, soprattutto la grandezza del muscoli che si ritie¬ ne avesse, ci fanno pensare che si arrampicasse volentieri su per l tronchi degli alberi». n cervello di Lucy non era molto sviluppato: .Circa 400 centimetri cubtd, slmile a quello di una scimmia, mentre quello medio di un uomo è di 1400», osserva l'antropologo. Altro, dicono gli antropologi, è difficile sapere perché 1' alba dell'umanità malgrado tutto rimane ancora velata di mistero. Secondo Coppens, 7 od 8 milioni di anni fa, prima della separazione fra l'uomo e lo scimpanzè, una colonia, o un popolo, viveva nel continente africano, attorno alla linea dell'Equatore. Sommovimenti geologici e piogge torrenziali avrebbero provocato la separazione del popolo degli uomini dal popolo delle scimmie. E gli ominidi se ne sarebbero andati per le lande orientali. Nacque Lucy, quasi allo stesso tempo nacquero gli australopitechi e 1' uomo. .Lucy è una nostra cugina di secondo grado», afferma Coppens. Al contrario, per Johanson, sarebbe nostra nonna. Vttess-

Luoghi citati: Addis Abeba, Etiopia, Firenze, Hadar, Parigi