Arena: quasi dodici miliardi d'incasso e per l'anno prossimo si cambia palco

Arena: quasi dodici miliardi d'incasso e per Vanno prossimo si cambia palco Arena: quasi dodici miliardi d'incasso e per Vanno prossimo si cambia palco sovrintendente — visti 1 nostri risultati. Ma credo che qualche manifestazione dovrà pur sparire. Non è possibile che tutti attingano alle casse pubbliche statali o regionali magari per Improvvisare». Non era mai successo die fossero proposte in una sola stagione quattro opere e un balletto, tutti spettacoli riusciti. L'anno prossimo, però, si tornerà a tre. Ci saranno anche altri cambiamenti a cominciare da cinque concerti vocali e strumentali con personaggi come Pavarotti, Carreras, la Caballé, Renata Scotto ed altri. «Dobbiamo puntare — dice Giacchieri — alla massima spettacolarità e al grandi nomi. Sta andando in porto 11 progetto per 11 palcoscenico mobile che permetterà di non avere più bisogno dei praticabili. Renderemo più snelli gli allestimenti. E sarà rldlsegnato 11 golfo mistico per l'orchestra». f.r. VERONA — Per l'Arena, finita la stagione, è già tempo di programmi. Premono le trasferte di Monaco (Aida), Vienna fTurandoU Adria e Brescia, come pure l'esame delle proposte di Gerusalemme, del Giappone, degli Stati Uniti e di Hong Kong. Bisogna già pensare al - tutto Verdi- dell'anno prossimo con la nuova opera Attila con la regia di Montaldo e le grandi voci. Lo impone anche la segreteria che ha già incassato un miliardo di prenotazioni senza passare attraverso le agenzie. Ma non si può neppure dimenticare che domenica, con l'ultima replica di Carmen, si è chiusa una stagione all'insegna della spettacolarità e che è stata confermata dalla -presa- che questi allestimenti hanno sul pubblico. «Chiudiamo — dice il sovrintendente Renzo Giaccnieri — con quasi 12 miliardi di incasso e più di 500 mila spettatori. Il record? I 16.739 paganti più gli abbonati dell'Aida del 18 agosto, ma oltre i 16 mila abbiamo, con tre paganti in meno del tetto, la Carmen del 26 agosto nonché l'Aida di Ferragosto, pur sconslgllatlssima per la data, due Tosca di luglio con 16.621 e 16.084 paganti rispettivamente ed altre serate». Ogni sera, insomma, un incasso superiore ai 300 milioni. Eppure quest'anno sono saltati un concerto e tre opere. •In una stagione caratterizzata dal maltempo e dal calo dei turisti stranieri — ricorda Giacchieri — 11 nostro impegno è stato premiato. Ma abbiamo anche dimostrato di essere un grande teatro, cominciando Aida a mezzanotte per rispondere alla gente che non se ne voleva andare malgrado il temporale, sostituendo poi 11 tenore Martlnuccl che alle 3,10 di mattina aveva avuto una piccola défaillance. Quanti tea' tri sarebbero stati In grado di fare altrettanto?». Solo il tempo, insomma, ha tradito l'attesa'per un'Arena che ha riproposto nómi collaudati come Aragal, Maria Chiara Luchetti, ma che ha fatto anche esordire la Verrett, Carreras (diventato subito il beniamino), la dimore o direttori d'orchestra come Danfel Oren. •Credo — dice il maestro — che l'Arena sia un teatro unico al mondo perché qui lo spettatore fa spettacolo. Dirigere In questo ambiente è quanto meno singolare». Cosi si prenota per l'anno prossimo <• Vorrei fare Aida» confida) mentre sta partendo per Napoli dove dall'anno prossimo sarà ti direttore stabile del San Carlo. Un bilancio senza crepe, a parte i contributi statali che non arrivano mai, e tutto sommato indifferente alla concorrenza di altre piazze. «Che non c'è stata — dice il Bilanci e previsioni a Verona dopo una stagione con 500 mila spettatori

Persone citate: Carreras, Giacchieri, Maria Chiara Luchetti, Montaldo, Pavarotti, Renata Scotto, Renzo Giaccnieri, Verrett

Luoghi citati: Adria, Brescia, Gerusalemme, Giappone, Hong Kong, Napoli, Stati Uniti, Verona, Vienna