Nell'industria aeronautica inizia l'era delle alleanze

Nell'industria aeronautica inizia l'era delle alleanze Al Salone di Farnborough presentate importanti novità nei motori Nell'industria aeronautica inizia l'era delle alleanze Secondo l'ing. Bolletta della Fiat Aviazione gli elevatissimi costi di progettazione richiedono nuove intese'tra le aziende Firmati accordi anche nel campo dei propulsori per gli elicotteri DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Al salone aeronautico di Farnborough ha fatto 11 suo esordio la International Aero Engine, la società pentanazlonale costituita a dicembre tra Pratt and Whltney, americana, Rolls-Royce, inglese, Motoren und Turblnen, tedesca, un consorzio di imprese giapponesi e, con una quota del 6%, la Fiat Aviazione. Il modello del motore, il V2500, un jet destinato a velivoli da 150 posti di nuova generazione, è una delle novità assolute e più rilevanti della rassegna.. La Fiat Aviazione ha la responsabilità della scatola ingranaggi e delle trasmissioni meccaniche dell'ugello di scarico. — A che punto è II lavoro di progettazione? Lo chiediamo all'Ingegner Gian Carlo Boffetta, amministratore delegato della Fiat Aviazione. «Abbiamo un gruppo di 130 persone al lavoro nella sede della società a East Hartford, nel Connecticut, e un gruppo di ingegneri che lavora a Derby, in Inghilterra. Queste due sedi della Iae coordinano il lavoro dei tecnici presso le otto aziende in Usa, Europa e Giappone. Il primo volo del V250O è previsto per aprile 1987, l'impiego su un aereo di linea avverrà a partire dal gennaio '89». — Perché questa mena-collaborazione che, per la prima volta, riunisce aziende di tre diversi continenti? «In campo mondiale 1 costi per un nuovo motore sono diventati elevatissimi, dell'ordine di 2300-2400 miliardi di lire; di qui la necessità di ripartirli tra molti partners. C è inoltre l'esigenza di coagulare le capacità specifiche di varie imprese. In Italia, in particolare, ci slamo posti il problema di come trasferire ; in campo civile le conoscenze I tecniche acquisite sui motori militari». — Come si traduce In pratica questo Indirizzo? «I risultati si vedono proprio qui a Farnborough nello stand del gigante motorlstlco Usa, General Electric, dove c' è 11 motore CF6-80. per 1 nuovi Jumbo, gli Airbus, il Boeing 767 e su di esso c'è anche la targhetta Fiat Aviazione; nello stand dell'altro grande costruttore americano di motori, la Pratt and Whltney, si può vedere 11 PW2037, altra nostra collaborazione, che entrerà in servizio in ottobre con 1 nuovi Boeing 757 dell'aviolinea americana Delta. Un'ulteriore intesa che ci porterà una grossa fetta di lavoro è quella firmata questa estate con la General Electric, per il motore turboalbero T700, per elicotteri. Infine nello stand della Pratt and Whltney Canada è esposto 11 nuovo motore PT6-B, che ha iniziato i voli in Florida, sul Slkorski S76. E non sto poi a parlare della collaborazione in campo elicotteristico con la francese Aerospatiale, che dura ormai da 28 anni». — Questo lavorare In combinazioni internazionali, non' è penalizzato dal caro-dollaro? «No. La Fiat Aviazione esporta il 71% della propria produzione e in buona parte questa va'nell'afta tfeYdetrarrò. Ciò contribuisce all'ottimo stato di salute della società e inoltre ci consente di autofinanziare 1 progetti che in Italia ricevono ben pochi aluti pubblici. Ben diversa è la situazione dei nostri partners nella Iae: direttamente o indirettamente, incassano in media circa il 50% del costo di. sviluppo, per non parlare dei giapponesi per i quali il finanziamento pubblico è del 100%». — Come mai governi come quello americano, quello della Gran Bretagna, della Germania e del Giappone finanziano In modo cosi massiccio l'industria aeronautica? «Evidentemente questi governi hanno chiara l'idea che investire nell'alta tecnologia alla lunga paga, ed è l'unica, strada per sviluppare un'industria con un avvenire». Vittorio Ravizza

Persone citate: Bolletta, Gian Carlo Boffetta, Pratt, Rolls, Vittorio Ravizza