In 8 mesi 10 mila arresti per il «business-droga» di Bruno Ghibaudi

In 8 mesi IO mila arresti per il «business-droga» Martinazzoli: «Positiva l'esperienza delle comunità terapeutiche» In 8 mesi IO mila arresti per il «business-droga» ROMA — Sono ancora una volta le cifre a dellnerare in* tutta la sua drammaticità il problema della droga In Italia. Dall'inizio dell'anno ad oggi gli agenti del Servizio Antidroga del ministero degli Interni hanno denunciato per traffico e spaccio di stupefacenti più di 12 mila persone, delle'qualt sotto riusciti ad arrestarne 10,540. Il dato, già preoccupante in se stesso, risulta ancora più sconvolgente se si pensa che risulta di oltre il 35 per cento superiore a quello relativo allo stesso periodo dell'anno scorso. E solo di eroma ne sono già stati sequestrati 380 chili. Nel fornire questi dati all'ottavo congresso mondiale delle comunità terapeutiche, organizzato dal Centro Italiano di Solidarietà di don Mario Picchi e attualmente in corso a Roma, 11 responsabile del Servizio Antidroga del Viminale Alberto Sabatino ha confermato che il consumo di stupefacenti nel nostro Paese è in aumento, e in particolare quello della cocaina. Come si può reagire per contenere un inquinamento che fino ad oggi è stato irre¬ frenabile? Il problema non è soltanto italiano, naturalmente, e il congresso di Roma può diventare un'importante opportunità per il confronto delle esperienze e per Impostare una strategia comune a tutti i livelli sul quali 1 trafficanti di morte hanno organizzato la loro attività. Likit Tlierdselrasukdl. dirigente del Servizio Antidroga della Thailandia (uno del Paesi produttori di oppio), ha precisato che 11 suo governo intende impegnarsi a ridurre gradualmente la produzione di oppio destinata al mercato clandestino, fino ad annullarla del tutto nel giro di cinque anni. Ma per raggiungere questo tranquillizzante risultato sarà necessaria una collaborazione internazionale per riconvertire le colture e affrontare i problemi di varia natura che l'eliminazione della produzione di oppio lascerebbe in sospeso. -Dalle 50 tonnellate annue di oppio prodotte nel 1973 siamo già scesi alle 30 di oggi», ha detto il dirigente della polizia tailandese per dimostrare che le autorità del suo Paese, dove la produzione e 11 commercio delle sostanze stupefacenti sono illegali, hanno già dato una concreta dimostrazione della loro volontà di contribuire a soffocare 11 mercato dell'oppio. S. Soydan, rappresentante del Servizio Antidroga della Turchia, ha ricordato che l'oppio prodotto nel suo Paese viene destinato in prevalenza alle industrie farmaceutiche, che anche In Turchia lo spaccio e l'uso di stupefacenti è illegale e che anche 11 suo governo desidera collaborare nella lotta contro la droga. Le intenzioni sono indubbiamente ammirevoli ma i tempi dell'offensiva sono sempre lunghi. Quali terapie abbiamo a disposizione in tempi più ristretti per arginare il dilagare della droga e per recuperare alla vita, alla famiglia e alla società 1 tossicodipendenti? Ieri mattina, in un incontro con la stampa, 11 ministro della Giustizia Mino Martinazzoli ha anticipato un progetto che consentirà di affrontare con maggiore efficacia li problema della droga nelle carceri, «Non dimentichiamo che i detenuti dediti agli stupefacenti sono ancora 12 mila, e cioè almeno uno su ìquattro — ha premesso il ministro —. L'unica possibilità per evitare Innanzitutto che la droga faccia altri proseliti fra i detenuti è quella di isolare i tossicodipendenti allestendo nuove carceri decentrate, di piccole dimensioni e organizzate secondo criteri più agiti e più moderni». ' Martinazzoli ha precisato' di avere già chiesto che la realizzazione delle nuove strutture sia Inserita nella legge finanziaria di quest'anno. Consapevole delle lungaggini Italiane (.Negli Stati Uniti un nuovo carcere viene, realizzato in appena otto mesi, mentre in Italia ci vogliono almeno dieci anni», ha detto), 11 ministro della Giustizia ha affermato di avere già avviato gli incontri tecnici necessari per abbreviare 1 tempi, ricorrendo a strutture prefabbricate. E quando gli è stato domandato se le comunità terapeutiche possono costituire un'alternativa agli arresti domiciliari per 1 tossicodipendenti sottoposti a custodia preventiva, Martinazzoli ha ricordato che la legge lo prevede esplicitamente. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Alberto Sabatino, Mario Picchi, Martinazzoli, Mino Martinazzoli

Luoghi citati: Italia, Roma, Stati Uniti, Thailandia, Turchia