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Col robot meccanico la Resnik rompe il ghiaccio sul Discovery La toilette non funziona, ma oggi si torna a Terra Col robot meccanico la Resnik rompe il ghiaccio sul Discovery WASHINGTON — Potenti colpi Inferii con 11 braccio meccanico snodabile dalla donna astronauta Judy Resnik hanno rimosso la maggior parte del blocco di ghiaccio formatosi intorno allo scarico della toilette del traghetto spaziale americano «Discovery». Senza bisogno di una «passeggiata spaziale», ventilata come estremo ricorso per rimuovere la pericolosa incrostazione prima del rientro nell'atmosfera, il «Discovery» potrà ritornare sulla Terra oggi come previsto. Cosi come speravano i tecnici della «Nasa», l'intervento del braccio meccanico è stato risolutivo. Dopo aver sciolto una piccola parte del blocco di ghiaccio con accensioni del più vicino del getti direzionali dello «Shuttle», ieri la «specialista» Resnik ha avuto il compito di completare l'opera. Nonostante la posizione scarsamente visibile dalla ca- bina del «Discovery», la seconda astronauta americana ha abilmente guidato il braccio snodabile (lungo quasi 15 metri) riuscendo a colpire ripetutamente l'accumulo di ghiaccio. Resta ancora un piccolo ghiacciolo di pochi centimetri, che se necessario la Resnik' potrà cercare di rimuovere ancora con il braccio meccanico. Il timore era che 11 grosso blocco di ghiaccio di circa cinque chilogrammi, staccandosi al momento dell' entrata nell'atmosfera, potesse colpire come un proiettile la coda dello «Shuttle», danneggiando gli alettoni di manovra o scalzando le piastrelle termiche indispensabili per superare l'enorme attrito. Ora, senza dover prolungare i sei giorni della missione per fare altri tentativi, 11 «Discovery» ha avuto il via Ubera per il rientro alle 9,39 ora della Florida (le 15,39 italiane) sulla solita pista della base aerea di «Edwards» In California. il problema è stato non solo potenzialmente pericoloso ma anche Imbarazzante. Per due giorni la Resnik e stata la sola autorizzata ad usare la toilette, mentre 1 cinque astronauti maschi hanno dovuto ricorrere ai sacchetti di plastica. L'astronauta Judith Resnik