Argentin è sotto processo di Gian Paolo Ormezzano

Argentili è sotto processo CICLOMONDIALE Le polemiche dopo Barcellona rischiano persino di far scordare il 2° posto di Corti Argentili è sotto processo Il suo dialogo con LeMond e il suo non dialogo con gli azzurri suscitano perplessità - Moser vuole l'iridato , Criquielion nella sua squadra - Il et Martini pensa a una preparazione nuova per il mondiale '85 in Italia Ieri l'altro a Barcellona, alla fine del campionato mondiale di ciclismo, primo il belga dal nome buffo e secondo l'italiano Corti, il commissario tecnico azzurro Martini parlava di grossa prova di tutti gli azzurri. Fra un anno, alla vigilia del campionato mondiale che si disputerà, a Treviso la prima domenica di settembre, si dira: guai a ripetere gli errori, magari gli orrori di Barcellona. Il fatto che la squadra aeeurra sia stata la più forte, la meglio resistente, che abbia messo un suo corridore al secondo posto, che abbia controllato i nove decimi abbondanti della corsa, in poche ore è già diventato tutto negativo: nel senso che fare quelle cose belle e poi non vincere è più grave che perdere da poveri, da nullatenenti. Una corsa dalla quale spariscono, senea che la cosa ci costi fatica, elementi come Fignon, Kelly e, Hinault, spariscono nove belgi, si squagliano dieci olandesi, una corsa che ad un certo punto sembra straelànte per la Nazionale italiana solo perché si deve decidere se vincerla con Moser o con Argentin, una corsa cosi che poi finisce a un certo Criquielion, è ' una grossa fregatura. E si cercano colpevoli. Il primo colpevole sembra essere Argentin, compromesso anche da LeMond («MI ha chiesto 20 milioni di lire per aiutarmi», ha detto l'americano). Argentin, fatto capitano dall'abbandono di Moser, doveva 'annunciarsi 'finito, almeno un giro prima dell'ultimo, lasciar liberi i vari Corti e Masciarelli e magari anche Leali di andare a vincere. Corti secondo è stato eavorrato di gregarlato inutile sino a 15 chilometri dalla conclusione. Corti non ha detto niente contro Argentin, e di se stesso ha detto ieri: «Ho dormito male, con recriminazioni pio che rimorsi. MI pare normale». Corti è un ragazzo intelligente, precisissimo. Argentin si difende così: «Credevo di farcela ancora. Non credo sia una colpa maturare, assumere certe responsabilità, avere fiducia in se stessi». Quanto a LeMond, Argentin dice: «MI meraviglio che gli crediate». Prende corpo l'ipotesi di una confusione fra italiano, inglese e francese. Qualcuno parla addirittura di un'offerta contraria, fatta da Argentin a LeMond per avere aiuto (ma lo statunitense è stato chiarissimo, e non una sola volta). Il fatto II per lì sembra grave: in realtà il ciclismo è anche contrattatone, ma nel senso che si cedono collaborazioni pareiali, non successi. Moser che nel 1977 si accordò con Thurau per tirare entrambi, e chi avesse vinto il Mondiale avrebbe risarcito l'altro, è un esempio perfetto, chiaro. Peccato che Moser da Barcellona sia volato subito a Chateaulin (Bretagna) per un circuito, e che oggi sia a San Dona, domani a San Lazzaro, insomma che non sia disponibile per un confronto globale sulla giornata aeeurra di Barcellona. Moser si sta supermonetieeando, cerca Criquielion per la sua squadra del prossimo anno, pensa ancora al Tour, insomma ha tanto da fare. Colpe di Martini? Gli azzurri di buona fama internaeionale (Baronchélli Boccia Contini Gavaeei) dicono che nel finale loro hanno continuato a fare i gregari, cosi erano gli ordini («Prendere o lasciare, se si voleva stare In Nazionale».- Contini/ Martini dice che i quattro avevano la possibilità e anche l'obbligo di tentare, a Moser e Argentin spenti, le loro carte. Il confronto è stato rifiutato, all'insegna del «Va tutto quasi bene, la squadra è forte, l'atmosfera è buona, non guastiamo tutto». Il prossimo anno Martini probabilmente formerà la Nazionale per tempo e la porterà, come squadra aeeurra \vera e propria, a prepararsi per l'Europa: anche per tenerla lontana da sicure polemiche interne in vista del Mondiale in Italia. ■ Qualcuno ha anche cercato di dire che la colpa è del giornalisti, che dilatano mezze frasi, mettono i corridori uno contro l'altro, insomma disturbano. Per fortuna che Corti, ragazzo onesto, non ha colpevolizzato i giornalisti se gli sono mancati 14" per andare su Criquielion. A ben pensarci, .guastare, la gara di Barcellona con polemiche inutili, tese a stabilire o ristabilire gerarchle del tutto teoriche, è un insulto al secondo posto di Claudio Corti: tanto pili che non si discute su come si sarebbe potuto e dovuto aiutare lui a vincere, ma su come Tieio Moser e i Caio Argentin e i quattro Sempront di riserva hanno perduto. Gian Paolo Ormezzano dl i Corti alla ruota alla fine sarà l'azzurro a fare la parte del campione

Luoghi citati: Barcellona, Chateaulin, Europa, Italia, Treviso