«Colpa della moglie emancipata se nell' Urss si divorzia troppo»

«Colpa della moglie emancipata se nell' Urss si divorzia troppo» Tatjana Judina, giudice a Mosca, sulla «Komsomolskaja Pravda» «Colpa della moglie emancipata se nell' Urss si divorzia troppo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Forse avevano ragione le nostre nonne: il po-. sto della donna è in casa. SI, casa e famiglia, e al diavolo l'emancipazione. Il marito, i figli, i fornelli: devono bastare all'angelo del focolare, altro che voler competere con l'uomo e cercare una 'liberazione» senea significato. No: non sono tesi rilanciate da un 'maschiosciovinista» oda un gruppo di mariti esasperati dal femminismo militante delle loro dolci metà. E' una donna a proclamare le colpe delle donne, e per giunta nel Paese che si picca di avere risolto il problema femminile. Se tanti matrimoni falliscono, dichiara il giudice Tatjana Judina del tribunale moscovita Volgogradsklj, la colpa è della donna e delle sue smanie d'emancipazione. Il giudice Judina la sa lunga: di divorzi, giorno dopo giorno, ne vede centinaia. «Un'epidemia», definisce lo sfascio delle famiglie. E sebbene non esistano statistiche, pare che ormai in Urss vada a picco un matrimonio su tre, e nelle grandi città (Mosca compresa) uno su due. Nella maggioranza del casi, dichiara la Judina in un'intervista che ha fatto scalpore, concessa alla Komsomolskaja Pravda, è la donna a chiedere il divorzio, accusando il marito di ogni nefandezza. «Ma sarebbe sbagliato — aggiunge — dire che gli uomini sono cambiati a tal punto da rendere Impossibile vivere con loro». Se il numero del divorzi è in aumento, sottolinea, imputata è quella benedetta emancipazione. «L'incompatibilità di carattere — spiega — è ormai !a causa principale del divorzi. Lasciamo «perdere 1 casi indifendibili del mariti che picchiano le mogli o che sono alcolizzati. Sovente capita che la donna voglia 11 divorzio solo perché è stanca di torna¬ re dal lavoro con la borsa della spesa In una mano e un figlio appena preso all'asilo nell'altra, per trovare 11 marito a casa, seduto, che legge 11 giornale o guarda la tv. Quella donna dice: 11 mio salarlo è uguale al suo, perché devo sopportare quel fannullone?». Sentimento ragionevole, si direbbe; ma non secondo Tatjana Judina. «No — proclama senza esitazione —. Quella moglie non ha ragione». Vediamo perché. «Per secoli — afferma — il dovere della donna è stato di creare la pace In famiglia, distribuire 1 doveri familiari senza offendere l'uomo, del quale deve essere più remissiva e anche piti saggia». Dolci parole per qualsiasi maschio in ascolto, meno per le suffragette dei nostri tempi. «Il male della donna odierna — dice questo giudice con il megafono che le offre l'organo ufficiale della gioventù co¬ munista — è di essere ormai rozza come l'uomo». La donna, insomma, si comporta con logica molto primitiva: se sono in grado di mantenermi, pensa, che bisogno ho di un marito? A questo punto essa rinuncia automaticamente al ruolo remissivo che le affida la tradizione, dice addio a ogni compromesso perché sa di «avere una via d'uscita». Il divorzio, appunto. «Le place giocar di forza, non evita piti 1 conflitti. Se il marito sta fuori tardi con gli amici, non cerca più di spiegargli le cose e cambiarne il modo di pensare: divorziare è più semplice»; Cita una sua amica, arrivata al terzo matrimonio: «Sono felice, ma avrei potuto esserlo prima. La svolta è avvenuta quando ho deciso che a nessun costo avrei affrontato un altro divorzio: sono cambiata, le cose in famiglia si sono messe a funzionare». f. gal.

Persone citate: Tatjana Judina

Luoghi citati: Mosca, Urss