Cina, tesori in fonderia

Cina, tesori in fonderia ; RARI REPERTI SALVATI IN EXTREMIS Cina, tesori in fonderia PECHINO — I restauratori cinesi sono riusciti a salvare Ih tempo dalle fornaci centinaia di preziosi reperti antichi, ma ogni anno Innumerevoli tesori archeologici fini-' scono come scarti nelle fonderie. Per denunciare e combattere tanto scempio, il Museo di storia di Pechino ha deciso di esporre 1300 manufatti: tazze, bocce, campane, armi antiche, e ricordi della rivoluzione. Tutti sono stati trovati recentemente nelle anticamere del fonditori. Il direttore della mostra, Liu Dongrui, dice: «Probabilmente riusciamo a salvare in tempo solo una piccola parte dei tesori che finiscono fra i mucchi di ferraglie-. La mostra riempie una grande sala del museo sulla Piazza Tienanmen. Più interessanti di tutti gli oggetti che risalgono alle più antiche dinastie: la Shang, e la Zhou dell'Occidente (dal 1600 al 771 a C). Scavando, 1 contadini ancor, oggi ne trovano qualcuno; al-, tri ne hanno In casa e decidono di venderli. Ci sono grossi-; sti ignoranti che 11 comprano solo per trarne il rame: e non capiscono l'importanza del icapolavori di antichi artigiani. Con un triste sorriso Liu Dongrui spiega: -Mettiamola cosi: è come pescare in un fiume. Ne tiriamo fuori qualcuno, ma non sappiamo quanti pesci rimangano-. I funzionari del ministero della Cultura hanno capito la portata del {fenomeno quando in una fabbrica di Shanghai fu scoperto un insieme di oggetti antichi: facevano parte di un carico di rottami giunto dalla provincia di Yunnan, nel Sud-Ovest. In quella provincia non se ne era accorto nessuno. Se anziché a Shanghai fossero stati venduti a una fonderìa locale, sarebbero andati persi per sempre. Fra 1 pezzi più ammirati della mostra c'è uno strumento a percussione. Ha forma di Campana, è come una grande tazza di bronzo verde con un sottile piedistallo. Nel Sud-Est, nella provincia di Fujian, fu dissotterrato da un contadino, che per capire cosa fosse ne segò via la base, oltre a una decorazione laterale. Poi andò a vendere 11 tutto a una fonderla, che pagò una frazione ridicola del valore del pezzo sul mercati Internazionali d'arte. Un Impiegato della fonderia riconobbe l'oggetto e diede l'allarme alle autorità, che gli versarono un premio. Ma al contadino, per i danni, tolsero 1 pochi spiccioli che aveva incassato. Il ministero e vari altri enti cercano di esortare gli operai dei forni a stare attenti: organizzano corsi di storia, e gite nei musei e nel luoghi di Importanza archeologica. Ma Liu Dongrui non è ancora soddisfatto: «il ministero e diversi musei e organizzazioni culturali hanno anche ispettori che girano per le fonderie: ma sono ancora poco coordinati fra loro». Spesso è difficile accertare 1' origine di un pezzo salvato, perché sono andati persi per strada 1 dati sulla provenienza, che permetterebbero di fare altre ricerche e scoperte: -Comunque sono ottimista; <( rame e altri metalli da rottami sono incoio. Conviene di più sfruttare le miniere, e dunque dovrebbe ridura) anche il numero delle antichità sacrificate-. Ora la legge cerca di proteggere 1 luoghi storici, capovolgendo la tendenza della rivoluzione culturale maoista, quando tante antichità deliberatamente furono distrutte come residui di ere Ideologicamente da cancellare. (Ansa)

Persone citate: Ma Liu, Shang

Luoghi citati: Campana, Cina, Pechino, Shanghai, Sud-est