Calabria stile inglese a dorso di mulo

Calabria stile inglese a dorso di mulo Calabria stile inglese a dorso di mulo Nord lascia l'autostrada a cuoia Tauro e Imbocca la statale Jonica. Il viaggio si snoda lungo un percorso di aspra bellezza. SI raggiunge Il passo dello Zomaro. sulla dorsale tabulare, dove per la sosta del pranzo si trovano osterie che offrono al turisti eccellenti piatti a base di cinghiale. Quindi si scende verso Oeracc, fondata dagli abitami di Locri nel 962. Montebello (da non dimenticare la chiesa della Santa Annunziata e la chiesetta bizantina di S. Anastasio con Interessanti tracce d'affreschi). Da Montebello si raggiunge Fossato, dove Si visitano 1 ruderi della chiesa normanna di San Olovannl. Durante 11 tragitto (140 chilometri tra andata e ritorno) ci si può fermare In trattorie e locande, dove è possibile gustare la capra arrosto, preparata con un rituale che richiederebbe una lunga spiegazione, tale è l'arte, la cura, la competenza profuse nella preparazione di un piatto cosi delizioso. Basti dire che la capra, fatta marinare nel vino per 7-8 ore, è avvolta In erbe aromatiche e cucinata In una fossa foderata di felci e munita di appositi sfiatatoi. 81 possono anche gustare maccheroni conditi con 11 sugo della capra arrosto e piatti di melanzane che da queste parti sanno cucinare in modo sapiente In 76 maniere diverse. Il pranzo ha un costo veramente economico: 12-13 mila lire. Affittando un'auto si spendono complessivamente 140 mila lire. . . Secondo Itinerario, mela la Locride — Chi giunge dal Atteggio Calabria giungono con sempre maggiore frequenza Inglesi che trascorrono le vacanze percorrendo a dorso di mulo gli affascinanti itinerari greganlcl sulle orme del poeta Swinburne. che conosceva come pochi 1 luoghi dell'Aspromonte meridionale dove ancora si ascoltano le .calè lplmlé.. 1 bel detti dell'antica lingua ellenica. Vacanze singolari, le loro. Sono consigliabili anche al turisti Italiani? 'Credo proprio di no — risponde 11 dottor Oluseppe l'olimeli!, direttore della locale Azienda autonoma di soggiorno e turismo —. />• idrante a dorso di mule su per gli Impervi sen'ieri dell'Aspromonte presuppongono abitudini, mentalità, uno spirito di adattamento, e anche di sacrificio, non sempre riscontrabili nei nostrt connazionali-. Ma ciò non significa che si debbano considerare preclusi alla maggior parte dei nostri turisti alcuni del più suggestivi centri calabresi di origine greca. Anche 11 nostro gitante, poco propenso ad abbandonare l'auto per 1 suol spostamenti, ha la possibilità di scegliere, tra alcuni interessanti Iti¬ nerari, quello che più si adalla al suol gusti. Ed ecco, fornitaci dallo stesso Pollmenl. una breve traccia .:.' questi percorsi. Primo Itinerario — 2>& Reggio si percorre la stai ite 106 e. giunti a Melilo, b imbocca la strada per PtHtldattllo (cinque dita). Il paese, costruito In epoca bizantina su un colle di i.stura calcarea slmile ai gigantesco palmo di una mano, è disabitato. Diciotto anni fa. infatti, a causa del continui smottamenti del terreno, fu abbandonato dagli abitanti che si trasferirono più In basso, a Pentldattllo nuovo. Ma ogni giorno, nella piazza del vecchio centro, 1 turisi' potranno incontrare un ex barbiere, Dante Fotl, che farà loro da guida conducendoll a visitare 1 ruderi del castello mcdloevale degli Alberti (fieri avversari del marchesi Abcnevoll di Montebello, che distrussero Il castello nel 1613) e le belle chiese della Candelora (metà del Cinquecento) e di San Pietro (Settecento), ultime rimaste di ben ventiquattro, che terremoti, smottamenti e incuria hanno ridotto a un cumulo di macerie. Dopo Pentldattllo 11 turista può proseguire per La Locride SI dice, con fondamento, che se non si visita Oerace non si ha un panorama completo dello spessore culturale della regione. Qui si può ammirare la più grande chiesa romanica della Calabria, costruita nel 1160 con colonne e et pile) ! ! tratti dal templi greci; qui si può ammirare la chiesa di San Francesco (l'edificio ospitò originariamente una commenda templare) con 11 portale a sesto acuto e decorazioni In stile arabo. All'Interno di San Francesco merita particolare attenzione uno splendido altare barocco nelle cui formelle è rappresentata, miniaturizzata, la vita della Oerace cinquecentesca. (Con un'apposita lente d'Ingrandimento è possibile vedere uccellini In volo). FRA l'Adige. l'Isarco e l'alto Piave. Intorno alla celebrità di Cortina d'Ampezzo c'è una zona d'ombra, un territorio di silenzio pochissimo conosciuto lutto da scoprire e da visitare. Passatempi salutari: lunghe passeggiale alla ricerca di fiori, funghi, mirtilli e fragole. Attività sportive niente male: ascensioni ad alta quota e wlnd-surf sul laghi d'acqua gelida, escursioni a cavallo e le solite partite a tennis. Cortina è la bellissima, e di Cortina si sa tutto, ma dopo le escursioni nella vita mondana locale e le escursioni In funivia alle Tofane, al Cristallo, alle Cinque Torri. 1 bagni di sole sulle terrazze In quota e 1 safari fotografici, un'ombra (che è un bicchiere di vino) alla storica enoteca e 11 krapfen con la crema ancora caldo, die fare? Dalla Valle del Botte al Cadore: si scende fino a Tal e si risale lungo la strada opposta, che si chiama statale .D'Alemanna, e corre In mezzo a paesini che hanno raggiunto la gloria non tanto per 1 boschi fitti. 1 prati verdissimi, 1 laghi ghiacciati, quanto per gli occhiali. Un'occhlalerìa dopo l'altra, da quelle industriali che esportano fusti e lenti In tutto U mondo, fino al laboratori casalinghi dove mamme, nonne e nipoti allacciano cinture o stringono vitine. Si passa a Calalzo. dove arriva e si ferma la ferrovia; Pieve, paese di Tiziano Vecelllo, della sua casa e di quella di Babbo Natale. Domegge e Lo zzo; Pelos, Vigo e Lagglo. A Vigo, che fa Comune e proprio In piazza mostra una chleslna del Trecento ancora Intatta, c'è una biblioteca storica da visitare: nel libroni di cartapesta si trova, ad esemplo, la genesi Ancora a Oeracc non si possono trascurare le chiesette di 8an Oiovannello e della Nunzlatclla, piccolissima, In pietra grezza, con tre absidi e una cisterna Interna, alimentata dall'acqua piovana. Begli esempi di architettura bizantina, che sarebbero caduti definitivamente In rovina (c'era chi. addirittura, 11 aveva trasformati In stalle), se non fossero stati riscoperti da Paolo Orsi nel 1928. Ma Oerace va anche visitata percorrendo II razionale reticolo di vicoli che si snoda al suo interno, dove 'ti possono lare Interessanti •coperto; orni, pregevoli loggetti di palazzotti; là. Improvvisi, splendidi scorci paesaggistici. Nella cittadina è disponibile un buon albergo ricavato da un palazzo nobiliare del Settecento. Lasciata Oerace, si punta a Locri, dove sono d'obbligo le visite al teatro greco, all'Antlquarlum, alla zona del tempio di Marosi!. Chi viene dn'.'e visite di Pompei e di Paestum può rimanere inizialmente deluso, ma un'accurata visita permette di dare la giusta e meritata importanza a ruderi che si rivctr.no di grande interesse. Il terzo Itinerario si snoda lungo la costa «viola», già esaltata da Aristotele. tonautica (ti tengono l'ultima domenica di agosto). Il paese, che ti stende lungo lungo per dodici chilometri, è considerato un po' la Cortina del poveri, ma va molto orgoglioso di questo lago, del pattini che ci scivolano, della sabbia sottile e degli ombrelloni colorali, una rarità quassù. Altro lugo a Misurino: una leggenda racconta che esso nacque dalle lacrime di una principessa abbandonata dal tuo principe. E una vera principessa triste ha messo su casa da queste parti: è Soraya e troverete tempre chi ti ferma ad Indicare con un dito la tua villa. Da Auronzo a Misurino ci sono 25 chilometri da fare a occhi spalancati: mulattiere, sentieri, strade sterrate sono le porte segrete che aprono alla montagna, quella vera delle ascensioni alpine. Molto curiosa è l'usanza di dipingere 1 nomi delle località sulle facciate delle case che, uniche, ne segnano I confini: Olralba (dove restano le tracce di un'antica miniera d'argento che sembra 11 set abbandonato di un film western all'italiana), Somprade, Ootderuolbe. Stabulane, Paius. San Marco (da qui arrivavano 1 tronchi che la Repubblica Serenissima usava per gli alberi maestri delle sue galee). I caratteristici tablà (le costruzioni di legno, 11 tetto aguzzo e una pedana a mo' di terrazzino) una volta ripari per 11 fieno, adesso tono alloggi che vanno a ruba tra gli amanti del silenzio e della natura. Stop d'obbligo al maneggio di San Marco: una famiglia di montanari tiene e «affitta* placidi cavalli esperti escursionisti, che vi porteranno In mezzo al boschi e sul letti del torrenti-. Cinzii. Sasso E' l'itinerario omerico. SI esce dall'autostrada a Palmi (consigliabile la visita al museo etnografico, molto importante anche se poco conosciuto) e poi si punta verso lo scoglio dell'ulivo. Il turista ammiri 11 gigantesco albero, ma non ne spezzi neppure un rametto. Secondo la leggenda, chi compie un slmile gesto è destinato a morte prematura. (Si dice che un giovane lo abbia fatto nel 1940: chiamato alle armi, cadde poco dopo al fronte). Dallo scoglio dell'ulivo si punta a Bagnara e a Scilla e di li a Sant'Elia. 600 metri su) livello del mare, dove, se l'aria è tersa, con un magnifico colpo d'occhio si possono ammirare le Eolle e l'Etna. Da Sant'Elia si scende a Reggio Calabria Si potrebbe parlare anche di altri Itinerari, come quello del «profondo Aspro- moni te-, dà Bova a Perl poli e itogli udì; come l'Itinerario «I Chora-, da Bova Marina a Bova Superiore al bivio Brlcà; come l'itinerario • greco» per eccellenza, da Conilo!uri ad Amendolea a Oalllcianò. Ma dicono che l'Ideale sarebbe percorrerli a dorso di mulo, proprio come fanno gli Inglesi. Chi se la sente? Clemente Granata Se non leggi "Time Out" cosa fai a Londra?»: questo slogan appariva l'Inverno scorso nel grandi manifesti pubblicitari di questa rivista londinese che Informa tu tutti gli spettacoli, le manifestazioni e gli avvenimenti In programmazione durante la settimana. Lo slogan potrebbe sembrare pretenzioso, ma non lo è e lo tanno bene 1 molti giovanni che. una volta arrivati a Londra, considerano Indispensabile l'acquisto del settimanale. «Time Out • è. Infatti, un'ottima guida per un uso ragionato e Intelligente del tempo da trascorrere in città e una fonte utilissima di Indirizzi per ''chiunque non conosca Londra come le proprie tasche. Cinema, musica, teatro, cabaret, danza, politica, arte. radio, televisione, sport, libri, corti. Incontri, commenti. Inchieste. Interviste e annunci di vario tipo sono gii argomenti che compongono Il centinaio di pagine del settimanale. Particolarmente simpatiche e utili sono le frequenti Inchieste del tipo: «Cento ristoranti per di cinque sterline o