Stagione di Rossini a Pesaro, sinfonie e tournedos di Marco Ansaldo

Stagione di Rossini a Pesaro, sinfonie e tournedos Stagione di Rossini a Pesaro, sinfonie e tournedos TRANQUILLA tra due colline a strapiombo sull'Adriatico. Pesaro attira ogni anno nel periodo estivo l'Interesse del muslcoflll di lutto 11 mondo con una manifestazione che rende omaggio al suo figlio più illustre. E' l'estate del Rossini Opera Festival, giunto alla V edizione, dal 17 agosto al 13 settembre. In programma, oltre a diversi concerti, vi saranno quattro capolavori del musicista, eseguiti al Conservatorio e al Teatro Comunale: Il viaggio a Rebus (con la regia di Luca Ronconi e le scene di Oac Aulenti). Il conte Ory, Stabat Mater, Petite messe solennelle. Tra gli Interpreti spiccano nomi di prim'ordlne: Claudio Abbado, Cecilia Oasdla, Ratta Ricciarelli. Tutti gli spettacoli del Festival vengono trasmessi in diretta In piazza del Popolo su schermo gigante con un sofisticato sistema elettronico. Pesaro è terra di frontiera. Pur trovandosi nelle Marche, la città è a pochissimi chilometri dalle capitali balneari della costa romagnola, Cattolica, Riccione e filmini Anche 11 dialetto risente fortemente dell'Influenza della vicina Romagna e la gente è cordiale e disponibile. Ma Pesaro offre soprattutto 11 suo Itinerario rossiniano. Un percorso lungo alcune centinaia di metri che si snodano lungo la bella Isola pedonale del centro storico, sulla trasversale delle vie Branca e Rossini, 1 due corsi principali uniti dalla piazza del Popolo. 81 parte dal Teatro Rossini, che come costruzione risale al 1637, tempio sacro del Festival In estate e sede di spettacoli di prosa nel periodo Invernale. 81 Imbocca poi via Branca dove, nell'ora dello shopping, sono molti 1 turisti soprattutto stranieri, che affittano bici elette, pronti a conformarsi all'uso locale. Una stradina sulla sinistra, via Almerlcl, conduce alla placca del Conservatorio, che naturalmente porta 11 nome del Maestra All'entrata troneggia nel cortile Interno la statua di Rossini e al primo piano è visitabile 11 Tempietto rossiniano, arredato in stile settecentesco, dove si trovano alcuni manoscritti delle sue opere più famose. Alla sua morte U musicista dispose un lascito per l'acquisto di questo fabbricato destinandolo a Istituto musicale. Oggi 11 conservatorio .Gioacchino Rosslnl>, unico nelle Marche, è uno del più apprezzati d'Italia. licita dove compose le prime opere e alcuni ritratti eseguiti dal Dorè. Poco più avanti, aperta su una piccola piazza di epoca romana, c'è la cattedrale, di modeste proporzioni, ma molto graziosa anche Internamente, con una bella facciata romanica del XIII secolo. L'Itinerario rossiniano prosegue In cucina. Rossini era notoriamente un ghiottone e sono numerose le Uscendo è facile ritrovare via Branca e giungere poi nella bella e ampia piazza del Popolo, cuore della città, luogo di ritrovo del pesaresi. «La piazza., come semplicemente viene chiamata, ha forma quadrata e al lati figurano palazzi di epoche diverse. Il più antico è il Palazzo Ducale, costruito in più riprese dai signori che governarono la citta dal 1285 al 1625.1 Malatesta. gli Sforza, I Della Rovere. 81 prosegue per via Rossini, dove si tr***a la casa natale del compositore, che vi nacque nel febbraio 1792. Qui viene conservata la spl- leggcnde che lo vogliono Inventore di delicatezze culinarie. Genio al fornelli come nelle partiture musicali, egli avrebbe lasciato, insieme alle melodie del Barbie¬ re e della Gassa ladra, le raffinate ricette del cannelloni alla Rossini e del tournedos (nodlnl di vitello) ovviamente alla Rossini. Ma accanto a questi piatti Illustri, a Pesaro è bene non mancare l'appuntamento con 11 pesce. Sulla bella veranda dell'Hotel Principe da Teresa servono, 11 pesce freddo come antipasto e poi accompagnato da tagliatelle (pranzo intorno alle 30 mila). Da Cario al Mare, tagliatelle alle cicale marine e un ormai celebre •bacio dell'Adriatico», tenerissima sepploltna ripiena di crema di scampo (circa 30 mila). Nel centro storico si può andare alio Scudiero, per assaggiare ti cosciotto di capretto al forno, antico vanto del locale o la lumachina in guazzetto (30 nula). I vini che accompagnano un pranzo, in questa zona, sono il Sangiovese del colli pesaresi e il Blanchcllo del Matauro. Per 1 più golosi un piccolo segreto: una via adiacente al Palazzo Ducale In piazza del Popolo porta al Bar del Fiore, che ha una produzione propria di telati dal gusti un po' insoliti, ma squisiti: riso, bacio, mela grattugiata. Per chi ama Infine tuf¬ farsi nella natura ci sono un palo di Itinerari (fra I molti possibili), per visitare 1 dintorni collinari di Pesaro. 81 vede la tipica coltura marchiaglana. che da lontano fa assomigliare gli appezzamenti di terreno a tanti fazzoletti di diverso colore. 81 può andare a Novilara, seguendo l'antico percorso della via Flaminia a ridosso del colle Ardlzlo, oltre la frazione di Muraglia. Qui si sale per una bella strada collinare a destra fino a raggiungere la frazione, che è a 9 chilometri da Pesaro. Posta a 215 metri su) livello del mare, Novilara è celebre per un castello dal quale si domina l'Adriatico. Volgendo a ponente, dopo 5 km si raggiunge Candelora, sede di un altro castello dove nel 1176 riparò l'Imperatore Federico Barba rossa dopo la sconfitta di Legnano. Un altro Itinerario conduce a Mondavlo. Raggiunto il ponte sul Me tauro quattro chilometri dopo Fano, lungo la statale Adriatica, si prende a destra la provinciale e per San Costanzo, San Giorgio, Orclano, si arriva a Mondavlo che domina la vallata del fiume Cesano con una superba rocca eretta alla fine del 1400. Per le nuove esigenze dell'arte militare, ri¬ voluzionata dall'Invenzione della polvere da sparo, la pianta ad ottagono e le superi lei fortemente angolate della rocca erano l'Ideale: non soltanto ardua alle sca¬ late degli assalitori, ma anche poco vulnerabile al colpi delle artiglierie e capace di far fuoco In ogni direzione. Marco Ansaldo